Rivista giuridica di urbanistica ed edilizia. ISSN 2498-9916     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli,  e  Dott.ssa Ilaria Mannelli
Articoli pubblicati nel mese di Ottobre 2013 (89)
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Ter, 9 ottobre 2013
L’A.I.A. trova, poi, una specifica regolamentazione in norme di legge, le quali ben possono essere oggetto di modificazioni nel corso del tempo, con conseguente obbligo dell’Amministrazione di tener conto di quanto da quest’ultime prescritto, attesa la rilevanza – ai fini del provvedere - non della data in cui il procedimento ha avuto avvio – d’ufficio o per iniziativa di parte - bensì del momento in cui il procedimento viene concluso
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 10 ottobre 2013
[A] Sul divieto di sopraelevazione, per inidoneità delle condizioni statiche dell’edificio, previsto dall’art. 1127, comma 2, c.c. [B] La sopraelevazione di un edificio preesistente, determinando un incremento della volumetria del fabbricato, è qualificabile come nuova costruzione. [C] Il principio della prevenzione non è applicabile quando l’obbligo di osservare un determinato distacco dal confine sia dettato da regolamenti comunali in tema di edilizia e di urbanistica
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 settembre 2013
La natura negoziale delle convenzioni urbanistiche implica che taluni contenuti possano essere imposti dall'amministrazione e in quanto accettati dal privato rivestono efficacia vincolante
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 9 ottobre 2013
[A] In presenza di una normativa urbanistica generale che preveda per il rilascio del titolo edilizio in una determinata zona l'esistenza di un piano attuativo, non è consentito superare tale prescrizione facendo leva sulla situazione di sufficiente urbanizzazione della zona stessa. [B] Sulla rilevanza urbanistica del porticato
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
Sul previgente art. 195, comma 2, lett. e) del d. lgs. n. 152 del 2006, secondo cui “non sono assimilabili ai rifiuti urbani i rifiuti che si formano nelle aree produttive, compresi i magazzini di materie prime e di prodotti finiti, salvo i rifiuti prodotti negli uffici, nelle mense, negli spacci, nei bar e nei locali di servizio dei lavoratori o comunque aperti al pubblico”
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 10 ottobre 2013
[A] Sulla direttiva Bolkestein, recepita nell’ordinamento interno dal D.lgs. n. 59 del 2010, ed alla quale si sono ispirati tutti i numerosi provvedimenti di liberalizzazione varati nella scorsa legislatura, i quali ne hanno precisato la portata e gli effetti. [B] I poteri di programmazione territoriale, riguardo all’insediamento di medie e grandi strutture di vendita, non vanno esenti dalle verifiche prescritte dalla direttiva servizi per il solo fatto di essere adottati nell’esercizio del potere di pianificazione urbanistica. [C] L'inutile decorso del termine assegnato dal legislatore statale per l’adeguamento degli ordinamenti regionali e locali ai principi in materia di concorrenza determina la perdita di efficacia di ogni disposizione regionale e locale, legislativa e regolamentare, con essi incompatibili. [D] Sull’illegittimità di un’istruttoria compiuta dall’ente non avuto riguardo ai problemi relativi all’assetto del territorio urbano, ma concentrata esclusivamente su un’analisi socio - economica relativa alla sufficienza e adeguatezza della rete distributiva nelle sue varie articolazioni a soddisfare la domanda. [E] Non appare esservi alcuna incompatibilità urbanistica fra le medie strutture di vendita e le zone residenziali
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
[A] Sull’omessa indicazione dell’approvazione del progetto preliminare nella delibera di approvazione di quello definitivo e di quello esecutivo. [B] È legittima la deliberazione, con la quale venga approvato il progetto esecutivo di un’opera pubblica che comporti la necessità della copertura finanziaria, purché sia effettivamente indicata l’esistenza della copertura con la relativa attestazione da parte del responsabile del servizio finanziario. [C] I pareri, previsti per l'adozione delle deliberazioni comunali non costituiscono requisito di legittimità delle deliberazioni cui si riferiscono
