Rivista giuridica di urbanistica ed edilizia. ISSN 2498-9916     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli,  e  Dott.ssa Ilaria Mannelli
Articoli pubblicati nel mese di Settembre 2013 (67)
T.A.R. Toscana, Sezione I, 10 settembre 2013
[A] Sul primo comma dell’art. 21 comma 1 del P.I.T. che detta le direttive per la conservazione attiva del valore del patrimonio collinare toscano. [B] Sull’interpretazione estensiva del divieto necessitato dal trattamento omogeneo che l’art. 21 riserva a tutti gli interventi edificatori incidenti sui beni che appartengono al patrimonio collinare, sia che si tratti di nuova edificazione, sia che si tratti di recupero o riqualificazione. [C] Sui limiti per l’urbanizzazione e l’edificazione nella campagne toscane. [D] La prospettiva del pianificatore regionale toscano non contempla il recupero “ad ogni costo” del patrimonio edilizio esistente. [E] Sulla dedotta illegittimità dell’art. 21 co. 7 del P.I.T. sotto il profilo dell’assenza di un adeguato fondamento legislativo a sostegno del divieto ivi sancito. [F] Sul PIT e sul riconoscimento della qualità di invariante strutturale al patrimonio “collinare” toscano. [F] L’art. 21 co. 7 del P.I.T. trova diretta applicazione sotto forma di misura di salvaguardia cui i Comuni sono tenuti nelle more dell’adeguamento dei propri strumenti urbanistici
T.A.R. Sardegna, Sezione II, 10 settembre 2013
[A] Sulla possibilità o meno di agire il giudizio nei confronti della pubblica amministrazione che dopo aver preso in carico le opere di urbanizzazione non procede alla loro manutenzione. [B] Sull’alienazione delle opere di urbanizzazione a soggetti privati da parte del soggetto lottizzante
Consiglio di Stato, Sezione IV, 4 settembre 2013
La stima delle opere abusive operata dall’Amministrazione finanziaria ha valenza di atto immediatamente lesivo e, perciò, autonomamente impugnabile se comunicato prima del provvedimento di irrogazione della sanzione
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 4 settembre 2013
La cessione di un diritto di sepoltura privata, anche qualora consentita, non si può configurare come una semplice alienazione da privato a privato ma richiede costantemente – e tale è un punto dirimente della presente vicenda – l’intervento in positivo dell’autorità concedente
Consiglio di Stato, Sezione VII, 3 settembre 2013
[A] Sui casi in cui sussiste l’interesse a ricorrere in materia urbanistico-edilizia di coloro che possano rivendicare una posizione giuridica differenziata rispetto alla generalità dei cittadini, in rapporto alla porzione di territorio interessata: tale posizione è determinata in base al criterio della “vicinitas”. [B] Un giardino può essere oggetto di vincolo – come sembra sostenibile nel caso di specie – non per le peculiarità della flora in esso contenuta, ma come necessaria cornice rispetto ad immobili di pregio storico o artistico, risultando perciò protetto non nella esatta originaria consistenza, ma nella forma e nelle caratteristiche
T.A.R. Toscana, Sezione I, 10 settembre 2013
[A] L’osservazione nella materia urbanistica si differenzia dall’intervento procedimentale disciplinato dall’art. 9 della medesima l. 241/1990, poiché costituisce una forma di collaborazione e di apporto del privato alla formazione dello strumento pianificatorio. [B] Sul dimensionamento residuo del Regolamento Urbanistico che non sia stato determinato con riferimento al Piano Strutturale. [C] L’Amministrazione, in taluni casi, non può limitarsi a “congelare” sic e simpliciter, con una opzione generale, le residue capacità edificatorie previste dal piano strutturale. [D] La scelta di bloccare tout court l’intera capacità edificatoria residua stabilita dal piano strutturale, senza un riferimento alle singole esigenze territoriali o a più generali motivi attinenti l’uso del territorio, appare irragionevole. [E] L’inefficacia del piano ad iniziativa privata può essere opposta dall’Amministrazione ai proprietari rimasti inerti nel quinquennio allorché assegni una nuova destinazione alla zona interessata. [F] In tema di interessi pretensivi il risarcimento può essere attribuito solamente ove sia possibile provare, quantomeno con rilevante probabilità, il conseguimento del bene della vita correlato all’interesse legittimo leso
