T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 aprile 2010
Sull’art. 28 comma 2 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 che estende ai piani di lottizzazione la necessità di una valutazione sotto il profilo paesistico della Soprintendenza, indipendentemente dalla presenza di un vincolo paesistico-ambientale
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 8 aprile 2010
[A] Sull’art. 28 comma 2 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 che estende ai piani di lottizzazione la necessità di una valutazione sotto il profilo paesistico indipendentemente dalla presenza di un vincolo paesistico-ambientale. [B] Sulla possibilità da parte del Comune di anticipare una parte delle valutazioni paesistiche richiedendo il parere della Soprintendenza al momento dell’esame del piano di lottizzazione
Consiglio di Stato, Sezione V, 29 marzo 2010
Sull’autorizzazione amministrativa all'esercizio del commercio in medie strutture di vendita e sulla configurabilità o meno del silenzio assenso laddove il comune non abbia emanato apposite norme procedimentali nell'ambito delle quali inserire
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 29 marzo 2010
Sui margini di discrezionalità dell’amministrazione che condizionano il rilascio di permesso di costruire derivanti dalla scelta in ordine alla programmazione e alla realizzazione dei lavori pubblici
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 26 marzo 2010
[A] I contratti conclusi dalle pubbliche amministrazioni si dividono in tre grandi categorie. [B] Sulla storia della contrattualità amministrativa in Italia a partire dal 1800 e sulle differenze rispetto al sistema francese
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 31 marzo 2010
Sulla norma secondo la quale il permesso di costruire venga rilasciato “al proprietario dell’immobile o a chi abbia titolo per richiederlo” e sulla posizione del titolare di un diritto personale di godimento
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 31 marzo 2010
[A] Nessun affidamento può essere invocato da chi abbia conseguito un provvedimento favorevole in base ad una rappresentazione errata della realtà e si veda annullare la concessione edilizia. [B] I requisiti di abitabilità dei sottotetti sono stabiliti da una fonte primaria - legge regionale 11 marzo 2005 n. 11 per il governo del territorio - non derogabile neppure in sede di condono
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 30 marzo 2010
Sul d.lgs. 387/2003, relativo alla costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, e sulla sua natura o meno di norma speciale e derogatoria rispetto a quella in materia di S.U.A.P.
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 30 marzo 2010
[A] Per valutare se occorra o meno la VIA è necessario avere riguardo non solo alle dimensioni del progettato ampliamento di opera già esistente, bensì alle dimensioni dell’opera finale, risultante dalla somma di quella esistente con quella nuova. [B] Devono ritenersi soggetti alla procedura di verifica di assoggettabilità alla v.i.a. i progetti di realizzazione di tracciati stradali di per sé autonomi ma da collocarsi in un contesto programmatorio sostanzialmente unitario
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione I, 23 marzo 2010
La Soprintendenza non può emettere provvedimenti incidenti sul procedimento autorizzatorio per la realizzazione e l’esercizio di impianti energetici al di fuori del procedimento unico previsto dall’art.12 D.Lgs 387 del 2003
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 24 marzo 2010
[A] Nell'attuale sistema normativo, l'obbligo di bonifica dei siti inquinati grava in primo luogo sull'effettivo responsabile dell'inquinamento stesso, che le competenti Autorità amministrative hanno l'obbligo di individuare e ricercare. [B] Le rilevazioni dell’ARPA sui valori di concentrazione limite accettabili per la tipologia di terreni “area agricola a verde pubblico”, devono fare esclusivo riferimento alla destinazione d’uso dei suoli come impressa dall’ente
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 25 marzo 2010
[A] L'indennità prevista per abusi edilizi in zone soggette a vincoli paesaggistici costituisce vera e propria sanzione amministrativa. [B] Sulla decorrenza della prescrizione per quanto riguarda le sanzioni pecuniarie urbanistiche e paesaggistiche