Consiglio di Stato, Sezione VI, 8 novembre 2013
Sui presupposti per l’attribuzione del carattere di demanialità comunale ad una via privata
T.A.R. Toscana, Sezione II, 8 ottobre 2013
Il proprietario, ove non sia responsabile della violazione, non ha l'obbligo di provvedere direttamente alla bonifica, ma solo l'onere di farlo se intende evitare le conseguenze derivanti dai vincoli che gravano sull'area sub specie di onere reale e di privilegio speciale immobiliare
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione II, 9 ottobre 2013
[A] Anche dopo il D.L. 201 del 2011, permane in vigore la distinzione tra settore alimentare e non alimentare ai fini delle autorizzazioni all’assortimento merceologico. [B] L'aggiunta di un settore merceologico diverso da quello autorizzato, per quanto attiene una GSV, continua ad essere soggetto ad autorizzazione
Consiglio di Stato, Sezione IV, 8 ottobre 2013
Pur in presenza di aperture giurisprudenziali, tali da escludere sia una applicazione rigida della cd. “zonizzazione”, di cui al D.M. n. 1444/1968, sia la stessa denominazione delle zone prescritta dal D.M., ciò che resta ferma è, per un verso, la necessità di disciplinare le destinazioni del territorio comunale per il tramite della pianificazione
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 3 ottobre 2013
Sulla giurisdizione competente riguardo all’accertamento dei presupposti per la ripetizione dei costi necessari alla bonifica ed al ripristino dell’area
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione II, 10 ottobre 2013
Sulla modifica della destinazione d’uso produttiva e sulla possibilità o meno da parte dell’operatore di pretendere la restituzione degli oneri a suo tempo versati
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 9 ottobre 2013
Sulla necessità o meno di osservare le distanze ex. D.M. 1444 del 1968 per la realizzazione di una canna fumari delle dimensioni di circa 45 cm x 65 cm
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 10 ottobre 2013
La variante urbanistica che imprime una nuova destinazione più sfavorevole ad aree che sono state già diversamente classificate necessita di puntuale motivazione
T.A.R. Toscana, Sezione III, 1 ottobre 2013
Sulla scelta del pianificatore comunale di definire, come impostazione generale, in positivo le funzioni ammissibili in ogni zona
T.R.G.A. Trento, 7 ottobre 2013
Il Collegio deve osservare che l’ipotesi di “pregiudizio da mero ritardo” è una recente acquisizione sia legislativa (vedasi l’art. 2 bis della legge n. 241/1990, introdotto dalla legge 18.6.2009, n. 69) che giurisprudenziale, sulla quale non sono ancora maturati indirizzi consolidati
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 9 ottobre 2013
Sulla convalida dell’atto amministrativo viziato dopo l’impugnazione per via giurisdizionale dell’atto medesimo
T.A.R. Toscana, Sezione II, 8 ottobre 2013
La regola secondo la quale l'atto endoprocedimentale non è autonomamente impugnabile incontra un'eccezione nel caso di atti di natura vincolata (pareri o proposte)
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
Le sopravvenienze urbanistiche più favorevoli sono irrilevanti fino a che permane il regime edilizio urbanistico attuato con il piano di lottizzazione
T.A.R. Liguria, Sezione I, 10 ottobre 2013
Per le zone A il DM n. 1444/68 all’art. 9, punto 1, nel caso quale quello in parola, di ristrutturazione, prevede, come unico limite, a differenza delle altre zone, in cui esiste il limite dei 10 metri tra pareti finestrate, il rispetto degli allineamenti preesistenti
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 8 ottobre 2013
Anche l’ordinanza ex art. 192, co. 3, D.lgs. n. 152/06 è atto del Sindaco
Consiglio di Stato, Sezione VI, 8 ottobre 2013
L’amministratore di condominio anche per le azioni processuali non ha autonomi poteri, ma si limita ad eseguire le deliberazioni dell’assemblea
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 2 ottobre 2013
Sul divieto di costruzione di opere dagli argini dei corsi d'acqua, previsto dall'art. 96, lett. f), t.u. 25.07.1904 n. 523
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 10 ottobre 2013