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 4 settembre 2013
Lo ius sepulchri può essere fatto valere alla stregua di un diritto reale soltanto nei confronti dei privati e non anche nei riguardi dell’amministrazione concedente
Consiglio di Stato, Sezione IV, 4 settembre 2013
La collocazione nel territorio pianificato delle opere di urbanizzazione secondaria necessita di una specifica destinazione dell’area su cui esse devono sorgere, ed a tal fine si impone, quindi, la previa destinazione dell’area del relativo insediamento a zona F
T.A.R. Abruzzo Pescara, Sezione I, 3 settembre 2013
[A] Sugli atti con i quali il Comune prevede per gli alloggi ATER un’aliquota differente e più penalizzante rispetto a quella prevista per l’abitazione principale. [B] Sulla sussistenza o meno della giurisdizione delle Commissioni tributarie, riguardo agli atti amministrativi generali di valenza tributaria
Consiglio di Stato, Sezione IV, 4 settembre 2013
Il potere di pianificazione urbanistica del territorio non è limitato alla disciplina della possibilità e dei limiti edificatori delle destinazioni delle zone del territorio
Consiglio di Stato, Sezione IV, 4 settembre 2013
Sui gazebo non propriamente precari, ma funzionali a soddisfare esigenze permanenti
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 6 settembre 2013
Le competenze in tema di individuazione di aree idonee e di elaborazione di criteri di corretto inserimento degli impianti di energie rinnovabili nel paesaggio appartengono unicamente alla Conferenza Unificata in via generale (mediante linee guida c.d. statali) ed alle Regioni in via meramente attuativa
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 5 settembre 2013
Sull’idoneità degli ingegneri juniores alla progettazione in zona sismica, ove concernente “costruzioni civili semplici, con l'uso di metodologie standardizzate”
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 6 settembre 2013
L’esistenza di una precedente edificazione e l’eventuale degrado dell’area non comportano l’abbandono delle esigenze di protezione della zona
Consiglio di Stato, Sezione V, 9 settembre 2013
[A] Per contestare le prescrizioni delle NTA che stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata, in relazione all'immediato effetto conformativo dello “ius aedificandi” dei proprietari dei suoli interessati, si impone un onere di impugnazione nel termine decadenziale. [B] La destinazione a verde agricolo di un'area, stabilita dallo strumento urbanistico generale, non implica necessariamente che l'area soddisfi in modo diretto ed immediato gli interessi agricoli. [C] La limitazione all'esercizio dello “ius aedificandi”, rinveniente dalla destinazione a verde, non configura, di per sé, l'imposizione di un vincolo sostanziale ed uno svuotamento incisivo del diritto di proprietà
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione II, 3 settembre 2013
Allorquando la p.a., sulla scorta di una rinnovata istruttoria e sulla base di una nuova motivazione, dimostri di voler confermare le violazioni espresse in un precedente provvedimento, il successivo provvedimento avrà valore di atto di conferma
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 5 settembre 2013
Un centro cottura non può essere collocato in una zona industriale generale per il ragionevole rischio di alterazione dei cibi e delle materia prime che li compongono
T.A.R. Toscana, Sezione I, 10 settembre 2013
[A] Sulla delibera di Consiglio con il quale il Comune, a seguito dell’avvio di un’indagine penale che aveva fatto emergere la non conformità del regolamento urbanistico al piano strutturale, ha disposto la sospensione cautelare dell’intero R.U.C. [B] La sospensione dell’efficacia del R.U.C. disposta dal Consiglio comunale, benché non riconducibile alla previsione di cui all’art. 21-quater della legge n. 241/1990, costituisce espressione di un generale potere di autotutela cautelare
Consiglio di Stato, Sezione V, 9 settembre 2013