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 25 marzo 2010
Sull'analisi di compatibilità urbanistica di una una sala di compianto ove accogliere il feretro che ha, da un lato, un valore prettamente sociale e religioso, essendo destinata a consentire, oltre il periodo di necessaria osservazione, la manifestazione di cordoglio e di estremo saluto, anche alla luce dell'art. 14 del D.P.R. n. 285/1990
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 25 marzo 2010
L’art. 1, comma 37, della legge n. 308 del 2004 ricollega, invece, al condono “l'estinzione del reato di cui all'articolo 181 del decreto legislativo n. 42 del 2004, e di ogni altro reato in materia paesaggistica” non dei reati edilizi
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 25 marzo 2010
Sul provvedimento di diniego del permesso di costruire motivato sul fatto che “il suolo oggetto dell’intervento edilizio è ubicato su area sprovvista delle opere di urbanizzazione primaria”
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 22 marzo 2010
Sull’art. 78 del T.U.E.L. che sancisce l’obbligo di astensione del titolare di un pubblico ufficio dal procedimento di adozione di atti nei quali sia interessato egli stesso o un suo prossimo congiunto
T.R.G.A. Bolzano, 23 marzo 2010
Il potere di pianificazione urbanistica non può spingersi fino al punto di imporre limitazioni alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile per intere ed estese porzioni del territorio comunale
T.R.G.A. Trento, 25 marzo 2010
Seppure il rilascio della concessione edilizia legittimi la susseguente attività edificatoria a seguito di un rapporto che intercorre tra il richiedente ed il Comune, ciò non significa che le Amministrazioni non possano non tener conto dell’esistenza di diritti di terzi
T.R.G.A. Bolzano, 23 marzo 2010
[A] Se in pendenza di un procedimento amministrativo, interviene una nuova norma, l’atto che ne è l’epilogo deve ad essa adeguarsi, salvo casi particolari. [B] Il principio di irretroattività delle norme al di fuori della materia penale, non ha dignità costituzionale, ma è norma di rango primario
Ministero Beni Culturali. Circolare del 22.01.2010 n. 2089
Articoli 146 e 159 (così come sostituito dall’art. 4-quinquies del D.L. 3 giugno 2008 n. 97, convertito in legge 2 agosto 2008, n. 129) e 146, del Codice dei beni culturali e del paesaggio: ruoli e funzioni dei Soprintendenti nel procedimento di autorizzazione paesaggistica
Consiglio di Stato, Sezione V, 29 marzo 2010
[A] Sull'art. 8 d.lg. n. 114 del 1998, che ha demandato ai comuni la facoltà di stabilire, ai fini dell'assenso all'apertura delle medie strutture di vendita, un termine comunque non superiore a novanta giorni per la maturazione del silenzio accoglimento. [B] L'inerzia del Comune nell'adeguamento della pianificazione territoriale commerciale ed urbanistica comporta la necessità di autorizzare l’insediamento di medie strutture di vendita ovvero il formarsi del silenzio assenso
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II, 19 marzo 2010
[A] Sul decentramento delle funzioni catastali ai comuni ai sensi del DPCM 14 giugno 2007. [B] E’ illegittimo l’art. 3, c. 4 del DPCM 14 giugno 2007 laddove stabilisce che è compito dell’Agenzia, al fine di meglio presidiare l’unitarietà del sistema catastale nazionale, di formulare “programmi di intervento articolati per aree e macroaeree territoriali, da realizzare con iniziative di cooperazione concordate in sede locale con i Comuni”
T.A.R. Campania Napoli, Sezione V, 15 marzo 2010
[A] Sulla conferenza di servizi indetta ai sensi dell’art. 12 commi 3 e 4 D.lgs 2003 n. 387 per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. [B] Per la realizzazione di impianti elettrici o eolici l’amministrazione non ha l’obbligo di esplicitare le alternative possibili individuate in sede di localizzazione delle aree espropriande. [C] Sull’art. 12 del D.lgs n. 387/2003, il quale al comma 7 prevede che “Gli impianti di produzione di energia, di cui all’art. 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici”
T.A.R. Veneto, Sezione III, 17 marzo 2010
Sulla clausola di una convenzione urbanistica con la quale il privato, nel realizzare il recupero dell’immobile, ha assunto l’obbligo di rinunciare all’apertura domenicale antimeridiana del supermercato
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 marzo 2010