La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà non è di regola utilizzabile nel processo amministrativo, trattandosi in sostanza di un mezzo surrettizio per introdurre in quest'ultimo un'atipica prova testimoniale
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione II, 8 ottobre 2013
Sull'omessa notificazione dell'ordine di demolizione ad alcuno dei comproprietari riguardo ai successivi effetti acquisitivi
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I, 2 ottobre 2013
Sulla possibilità o meno da parte dell’Amministrazione di prorogare il termine di validità decennale di un piano attuativo
Consiglio di Stato, Sezione IV, 8 ottobre 2013
Non possono sorgere aspettative “legittime” da mere interlocuzioni procedimentali dell’amministrazione, ovvero, nel caso di specie, per il solo fatto che l’Ente abbia preso in considerazione una istanza di privati
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 settembre 2013
Una volta adempiuto all’obbligo della corresponsione del contributo degli oneri di urbanizzazione in sede di rilascio del titolo ad aedificandum, non v’è spazio alcuno per un accordo, sia esso di tipo squisitamente pattizio, sia esso inquadrabile nella figura procedimentale di cui all’art. 11 della legge n. 241/90 per imporre il pagamento di quanto in precedenza già dovuto e versato
T.A.R. Emilia Romagna Parma, 9 ottobre 2013
Negli “esercizi di vicinato” deve ritenersi inibita la presenza di attrezzature ed arredi tradizionalmente utilizzati negli esercizi di somministrazione c.d. “assistita”
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione II, 8 ottobre 2013
Una volta presentata la domanda di concessione in sanatoria ex art. 36 d.P.R. 380/2001, successivamente all'impugnazione dell'ordinanza di demolizione - o alla notifica del provvedimento di irrogazione delle altre sanzioni per abusi edilizi - la giurisprudenza costante di questo Tribunale e in generale la giurisprudenza amministrativa, concordano nel ritenere che essa produca l'effetto di rendere inefficace tale provvedimento
T.A.R Sicilia Palermo, Sezione II, 9 ottobre 2013
In sede di ricorso giurisdizionale contro una decisione adottata a seguito di ricorso gerarchico, sono inammissibili i motivi che non siano stati proposti in sede gerarchica nei confronti dell’atto impugnato
T.A.R. Sardegna, Sezione I, 8 ottobre 2013
La controversia avente a oggetto la debenza dell’indennizzo a titolo di occupazione abusiva di area demaniale appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 settembre 2013
Fermo l'inquadramento delle convenzioni urbanistiche nel genus degli accordi ex art. 11 della legge n. 241/1990, la loro natura negoziale implica che taluni contenuti possano essere imposti dall'amministrazione e in quanto accettati dal privato rivestono efficacia vincolante
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 26 settembre 2013
[A] Sia la vendita di una parte dell'originario unico fondo, così come il frazionamento del fondo da parte dell'originario unico proprietario, sono irrilevanti ai fini dell'edificabilità delle aree libere. [B] Il successivo frazionamento della particella originaria non è idoneo a far ottenere una nuova potenzialità edificatoria ad una superficie allo scopo già utilizzata, sia pure con un immobile oggetto di istanza di condono
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 27 settembre 2013
[A] Sull’art. 10 bis, l. n. 241 del 1990, nell’ipotesi in cui vi sia una evidente discrasia fra il preavviso di diniego e il diniego definitivo, quando il primo non faccia menzione del contrasto di legge poi riportato nel secondo. [B] L’autore di un abuso edilizio, che abbia prestato acquiescenza al diniego di concessione di costruzione in sanatoria, decade dalla possibilità di rimettere in discussione l’abuso accertato in sede di impugnazione dell’ordine di demolizione
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