Deve escludersi il riconoscimento dell'indennizzo, richiesto ex art. 936 cod. civ. nei confronti della P.A., da parte di chi abbia costruito illecitamente un'opera edilizia nel vigore della legge n. 47 del 1985 su suolo pubblico
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Quater, 10 settembre 2013
La realizzazione sia della pensilina di metri 2,10 X 1,90, avente natura meramente pertinenziale, sia del camino in muratura ubicato al piano seminterrato
T.A.R. Campania Napoli, Sezione V, 3 settembre 2013
Sulla giurisdizione competente a decidere in ordine agli ordini di rilascio o di sgombero di alloggi occupati
Consiglio di Stato, Sezione IV, 4 settembre 2013
Sulla regola del rispetto della distanza dei dieci metri, di cui all’art. 9 del D.M. n.1444/68, e sulla sua applicabilità alle sole pareti munite di finestre qualificabili come vedute oppure anche quelle su cui si aprono finestre cosiddette lucifere
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 6 settembre 2013
Al cambio di destinazione d’uso segue la corresponsione di un contributo di urbanizzazione pari alla differenza tra gli oneri dovuti per la destinazione originaria e quelli eventualmente più elevati della nuova destinazione d’uso
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Quater, 10 settembre 2013
Il verbale redatto e sottoscritto dagli agenti e dai tecnici del Comune a seguito di sopralluogo, attestante l'esistenza di manufatti abusivi, costituisce atto pubblico, fidefaciente fino a querela di falso
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 agosto 2013
[A] Sulla possibilità o meno che il Comune, avendo riscontrato in via definitiva, palesandola all’esterno, la legittimità dell’intervento proposto alla stregua degli strumenti e delle norme urbanistiche vigenti, possa già avere espresso, indipendentemente dal ritiro del documento formale, una espressa volontà di rilascio del richiesto titolo abilitativo perfetto e definito. [B] L'effetto immediato dell'annullamento di uno strumento urbanistico consiste nel dovere dell'Amministrazione di riesercitare la propria potestà di pianificazione del territorio. [C] Non deve essere sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS), né a quella di valutazione di incidenza, uno strumento pianificatorio le cui previsioni non si discostano in maniera sostanziale da quelle già fatte oggetto di tale indagine. [D] La valutazione ambientale strategica va distinta dalla valutazione di incidenza, prevista dal D.P.R. n. 357/1997 nel sistema previgente all'entrata in vigore del D.Lgs. n. 4/2008. [E] La mera adozione del piano regolatore, non ancora approvato, determina la facoltà, ma non anche l'onere di impugnazione. [F] Se è prevista un'autorizzazione alla realizzazione di un intervento in più fasi, è necessaria una seconda VIA se nel corso della seconda fase (e quindi per esempio in sede di definitivo o di variante) il progetto può avere mostrato un nuovo impatto ambientale importante
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 30 agosto 2013
[A] La giurisprudenza ha affermato che i piani comunali di zonizzazione acustica, tenendo conto delle attività già legittimamente insediate, debbono prevedere la realizzazione di zone cuscinetto. [B] Per piccole aree verdi di quartiere debbano intendersi quelle aree per le quali non vi sia netta cesura con la zona urbana. [C] L’autorizzazione di interventi di trasformazione edilizia od urbanistica da realizzare in prossimità di stabilimenti a rischio di incidente rilevante presuppone una necessaria e doverosa valutazione di compatibilità della successiva iniziativa interessante l’ambito. [D] Non può configurarsi un affidamento meritevole di tutela in capo a colui che, con dolo o grave negligenza, abbia tratto profitto dall’errore dell’amministrazione, consistito nel rilascio di un provvedimento palesemente illegittimo e tuttavia conforme ai propri interessi
Consiglio di Stato, Sezione IV, 21 agosto 2013
