Corte di Appello, Firenze, 14 giugno 2023, n. 1252
[A] Sulla diversa ammissibilità dell' acquisto per usucapione in relazione alle due distinte fattispecie della occupazione usurpativa e acquisitiva. [B] In merito all'accertamento della interversio possessionis nelle ipotesi di occupazione acquisitiva.
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 19 aprile 2011
[A] Sul significato dell’aggettivo “lenticolare” introdotto nella materia di conformazione del territorio per la prima volta delle Sezioni Unite della Cassazione con la sentenza 23.4.2001 n. 173. [B] Dove finisce la lenticolarità e comincia la conformazione del territorio?
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 23 novembre 2010
Il diritto di pretendere la potatura dei rami degli alberi del vicino che si protendono sulla proprietà altrui, così come disciplinata dall'art. 896 cod. civ., non è limitato dalle norme pubblicistiche a tutela del paesaggio ed, in particolare, dal vincolo posto dall'art. 146 del d.lgs. n. 490 del 1999 e ciò anche per un cipresso inserito nell’elenco Regionale degli alberi monumentali
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 maggio 2010
[A] Sulle distanze di cui al dm 2 aprile 1968, n. 1444, in ipotesi di norma locale contrastante con la norma ministeriale. [B] Sul rispetto delle distanze tra pareti finestrate e sulla rilevanza o meno dei balconi
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 25 febbraio 2010
[A] Sull’obbligo cui è tenuto l’ingegnere incaricato della redazione del progetto di costruzione di un edificio riguardo alle dimensioni, i confini e le altre caratteristiche, anche sotto il profilo delle limitazioni urbanistiche. [B] Sul diritto di rivalsa del committente nei confronti del progettista per l’irregolare ubicazione della costruzione
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 18 novembre 2009
[A] Sulla manutenzione delle strade e sulla responsabilità della p.a. sotto il profilo di cui all’art. 2043 c.c.. [B] Sull’obbligo di osservare, a tutela della incolumità dei cittadini, le specifiche disposizioni di legge e prudenza nelle manutenzioni stradali
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 9 dicembre 2009
[A] Una volta che il criterio di valutazione del terreno espropriato, se edificabile, è esclusivamente quello del suo valore venale, l’unica domanda che ci si deve porre è questa: se l’attore avesse messo in vendita il suo terreno, da tempo destinato nel piano regolatore a parcheggio pubblico, quanto avrebbe ricavato? [B] Il VAM raramente corrisponde al valore agricolo effettivo del fondo
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 16 dicembre 2009
Sulla realizzazione di un’opera pubblica e sulla diversa rilevanza delle richieste di risarcimento del danno avanzate dal privato per riduzione di una veduta panoramica o di altre utilità marginali, rispetto alla violazione delle norme sulle distanze ovvero per procurate immissioni di rumori, vibrazioni e gas di scarico
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 3 settembre 2009
Sulla possibilità o meno che la parte terminale della scala a due rampe, nonché il terrazzino di arrivo, munito di ringhiera, trovandosi a distanza inferiore a m. 1,50 dal confine, consentano l’esercizio di una veduta diretta verso il fondo del vicino
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 17 settembre 2009
In materia di indennità di espropriazione il famigerato art. 5 bis non esiste più, l’indennità di esproprio dei terreni edificabili va ormai rapportata al loro valore venale. In considerazione di ciò per un’area destinata a parcheggio chi pagherebbe mai valori assimilabili a quelli di un terreno edificabile?