[A] Correttamente l’approvazione del progetto definitivo e di quello esecutivo del primo lotto dei lavori è avvenuta con deliberazione dell’organo giuntale, non potendo detta approvazione considerarsi un atto di programmazione ed indirizzo come tale appartenente alla competenza dell’organo consiliare. [B] È legittima la deliberazione, con la quale venga approvato il progetto esecutivo di un’opera pubblica che comporti la necessità della copertura finanziaria, purché sia effettivamente indicata l’esistenza della copertura con la relativa attestazione da parte del responsabile del servizio finanziario, attestazione che può fare anche riferimento al ricorso all’indebitamento ma previa inclusione della relativa previsione o di apposita variazione nel bilancio dell’esercizio. [C] Il mancato inserimento dei pareri di regolarità tecnica e contabile nella deliberazione impugnata costituisce mera irregolarità
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione IV, 30 settembre 2013
Sul rapporto tra gli strumenti urbanistici, la legge regionale della Lombardia n. 12 del 2005 e la legge regionale n. 93 del 1980, nel disciplinare in modo puntuale i limiti dell'utilizzazione edilizia delle zone agricole, con l'individuazione tipologica degli interventi ammessi, la loro necessaria connotazione funzionale all'esercizio delle attività agricole, l'enucleazione di restrittivi indici fondiari ed edilizi, il collegamento imprescindibile con ineludibili requisiti soggettivi
Consiglio di Stato, Sezione I, 26 settembre 2013
[A] Sulla realizzazione di un manufatto permanente in luogo di una struttura con carattere di stagionalità. [B] Sul dovere di controazione riguardo alle strutture con carattere di stagionalità. [C] Le costruzioni precarie assentite per il solo periodo estivo e relative alla balneazione non possono considerarsi strutture integrate nel contesto oltre il termine del periodo stagionale per il quale sono funzionalmente installate
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
L'indennità prevista dall'art. 15 della l. n. 1497/1939 è una sanzione amministrativa da irrogare per abusi edilizi commessi in aree con vincolo paesaggistico e non una forma di risarcimento del danno
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
Anche allorquando una concessione di suolo pubblico sia scaduta, la tollerata occupazione del bene non radica alcuna posizione di diritto o di interesse legittimo in capo all’occupante
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 26 settembre 2013
Sulla possibilità o meno che la parte cedente, che non ha iniziato l'edificazione e quindi non abbia realizzato, neppure in minima parte, la costruzione degli edifici, possa ritenersi liberata, in virtù della cessione del titolo edilizio, dall'obbligo di corrispondere gli oneri di concessione ed il contributo di costruzione
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
Sulla necessità o meno di dimostrare lo “status” di imprenditore agricolo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico
Consiglio di Stato, Sezione IV, 30 settembre 2013
Sulla differenza tra restauro e risanamento conservativo, da un lato, e ristrutturazione edilizia dall’altro
Consiglio di Stato, Sezione IV, 30 settembre 2013
Sull’inizio dei lavori idoneo ad impedire la decadenza del titolo edilizio
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
La funzione afflittiva – punitiva delle sanzioni alternative introdotte dal codice del processo amministrativo ne preclude l’applicazione retroattiva a fatti avvenuti prima dell’introduzione nell’ordinamento di tali misure
Consiglio di Stato, Sezione IV, 26 settembre 2013
Non è ragionevole pensare di definire compiutamente una pratica di lottizzazione edilizia nell’arco temporale di un mese
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 27 settembre 2013
[A] Sulla confisca per lottizzazione abusiva riguardo agli acquirenti del bene. [B] Chi compera una cosa irregolare, assume anche il rischio che, oltre ai profili di irregolarità a lui noti (nel caso di specie, l’abuso edilizio), ne sussistano ulteriori (ossia la lottizzazione abusiva)
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
Le sopravvenienze urbanistiche più favorevoli sono irrilevanti fino a che permane il regime edilizio urbanistico attuato con il piano di lottizzazione
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 26 settembre 2013
La realizzazione di una scala interna in muratura, la quale necessitava di titolo edilizio, non può essere qualificata come volume tecnico
Consiglio di Stato, Sezione IV, 40 giugno 2013