[A] Il procedimento di rilascio del permesso di costruire ha un rapporto di autonomia e non di interdipendenza rispetto al rilascio del parere ambientale. [B] La verifica del possesso del titolo a costruire costituisce pertanto un presupposto, la cui mancanza impedisce all’Amministrazione comunale di procedere oltre nell’esame del progetto. [C] L’Amministrazione comunale, allorquando inizia l’istruttoria per il rilascio di un titolo edilizio formale, non è per certo obbligata ad acquisire informazioni sulla circostanza che l’assemblea condominiale abbia eventualmente inibito al singolo condomino di realizzare le opere sostanzianti un sopralzo dell’edificio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
[A] La proposizione di ogni istanza di sanatoria o di condono successivamente all'adozione dei provvedimenti negativi già impugnati con uno o più ricorsi giurisdizionali ancora pendenti, determina l'improcedibilità dei gravami stessi per carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tali istanze comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento. [B] Nel rilasciare il titolo edilizio l'amministrazione deve completamente disinteressarsi dei rapporti privatisti che non la riguardano e che non sono oggetto di interesse pubblico di cui la medesima amministrazione è attributaria
Consiglio di Stato, Sezione V, 30 agosto 2013
[A] Il fondamento del contributo di urbanizzazione non consiste nel titolo edilizio in sé, ma nella necessità di ridistribuire i costi sociali delle opere di urbanizzazione. [B] In caso di cambio di destinazione d'uso l'obbligo di corrispondere il contributo concessorio è principio enucleabile dall'art. 10, ultimo comma, della legge n. 10/1977, ribadito dall'art. 25, ultimo comma, della legge n. 47/1985
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
La decadenza del permesso di costruire pur operando automaticamente per effetto dell’inutile decorso dei termini di inizio e fine lavori, deve essere formalizzata in un provvedimento amministrativo
Consiglio di Stato, Sezione IV, 21 agosto 2013
[A] Sull'art. 19 della legge n. 47/1985 che prevede la confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite ogni volta che sia stata accertata una lottizzazione abusiva ed anche nel caso in cui non sia stata irrogata una condanna. [B] Sull'applicabilità o meno della misura della confisca anche qualora l'autorità amministrativa, cui compete istituzionalmente il governo del territorio, nell'autonomo esercizio del potere ad essa devoluto dalla legge, abbia ritenuto di dovere successivamente autorizzare l'intervento lottizzatorio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Per l'impugnazione di un atto di autorizzazione commerciale occorre comprovare l'esistenza di un pregiudizio specifico, diretto e immediato
Consiglio di Stato, Sezione IV, 22 agosto 2013
[A] L'individuazione delle modalità di realizzazione di un'opera pubblica o delle relative aree costituisce una scelta tecnico-discrezionale di stretto merito dell'Amministrazione, rispetto alle quali le posizioni dei privati sono necessariamente recessive. [B] La creazione di “percorso archeologico ” sui siti della antiche mura di cinta appare un modello di integrazione tra strutture storiche tutt’altro che raro (si pensi a Cittadella di Padova, a Ferrara, ad alcune città toscane ecc. ) che consente di restituire alla più ampia fruizione del pubblico, o comunque ad una riutilizzazione funzionale e culturale, di spazi storici ed artistici, altrimenti destinati all’oblio
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 23 agosto 2013
[A] Sulla scala esterna in ferro per l’accesso al terrazzo. [B] Su un pergolato con struttura metallica
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 22 agosto 2013
Sul vincolo di inedificabilità ricadente sulle aree situate in fascia di rispetto
Consiglio di Stato, Sezione V, 30 agosto 2013
Sulla pubblicità sui beni demaniali e patrimoniali affidati all'Amministrazione delle ferrovie quando la pubblicità stessa sia visibile o percettibile da aree o strade comunali, provinciali e statali nonché sui veicoli di proprietà privata circolanti sulle linee
