T.A.R. Campania Napoli, Sezione V, 5 dicembre 2009
La delibera di approvazione di un progetto definitivo di un’opera pubblica o di pubblica utilità ovvero anche l’atto di programmazione di opere pubbliche non può valere quale variante allo strumento urbanistico
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 15 dicembre 2009
Le finalità di delimitazione del centro abitato proprie del Codice della strada si presentano diverse da quelle per le quali deve essere definito il centro abitato, in base alla disciplina urbanistico-edilizia
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 dicembre 2009
Il legislatore regionale, con la L.R. Lombardia 11.3.2005 n. 12- recante il titolo “legge per il governo del territorio”, ha completamente rinnovato l’architettura del sistema normativo regionale in materia, attribuendo alla Provincia un ruolo del tutto diverso rispetto alla disciplina precedente
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 dicembre 2009
[A] La tutela delle aree demaniali e la repressione degli abusi edilizi su aree demaniali, benché appartenenti a funzioni diverse, presentano una stretta connessione quanto all’interesse pubblico perseguito ed alla competenza ad emanare le ordinanze di remissione in pristino. [B] Quanto maggiore è la durata dell’uso esclusivo del bene demaniale da parte del privato tanto più forte è l’aspettativa dello stesso a mantenere lo status quo senza subire il ripristino
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 14 dicembre 2009
Sull’applicazione della sanzione dell’acquisizione gratuita al patrimonio comunale nel caso l’opera abusiva consista in un piano o in una porzione di piano situato in un edificio composto anche da abitazioni regolari
T.A.R. Abruzzo Pescara, Sezione I, 14 dicembre 2009
In generale l'ordine di demolizione di opera edilizia abusiva è sufficientemente motivato con la descrizione della accertata abusività dell'opera, salva l'ipotesi di affidamento del privato per protrarsi del tempo
T.A.R. Abruzzo L’Aquila, Sezione I, 14 dicembre 2009
[A] La nozione di ristrutturazione, sebbene soggetta ad interpretazioni variamente estensive da parte della legislazione regionale e della normativa regolamentare, resta tuttavia sostanzialmente ancorata al concetto di intervento non innovativo. [B] Sull’ammissibilità o meno di una traslazione dell’edificio nell’intervento ristrutturazione mediante ricostruzione
T.R.G.A. Trento, 15 dicembre 2009
L’annullamento di una variante al piano regolatore implica, in virtù del suo effetto retroattivo, la riviviscenza della previsione urbanistica previgente
T.A.R. Valle d’Aosta, 11 dicembre 2009
Sui presupposti per l’applicazione dell'art. 54 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 - come sostituito dall'art. 6 del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125 – che detta presupposti e limiti del potere del Sindaco di emanare ordinanze contingibili ed urgenti
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione II, 14 dicembre 2009
[A] Sull’incremento del volume derivante dall’abbassamento del pavimento e sulla possibilità o meno di ritenere che la ristrutturazione rientri nell’ambito degli interventi edilizi assentibili mediante DIA. [B] Sulla mancanza di autorizzazione antisismica e sugli effetti riguardo alla formazione della DIA
Regione Lombardia. Regolamento 7 dicembre 2009 n. 5
Definizione degli standards qualitativi ed obbligatori minimi per la classificazione degli alberghi e delle residenze turistico alberghiere, nonché degli standards obbligatori minimi per le case e gli appartamenti per vacanze, in attuazione del titolo III, capo I e II, Sezione IV, della legge regionale lombardia 16 luglio 2007 n. 15 (testo unico delle leggi regionali in materia di turismo)
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 10 dicembre 2009
[A] In presenza di un vincolo paesaggistico il condono edilizio, in virtù dell’articolo 32, comma 27, lett. d), del decreto legge n. 269/2003, assume i caratteri dell’accertamento di conformità. [B] Sul titolo necessario per la realizzazione di modeste opere di pavimentazione, laddove non siano state realizzate opere murarie o eliminato verde preesistente
T.A.R. Liguria, Sezione I, 9 dicembre 2009
[A] Sui presupposti per riconoscere l’esonero del contributo di costruzione ai sensi dell'art. 17 comma 3 lett. c) D.P.R. n. 380/2001. [B] Sulla sussistenza o meno dei presupposti dell’esonero nel caso in cui il costruttore venda una porzione dell’immobile alla Provincia con la destinazione del bene al pubblico
T.A.R. Liguria, Sezione I, 9 dicembre 2009
Sulla L.R. Liguria 5 agosto 1987, n. 25 che consente di imporre ai proprietari la realizzazione degli interventi di recupero degli edifici prospicienti vie, piazze o altri luoghi aperti al pubblico in caso di accertamento di condizioni di “profondo degrado”
T.A.R. Toscana, Sezione I, 10 dicembre 2009
Sull’art. 97 del D.P.R. 12 ottobre 1990, n. 285 secondo il quale “il terreno di cimitero di cui sia stata deliberata la soppressione non può essere destinato ad altro uso se non siano trascorsi almeno 15 anni dall'ultima inumazione ” e sul vincolo di rispetto cimiteriale
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione II, 9 dicembre 2009