Nel caso di realizzazione di sale cinematografiche non possono essere esclusi dal calcolo della volumetria gli spazi adibiti a parcheggio nonché i c.d. spazi "promiscui", ossia ingressi, uscite, atrii, servizi igienici
T.A.R. Toscana, Sezione II, 26 settembre 2013
[A] Sulla specialità della legge regionale toscana n. 1 del 2005 ai fini della qualificazione delle “opere precarie”. [B] Sulla recinzione in pali di legno e rete metallica
T.A.R. Sicilia Palermo, Sezione II, 27 settembre 2013
Sulla collocazione di una “casa mobile” allacciata alla rete distributiva
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione II, 27 settembre 2013
L’illecito ambientale cessa solo con la demolizione delle opere o con il pagamento della indennità risarcitoria in contestazione, senza possibilità di far decorrere alcuna prescrizione né dal rilascio del titolo edilizio in sanatoria né dal parere favorevole rilasciato ai fini della detta concessione in sanatoria
T.A.R. Campania Salerno, Sezione I, 27 settembre 2013
Sull’art. 22, comma 3, all. f) l. n. 2248/1865 secondo cui “nell’interno delle città e villaggi fanno parte delle strade comunali le piazze, gli spazi ed i vicoli ad esse adiacenti sul suolo pubblico, restando però ferme le consuetudini, le convenzioni ed i diritti acquisiti”
T.A.R. Toscana, Sezione II, 26 settembre 2013
Sull’apertura di una piscina e sull’autorizzazione ex art. 86 TULPS
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2013
Sull’assimilabilità dei rifiuti speciali agli urbani e sul riparto di competenze tra Stato e comuni
T.A.R. Toscana, Sezione I, 25 settembre 2013
[A] L’approvazione del documento di avvio del procedimento di variante, ai sensi dell’art. 15 della legge regionale toscana n. 1/2005, ha natura di atto endoprocedimentale sprovvisto di effetti lesivi. [B] Sull’approvazione della valutazione integrata del complessivo impatto della variante, prevista dall’art. 11 della l.r. n. 1/2005 (nel testo applicabile ratione temporis) e condotta secondo il modello procedimentale disegnato dal D.P.G.R. n. 4/r del 9 febbraio 2007. [C] Sull’art. 73 della legge regionale toscana n. 1/2005. [D] Ai sensi dell’art. 5 della citata L.R. n. 10/2010 non occorre VAS laddove il piano comporti una riduzione del carico ambientale gravante sull’area
Consiglio di Stato, Sezione III, 24 settembre 2013
Sulla compatibilità urbanistica dell’impianto ai sensi dell’art. 216 del d.lgs. 152/2006 e del d.m. 5 febbraio 1998
Consiglio di Stato, Sezione III, 24 settembre 2013
A seguito dell’avvenuta constatazione dell’assenza di interventi per prevenire ed impedire il danno da esalazioni, il sindaco può disporre la revoca del nulla osta per industria insalubre e, pertanto, la cessazione dell’attività
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 23 settembre 2013
Sulla giurisdizione competente riguardo all’impugnazione dell’ordinanza di rilascio di un immobile sul presupposto della sua demanialità, a dispetto della sua appartenenza al patrimonio comunale disponibile, laddove il privato occupante proponga opposizione chiedendo l’accertamento del proprio diritto sul bene derivante da un contratto di diritto privato
Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 25 settembre 2013
L’Adunanza Plenaria rimette alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione pregiudiziale tesa a chiarire “se i principi dell’Unione Europea in materia ambientale ostino ad una normativa nazionale, quale quella delineata dagli articoli 244, 245, 253 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che, in caso di accertata contaminazione di un sito e di impossibilità di individuare il soggetto responsabile della contaminazione o di impossibilità di ottenere da quest’ultimo gli interventi di riparazione, non consenta all’autorità amministrativa di imporre l’esecuzione delle misure di sicurezza d’emergenza e di bonifica al proprietario non responsabile dell’inquinamento, prevedendo, a carico di quest’ultimo, soltanto una responsabilità patrimoniale limitata al valore del sito dopo l’esecuzione degli interventi di bonifica”
T.A.R. Toscana, Sezione III, 17 settembre 2013