Sull'art. 9, d.m. 2 aprile 1968 n. 1444, che impone il rispetto della distanza di dieci metri tra pareti finestrate, e sul fatto che soltanto una delle due pareti sia finestrata
T.A.R. Toscana, Sezione II, 19 marzo 2010
[A] E’ illegittimo il regolamento di Polizia Municipale del Comune di Firenze laddove impone ai gestori di esercizi pubblici, ove si determini l’aggregazione di un numero considerevole di persone all’interno, ovvero all’esterno dei locali, che causino disturbi, disagi o pericoli con il loro comportamento, di adottare “tutte le cautele e le attività possibili atte a scoraggiare tali comportamenti, anche intervenendo sul nesso di causalità fra l’attività lavorativa esterna ed i disagi in strada”. [B] E’ illegittimo il regolamento nella parte in cui richiama il normale apprezzamento per definire la soglia di disturbo della pubblica
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Quater, 19 marzo 2010
In sede di rilascio della concessione edilizia in sanatoria, l’obbligo di acquisire il parere da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo previsto dall’art. 32 della legge 28.2.1985 n. 47, sussiste anche per le opere realizzate anteriormente all’imposizione del vincolo stesso
T.A.R. Toscana, Sezione II, 17 marzo 2010
E’ illegittimo il “Piano della distribuzione e localizzazione della funzione di somministrazione nel territorio comunale” del Comune di Firenze laddove impone, quale requisito strutturale degli esercizi di somministrazione, la presenza di almeno un servizio igienico di cortesia aperto “a chiunque ne faccia richiesta”
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 17 marzo 2010
[A] Sulle disposizioni in materia di risparmio energetico secondo la quale gli spessori e altezze finalizzate al miglioramento energetico non debbano essere computati. [B] Sulla legittimità della c.d. sanatoria giurisprudenziale con riferimento alle opere originariamente abusive. [C] Sullo scorporo delle cubature finalizzate al risparmio energetico e sulla possibilità o meno di applicare tale normativa anche prima dell’adeguamento dei piani urbanistici comunali
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 17 marzo 2010
Sul termine di esercizio dell’autotutela possessoria iuris publici dei beni demaniali e patrimoniali, ai sensi degli artt. 823 secondo comma e 824 cod. civ. e dell’art. 378 L. 20 marzo 1865 n. 1865 n. 2248 all. F
T.R.G.A. Bolzano, 19 marzo 2010
Sullo scopo delle norme degli strumenti urbanistici locali, che prescrivono le distanze tra le costruzioni sui fondi finitimi, ad integrazione di quella previste del codice civile
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 25 febbraio 2010
[A] Sull’obbligo cui è tenuto l’ingegnere incaricato della redazione del progetto di costruzione di un edificio riguardo alle dimensioni, i confini e le altre caratteristiche, anche sotto il profilo delle limitazioni urbanistiche. [B] Sul diritto di rivalsa del committente nei confronti del progettista per l’irregolare ubicazione della costruzione
Corte Costituzionale, 28 gennaio 2010
E’ l’illegittimo l’art. 2, comma 14, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, nella parte in cui non include i beni facenti parte del patrimonio indisponibile delle Regioni tra i beni la cui titolarità legittima l’opposizione alla installazione di reti e impianti interrati di comunicazione elettronica in fibra ottica, ove tale attività possa arrecare concreta turbativa al pubblico servizio
Ministero Beni e Attività Culturali. Circolare del 22 gennaio 2010
Articoli 146 e 159 (così come sostituito dall’art. 4-quinquies del D.L. .3 giugno 2008 n. 97, convertito in legge 2 agosto 2008, n. 129) e 146, del Codice dei beni culturali e del paesaggio: ruoli e funzioni dei Soprintendenti nel procedimento di autorizzazione paesaggistica
Corte dei Conti, Sezione I Centrale Appello, 5 febbraio 2010
La Corte dei Conti stabilisce il principio della responsabilità per danno erariale - a carico degli organi politici, del segretario comunale e del responsabile dell’ufficio tecnico - nel caso sia stata approvata una variante urbanistica, per trasformazione da zona agricola ad area turistico recettiva, in violazione del principio di sostenibilità stabilito dalla legge regionale toscana n. 5 del 1995, dal P.T.C. e dal P.I.T., che pongono in primo luogo l’obiettivo del recupero del patrimonio edilizio esistente