In materia edilizia una potenziale sovrapposizione fra le statuizioni del giudice amministrativo e di quello civile può talora verificarsi, in quanto l’art. 11, primo comma, del D.P.R. n. 380/2001 stabilisce che l’Amministrazione è tenuta a rilasciare il permesso di costruire al proprietario dell'area o a chi abbia titolo per richiederla
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 10 dicembre 2009
[A] Sulla denuncia di inizio attività e sulla tutela dei terzi quanto al termine per proporre ricorso giurisdizionale. [B] Sull’impugnazione di atti successivi dalla D.I.A. con i quali l’amministrazione informa il terzo in merito alle verifiche effettuate
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 2 dicembre 2009
[A] Sulla L.R. Campania 28 novembre 2001, n. 19, che all'articolo 2, nel prevedere che le ristrutturazioni possono essere realizzate in base a semplice denuncia di inizio di attività (D.I.A.), faceva rientrare nella fattispecie “le ristrutturazioni edilizie, comprensive della demolizione e della ricostruzione con lo stesso ingombro volumetrico” e sulla sua riformulazione da parte dell'art. 49, comma 5, della L.R. 22 dicembre 2004 n. 16. [B] Sull c.d. intervento di “sostituzione edilizia” previsto dalle norme locali e sul suo inquadramento alla luce del D.P.R. 380 del 2001 che non lo prevede. [C] Sulla natura degli interventi che portano a qualificare una semplice ristrutturazione come ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 2 dicembre 2009
Sulla corretta interpretazione dell’art. 27 c. 1 l. d) della L.R. Lombardia 11 marzo 2005, n. 12 che ricomprende tra gli interventi di ristrutturazione edilizia quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione parziale o totale nel rispetto della volumetria preesistente
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 4 dicembre 2009
[A] Sul termine per l’impugnazione dei provvedimenti di sanatoria edilizia da parte dei terzi. [B] Sull'onere della prova dell'ultimazione dei lavori entro la data utile per ottenere il condono
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 1 dicembre 2009
[A] Ai sensi della L.R. Lombardia l’attività di rimessaggio di autoveicoli presuppone la distinazione d’uso commerciale. [B] Il Comune in presenza di mutamento di destinazione d'uso da industriale a commerciale del complesso immobiliare, intervenuto nel decennio dal rilascio delle concessioni originarie, correttamente ridetermina gli oneri di urbanizzazione
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 2 dicembre 2009
Sul diniego di concessione edilizia richiesta per cambio di destinazione d' uso, qualora il richiedente non abbia dimostrato il rispetto degli standard previsti dalla disciplina urbanistica per la nuova destinazione d'uso
T.A.R. Molise, Sezione I, 4 dicembre 2009
Le convenzioni di lottizzazione hanno natura di accordi sostitutivi di provvedimento, ai sensi dell’art. 11 della legge 7.8.1990 n. 241, di talché non possono essere modificate senza il coinvolgimento di tutti i loro originari firmatari
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 26 novembre 2009
[A] Sull’operazione complessa condotta dal Comune di Milano con l'approvazione di un Programma Integrato di Intervento che ha per oggetto un quartiere “futuristico” per la necessità di offrire un servizio adeguato alle esigenze legate all’EXPO 2015. [B] Sulla scelta di riqualificare l’area attraverso lo strumento del PII (Programma integrato di intervento), con il ricorso ad operatori del mercato immobiliare internazionale. [C] Sulla peculiarità del PII rispetto ad altri strumenti di pianificazione. [D] Sulla disciplina della monetizzazione nell’ambito dei Programmi integrati di intervento in base al quadro normativo antecedente alla L.R. 12/2005. [E] Sul c.d. “standard qualitativo”
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 30 novembre 2009
Sull’art. 58 del d.l. n. 112/2008, poi convertito con la l. n. 133/2008, che intende incentivare la valorizzazione del patrimonio pubblico mediante alienazione di quei beni che non si caratterizzino per il loro nesso di strumentalità all’esercizio delle funzioni istituzionali degli enti locali e sul rapporto con la legislazione regione in materia di varianti urbanistiche
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 novembre 2009
[A] La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di leggi regionali che avevano introdotto divieti alla circolazione dei rifiuti speciali. [B] Sulla legittimità del Piano regionale delle Marche che vieta alle sole discariche di I categoria la ricezione di rifiuti speciali provenienti da fuori regione. [C] Sarebbe palesemente irrazionale ammettere che le Regioni debbono, nell’ambito della pianificazione relativa ai rifiuti prodotti nel proprio territorio, limitare la movimentazione dei rifiuti speciali, mentre analoghi limiti non potrebbero essere imposti con riferimento a rifiuti della medesima tipologia di provenienza extra regionale
T.A.R. Marche, Sezione I, 30 novembre 2009
Sulla problematica generale dei criteri di scelta delle zone da destinare ad attività estrattiva nel territorio della Regione Marche ai sensi della L.R. n. 71 del 1997
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 26 novembre 2009