[A] Integra il reato di lottizzazione abusiva materiale in relazione ad un complesso immobiliare già edificato, mediante il cambiamento di destinazione d’uso senza opere edilizie; in particolare, in caso di modifica di destinazione d'uso di un complesso alberghiero, realizzata attraverso la vendita di singole unità immobiliari a privati (fattispecie relativa la complesso R.T.A. Doria nel Comune di Massa). [B] La lottizzazione abusiva di cui all’art. 30 del D.P.R. n. 380/2001, prescinde dallo stato soggettivo di buona o mala fede dei lottizzanti. [C] Non è condivisibile la sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Penale, che, in relazione al complesso Doria, ma con riferimento ad unità immobiliari diverse da quella per cui è causa, ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale di Massa di conferma del sequestro delle unità abitative del Doria. [D] Dal punto di vista urbanistico ed edilizio una lottizzazione o è abusiva o non è abusiva, esiste o non esiste, non può invece essere considerata abusiva solo per alcuni e non abusiva per altri
T.A.R. Toscana, Sezione II, 16 settembre 2013
[A] Non è autonomamente impugnabile il verbale conclusivo della conferenza di servizi, sfornito di autonomia provvedimentale rispetto al provvedimento finale di competenza dell'amministrazione. [B] Il provvedimento conclusivo della VIA assume carattere lesivo e può essere autonomamente impugnato dagli interessati, ma non è idoneo ad esprimere un giudizio definitivo sul progetto la cui realizzabilità è resa possibile solo dal rilascio della successiva autorizzazione finale, la quale rappresenta il provvedimento lesivo di qualsivoglia posizione di interesse contraria all'intervento. [C] Ai sensi dell’art. 105 della L.R. 1 del 2005 l’Ufficio Tecnico del Genio Civile non deve eseguire ex novo accertamenti sui presupposti di fatto dai quali l’istanza è sorretta, ma limitarsi a verificare, cartolarmente, la correttezza della relazione di calcolo asseverata dal progettista con riferimento
T.A.R. Toscana, Sezione III, 17 settembre 2013
[A] Sui criteri elaborati dall’amministrazione per la quantificazione delle sanzioni pecuniarie in materia edilizia. [B] Sulla quantificazione delle sanzioni pecuniarie in materia di edilizia – di cui la legge indica solo il minimo e massimo – all’incremento del valore dell’immobile. [C] Sull’applicazione di un coefficiente di rettifica che riduce quel valore di una percentuale tanto più consistente quanto maggiore è la rilevanza dei lavori abusivi
T.A.R. Abruzzo l’Aquila, Sezione I, 12 settembre 2013
[A] Posta la validità della convenzione in anni 10 e l'efficacia della stessa per successivi ulteriori anni 10, la relativa prescrizione si consuma nei successivi ulteriori dieci anni. [B] La natura "reale" dell'obbligazione riguarda i soggetti che stipulano la convenzione di lottizzazione, quelli che richiedono la concessione, quelli che realizzano l'edificazione e poi i loro aventi causa
T.A.R. Toscana, Sezione III, 17 settembre 2013
[A] La valutazione dell’abuso presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate. [B] I provvedimenti repressivi di abusi edilizi non soggiacciono all’onere procedimentale fissato dall’art. 7 della legge n. 241/90
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione III, 13 settembre 2013
Sulla trasformazione di una zona da edificabile a verde privato e sulla necessità o meno di una particolare motivazione
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 19 settembre 2013
Sulla legittimità del “contributo straordinario” quale istituto perequativo e compensativo
Consiglio di Stato, Sezione VI, 18 settembre 2013
[A] Sulle sanzioni pecuniarie comminate, in alternativa a quelle demolitorie, nei confronti dei proprietari attuali degli immobili, a prescindere dalla modalità con cui l'abuso è stato consumato. [B] La sanatoria degli abusi può avere luogo solo nei casi previsti dalla legge statale
T.A.R. Valle D’Aosta, 18 settembre 2013
Il divieto di diluizione è un principio fondamentale nel campo della tutela delle acque dall’inquinamento ed è generalmente riconosciuto che se così non fosse la possibilità di diluire i reflui con un alto potenziale inquinante con acqua pulita permetterebbe di aggirare i parametri stabiliti dal legislatore
Consiglio di Stato, Sezione VI, 18 settembre 2013
[A] Sulle sanzioni pecuniarie comminate, in alternativa a quelle demolitorie, nei confronti dei proprietari attuali degli immobili, a prescindere dalla modalità con cui l'abuso è stato consumato. [B] La sanatoria degli abusi può avere luogo solo nei casi previsti dalla legge statale