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Ai sensi dell'art. 23, commi 5 e 6, D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 (T.U. Edilizia), il provvedimento inibitorio dell'attività edilizia oggetto della DIA deve essere non solo adottato, ma anche notificato, entro termine perentorio di trenta giorni dalla presentazione della denuncia medesima
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 28 agosto 2013
[A] In assenza di rilascio di titolo edilizio in sanatoria per quanto realizzato in precedenza, le ulteriori opere, eseguite dopo la presentazione delle istanze di condono e costituenti prosecuzione dell’illecita pregressa attività edilizia, devono, indipendentemente dalla loro tipologia e consistenza, dirsi insuscettibili di sanatoria. [B] L’ordine di demolizione di opere abusive va comunque emesso anche nei confronti del proprietario, ancorché autore dell’abuso sia stato non lui ma l’affittuario o il locatario
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 31 agosto 2013
Il Collegio aderisce all’orientamento – seppure minoritario - che riconosce la proponibilità della sola domanda di risarcimento per la perdita del bene oggetto di espropriazione non conclusasi con il necessario decreto d’esproprio, riconoscendole valenza di abdicazione implicita al diritto di proprietà
Consiglio di Stato, Sezione IV, 29 novembre 2013
Sugli orientamenti giurisprudenziali difformi riguardo al requisito della “vicinitas” necessario per impugnare il titolo edilizio rilasciato al terzo
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 22 agosto 2013
L’avvenuta presentazione di una domanda di sanatoria determina la perdita di efficacia del precedente ordine di demolizione inerente il medesimo bene, dal momento che, in caso di rigetto dell’istanza, il Comune è comunque tenuto a provvedere nuovamente sull’abuso
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 27 agosto 2013
La chiusura del porticato, realizzato con pareti fisse, è intervento idoneo a creare un nuovo volume all’interno del perimetro originariamente aperto
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
[A] Sui presupposti affinché un’opera possa essere classificata come di urbanizzazione e attuativa di strumenti urbanistici ai sensi dell’art. 17, comma 3, lett. c), del D.P.R. n. 380 del 2001, in quanto tale esente dagli oneri di concessori. [B] Una troppo sottile distinzione tra opera di urbanizzazione attuativa del piano e opera semplicemente conforme perché non esattamente contemplata nel piano, è stata criticata dal Consiglio di Stato con la sopra citata sentenza n. 2870/2011. [C] Sulla realizzazione della scuola inglese in una determinata area. [D] Sulla natura non paritaria della scuola inglese in questione possa rilevare agli effetti della sua qualificazione o meno come opera di urbanizzazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Tutte le volte che il cambio di categoria edilizia determina il venire in essere di un carico urbanistico, unitamente alla dotazione di standards, specie di parcheggi, detta circostanza rende irrilevante verificare se tale modifica sia avvenuta con l'effettuazione di opere edilizie
Consiglio di Stato, Sezione VI, 29 agosto 2013
Sulla distinzione tra le aree protette di cui alla legge 384 del 1991 e la rete costituita, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (c.d. direttiva ‘Habitat’)
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
[A] Sulla sussistenza o meno di conflitto di interesse nel caso in cui i consiglieri comunali, nella veste di privati cittadini, abbiamo in precedenza formulato osservazioni alla variante. [B] L’individuazione all’interno del piano regolatore generale delle c.d. zone di recupero ai sensi dell’art. 27 della legge 457/1978 costituisce attività altamente tecnico-discrezionale riservata all’amministrazione
Consiglio di Stato, Sezione IV, 21 agosto 2013
L'amministrazione, in via generale, è sempre tenuta ad eseguire il giudicato e per nessuna ragione, di ordine pubblico, di opportunità amministrativa o di difficoltà pratica, può sottrarsi a tale obbligo, non avendo in proposito alcuna discrezionalità
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 27 agosto 2013