[A] Sul permesso di costruire in deroga ai sensi dell’art. 15 della L.R. Emilia Romagna n. 31 del 2002. [B] L’intervento edilizio che comporti una variazione di destinazione d’uso può essere correttamente inquadrato soltanto se si prende a riferimento quanto riportato negli elaborati tecnici
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 23 novembre 2009
[A] Sulla natura giuridica della denuncia di inizio attività in edilizia. [B] Sull’efficacia della denuncia di inizio attività qualora siano richiesti specifici pareri da parte della stessa amministrazione o di altri enti. [C] Sulla tutela dei terzi
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 24 novembre 2009
Sull’art. 20 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 che ha previsto che le domande di permesso di costruire debbano essere esaminate e definite entro termini ben definiti, trascorsi i quali “sulla domanda di permesso di costruire si intende formato il silenzio – rifiuto”
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 16 novembre 2009
[A] Il vincolo a verde agricolo assolve essenzialmente la funzione di preservare una determinata area da un’eccessiva espansione edilizia. [B] Sulla realizzazione di una piscina scoperta, al servizio di un’abitazione esistente sul fondo agricolo
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 19 novembre 2009
Sull’art. 6, comma 1, della L.R. Campania 19/2001, secondo cui la realizzazione di parcheggi, da destinare a pertinenze di unità immobiliari e da realizzare nel sottosuolo del lotto su cui insistono gli edifici, se conformi agli strumenti urbanistici vigenti, è soggetta a semplice denuncia di inizio attività
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 18 novembre 2009
[A] Sull’interpretazione autentica delle prescrizioni del piano regolatore generale da parte del Consiglio Comunale e sulla necessità o meno di ripercorrere la stessa procedura di formazione dello strumento urbanistico. [B] Sul principio del contrarius actus per l’annullamento della concessione edilizia
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 17 novembre 2009
Sulla natura giuridica della denuncia di inizio attività in edilizia, sulla tutela giurisdizionale del terzo e sulle incertezze che residuano anche dopo la pronuncia del Consiglio di Stato del 9 febbraio 2009 n. 717
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 19 novembre 2009
Sarebbe troppo facile per il soggetto titolare del diritto di proprietà aggirare la normativa cedendo l’area ad un terzo lasciando che questo impunemente realizzi e non demolisca opere abusive
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione III, 19 novembre 2009
[A] Non può sostenersi che la proposizione della domanda espressa di risarcimento del danno subito in luogo di quella restitutoria, porti con sé l’implicita rinuncia al diritto di proprietà del bene illegittimamente occupato. [B] Sul momento a cui si deve fare riferimento per determinare il valore venale del bene da risarcire ai sensi dell’art. 43 del D.P.R. 327 del 2001
T.A.R. Toscana, Sezione II, 18 novembre 2009
Ai fini della qualificazione del parcheggio come opera pubblica, pur antecedentemente alla l. n. 122/1989, non osta la circostanza che il medesimo sia stato realizzato e sia temporaneamente gestito da un soggetto privato, né il fatto che esso insista sul suolo comunale concesso in diritto di superficie con facoltà di cessione
T.A.R. Toscana, Sezione II, 18 novembre 2009
[A] Sulla differenza ai sensi della legislazione statale tra la “multisala” e la “sala cinematografica”. [B] Il richiamo a dati “quantitativi” rapportati alla “popolazione” è tenuto ben presente dalla Regione Toscana, anche dopo l’entrata in vigore delle “liberalizzazioni” di cui al c.d. “Decreto Bersani”. [C] Nel governo del territorio ben rientra la valorizzazione di dati quantitativi legati al rapporto posti/popolazione in relazione alla effettiva programmazione annuale delle sale già esistenti
T.A.R. Toscana, Sezione III, 16 novembre 2009
Sul rispetto della distanza di dieci metri tra pareti finestrate e sulla a norma dello strumento urbanistico locale, nella parte in cui prevede che la sopraelevazione una tantum sia possibile anche in deroga alle norme sulle distanze
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 18 novembre 2009
[A] Sulle destinazioni ammesse relativamente alle zone F laddove non sia diversamente specificato. [B] Sulla categoria logico-giuridica delle “opere di interesse generale” prevista dal D.M. 2.4.1968 n. 1444
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 17 novembre 2009
Sui compiti cui deve assolvere il Responsabile del competente Ufficio comunale nell’esercizio della funzione di vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia ai sensi dell’art. 27, commi 1 e 3, DPR n. 380/2001
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 11 novembre 2009
Per il risarcimento del danno da occupazione e irreversibile trasformazione di un immobile senza titolo è necessario tener conto del valore venale che i proprietari potrebbero ricavare, laddove lo mettessero sul mercato
T.A.R. Valle D’Aosta, 13 novembre 2009
Quando manchi l’espressa classificazione di una strada privata nell'elenco delle strade vicinali l'esercizio del potere di autotutela è condizionato al preventivo accertamento dell’uso pubblico