Consiglio di Stato, Sezione V, 19 settembre 2013
Sulla competenza del Comune nelle fattispecie in cui, come nel caso in esame, il messaggio pubblicitario sia posto in ambito ferroviario ma sia “visibile o percettibile anche da vie o piazze pubbliche
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 18 settembre 2013
Sul titolo edilizio necessario per effettuare un’operazione di spargimento della ghiaia
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 19 settembre 2013
Il contributo per oneri di urbanizzazione è un corrispettivo di diritto pubblico di natura non tributaria, posto a carico del costruttore a titolo di partecipazione ai costi delle opere di urbanizzazione in proporzione all'insieme dei benefici che la nuova costruzione ne ritrae
Consiglio di Stato, Sezione IV, 17 settembre 2013
L'indennità prevista per abusi edilizi ambientali è applicabile sia nel caso di illeciti sostanziali (cioè nel caso di compromissione dell'integrità paesaggistica) sia nelle ipotesi di illeciti formali
T.A.R. Marche, Sezione I, 13 settembre 2013
L'inesatta individuazione del frazionamento delle particelle catastali interessate dall'espropriazione non inficia la legittimità della procedura espropriativa
T.A.R. Toscana, Sezione III, 17 settembre 2013
Sul vincolo paesaggistico e sull'eventuale mancanza di visibilità della costruzione ai fini dell'espressione del giudizio di compatibilità
T.A.R. Valle d’Aosta, 19 settembre 2013
La destinazione d'uso giuridicamente rilevante di un immobile è unicamente quella prevista da atti amministrativi pubblici, di carattere urbanistico o catastale
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 18 settembre 2013
Sulla presenza di una strada a meno di 200 metri dal muro di cinta cimiteriale e sulla possibilità o meno che questo valga ad interrompere la continuità del vincolo
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 18 settembre 2013
Ai fini della concessione in sanatoria l'opera edilizia abusiva va identificata con riferimento alla unitarietà dell'edificio
T.A.R. Sicilia Catania, Sezione I, 19 settembre 2013
In materia di edilizia anche le opere eseguite dai Comuni sono soggette all'obbligo di conformarsi alle disposizioni urbanistiche vigenti e ai relativi controlli
T.A.R. Toscana, Sezione III, 17 settembre 2013
Sul vincolo cimiteriale e sui manufatti completamente interrati
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 12 settembre 2013
Se sussiste la doppia conformità, a colui che ha richiesto la sanatoria non può essere opposta una modificazione della normativa urbanistica successiva alla presentazione della domanda
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 18 settembre 2013
L'intervenuta inefficacia di un pregresso vincolo urbanistico di destinazione a pubblico servizio di una determinata area prevista da un piano particolareggiato comporta la restituzione della stessa alla precedente destinazione urbanistica recata dal P.R.G.
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 17 settembre 2013
La giurisprudenza penale della Corte di Cassazione ammette la valutazione di compatibilità o meno dell’esecuzione dell’ordine di demolizione disposto con sentenza penale rispetto ai provvedimenti dell’Autorità amministrativa riguardanti il rilascio di titoli autorizzatori ad aedificandum rilasciati anche a sanatoria degli abusi
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 16 settembre 2013
Sulla differenza tra opere pubbliche e opere di pubblico interesse ai fini espropriativi
Consiglio di Stato, Sezione IV, 17 settembre 2013
[A] Sui limiti allla libertà religiosa di edificare immobili da destinare al culto. [B] Le costruzioni non destinate a scopi di culto, ancorché edificate a ridosso dell’edificio di culto, ma adibite a scopi che, pur rientrando pienamente nelle finalità parrocchiali, non possono essere dette “di culto” in senso stretto
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 16 settembre 2013
Il presupposto imponibile per il pagamento dei contributi di urbanizzazione va ravvisato nella domanda di una maggiore dotazione di servizi (rete viaria, fognature, ecc.) nell’area di riferimento