Sull’approvazione del piano di lottizzazione e sulla natura o meno di atto dovuto
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 27 agosto 2013
Sulla possibilità o meno di inserire una condizione o prescrizione nel permesso di costruire
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Sul danno subito in seguito ad illegittimo diniego di concessione edilizia
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Sulla possibilità o meno da parte della Soprintendenza di limitare la sua valutazione al mero riferimento ad un pregiudizio ambientale, utilizzando espressioni vaghe o formule stereotipate
T.A.R. Liguria, Sezione II, 23 agosto 2013
Sul disuso prolungato di una strada vicinale da parte della collettività e sull’inerzia dell’amministrazione nella cura della stessa
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Sulla possibilità di revoca di un piano attuativo da parte del Comune
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 21 agosto 2013
L'amministrazione non è tenuta a fornire specifiche motivazioni sull’adozione dell'atto di decadenza del permesso di costruire
T.A.R. Umbria, Sezione I, 30 agosto 2013
Sui provvedimenti sanzionatori adottati nei confronti dei proprietari catastali degli immobili abusivamente realizzati
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 27 agosto 2013
Il termine per il formarsi dell’usucapione decorre dalla scadenza dell’occupazione legittima del terreno
T.A.R. Umbria, Sezione I, 30 agosto 2013
Sull’onere di dimostrare l’epoca di realizzazione di un’opera edilizia ai fini dell’ottenimento del condono
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Il rilascio di una variante all’originaria concessione edilizia non rende improcedibile il ricorso contro tale provvedimento
T.A.R. Liguria, Sezione I, 23 agosto 2013
Il condominio estraneo all’abuso, deve essere coinvolto nella pratica di condono
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 26 agosto 2013
Il conseguimento del condono edilizio non attribuisce ai proprietari una sorta di diritto, o aspettativa giuridicamente rilevante, alla modificazione della zonizzazione urbanistica
Consiglio di Stato, Sezione V, 20 agosto 2013
Un provvedimento grave, quale la revoca di un’autorizzazione commerciale, così fortemente lesivo per gli interessi privati, non può prescindere da un’attenta valutazione degli elementi e delle circostanze indizianti
T.A.R. Emilia Romagna Parma, Sezione I, 20 agosto 2013
Non sussiste un interesse legittimo dei privati all'autotutela amministrativa
Consiglio di Stato, Sezione VI, 16 agosto 2013
[A] L’amministrazione titolare del bene demaniale deve emanare atti secundum legem di gestione del proprio patrimonio: quando scade una concessione demaniale che non sia stata rinnovata, l’amministrazione senza indugio deve disporre il rilascio del bene, deve esercitare i propri poteri di autotutela per rientrare nella materiale disponibilità dell’area e deve chiedere il risarcimento dei danni, derivanti in re ipsa dalla altrui occupazione abusiva. [B] Quando la sanzione edilizia ha natura pecuniaria essa si trasmette ai subcquirenti a titolo particolare, nonché agli eredi, e grava su più coobligati in base al principio della solidarietà passiva
Consiglio di Stato, Sezione V, 15 luglio 2013
Il vincolo a parcheggio impresso sul suolo ex art. 41 "sexies" della legge urbanistica n. 1150/1942, per il suo sicuro rilievo pubblicistico e per la natura reale e permanente che lo caratterizza, rende il mutamento di destinazione d'uso dell'area in questione non suscettibile di sanatoria ex art. 33, della l. n. 47/1985
Consiglio di Stato, Sezione V, 20 agosto 2013
[A] Sulla disamina della natura giuridica della cessione volontaria e dei suoi rapporti con l’istituto disciplinato dall’art. 11, l. 241/90. [B] Sulla celebre sentenza della Cassazione di Roma del 12 gennaio 1910 che avalla l’utilizzo di uno strumento composito della concessione-contratto. [C] Sulla possibilità o meno di inquadrare l’istituto della cessione volontaria tra gli accordi ex. art. 11 della legge 241 del 1990 con conseguente radicarsi della giurisdizione amministrativa