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 3 settembre 2009
[A] L’esproprio di un terreno inedificabile non può avvenire alla stregua di un’area agricola secondo il criterio puramente presuntivo ed analogico del v.a.m. “valore agricolo medio”. [B] Sulla sussistenza o meno di un tertium genus tra aree edificabili ed aree agricole. [C] Sull’indennità dovuta in caso di c.d. “espropriazione parziale”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 giugno 2009
[A] Sulle responsabilità dell’appaltatore nei confronti dell’acquirente per i difetti della costruzione derivanti da vizi ed inidoneità del suolo, anche quando gli stessi sono ascrivibili alla imperfetta od erronea progettazione fornitagli dal committente. [B] In questi ultimi vent’anni la geologia e la geotecnica non hanno subito evoluzioni tali da rivoluzionare il metodo di calcolo delle fondazioni edilizie
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 giugno 2009
Sulla trasformazione in terrazzo di parte del tetto di copertura di un edificio condominiale ad opera del condomino proprietario del piano adiacente e non sottostante e con annessione del terrazzo alla sua proprietà esclusiva, mediante creazione di un accesso diretto per uso a lui solo riservato
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 19 giugno 2009
Sul meccanismo premiale del 10% introdotto dalla finanziaria 2008 qualora all'espropriato sia stata offerta un'indennità provvisoria che, attualizzata, risulta inferiore agli otto decimi in quella determinata in via definitiva
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 8 aprile 2009
Il Comune, a prescindere dall’appalto, risponde del danno cagionato ai vicini in forza del generale principio posto dall’art. 840 c.c., per cui il proprietario che fa eseguire nel suo fondo lavori di escavazione è tenuto a rispondere direttamente del danno
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 marzo 2009
Sul senso da attribuire all’art. 1134 c.c. laddove si stabilisce che “Il condomino che ha fatto spese per le cose comuni senza autorizzazione dell'amministratore o dell'assemblea non ha diritto al rimborso, salvo che si tratti di spesa urgente”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 marzo 2009
[A] Sulla differenza tra le servitù apparenti e non apparenti. [B] Sulla violazione o meno del diritto di veduta laddove vengano collocate di tende, pensiline, tettoie, pergolati, cabine, gazebi, lenzuoli o cascate di edera
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 10 marzo 2009
Non possono essere accolte le domande volte ad inibire la sgocciolatura dei panni, la potatura delle piante, la condotta del cane ed ogni altra genericamente connessa, in quanto non riferite a specifici eventi lesivi, bensì a modalità di condotta supposte difformi dal modello legale
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 23 marzo 2009
Sulla sussistenza o meno di un inadempimento da parte del venditore qualora la parte acquirente fosse a conoscenza, sin dalla stipula del preliminare, che l’immobile non era provvisto di abitabilità o non era in condizione di essere dichiarato abitabile
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 5 dicembre 2008
[A] Sull’indennità di esproprio di terreni agricoli nei quali è consentita l’edificabilità sia pure per scopi connessi all’agricoltura. [B] Sul valore agricolo medio dei fondi rustici previsto dalla previsto dalla legge 865/1971 e sulla compatibilità comunitaria o meno di tale metodo
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 novembre 2008
Sull’ampliamento o l’apertura di una porta o finestra da parte di un condomino, o la trasformazione di una finestra che prospetta il cortile comune in porta di accesso al medesimo, mediante l'abbattimento del corrispondente tratto del muro perimetrale che delimita la proprietà del singolo appartamento
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 11 dicembre 2008
Sui casi in cui il locatore è tenuto a garantire la destinazione particolare dell'immobile locato, tale da richiedere che l'immobile stesso sia dotato di precise caratteristiche e che ottenga specifiche licenze amministrative
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 13 novembre 2008
[A] Sul giudice competente a decidere riguardo allo speciale indennizzo di cui all’art. 46 della legge n. 2359 del 1865. [B] Sull’indennizzo previsto dall’art. 46 legge n. 2359 del 1865 per la riduzione di valore dell’immobile. [C] Sul peggioramento della viabilità necessaria per raggiungere il fondo e sulla sussistenza o meno di un diritto all’indennizzo a favore del proprietario. [D] Sul c.d. “danno da smembramento” nel caso di espropriazione parziale di un fondo. [E] Sui vantaggi o svantaggi che l’azione legittima di ciascun soggetto dell’ordinamento che può creare negli altri consociati
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 13 ottobre 2008
[A] Sui presupposti che devono sussistere affinché sia giustificato un congruo incremento dell’indennità da espropriazione parziale di un bene. [B] Sull’indennizzo che spetta per la riduzione di valore dell'immobile laddove l'opera pubblica abbia realizzato un'apprezzabile riduzione del diritto di proprietà
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 21 ottobre 2008
[A] In tema di distanze legali non sono computabili le sporgenze esterne del fabbricato che abbiano funzioni meramente ornamentali. [B] Sulla rilevanza o meno ai fini del rispetto delle distanze dei “setti“ in cemento armato che con la relativa copertura fuoriescono dalla sagoma delle costruzioni
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 18 giugno 2008
Sulla possibilità o meno di qualificare il PEEP come “intervento di riforma economico-sociale” per il quale l’art. 2, comma 89, della l. 24.12.2007, n. 244 "legge finanziaria 2008" prevede una riduzione del 25% dell’indennità di esproprio
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 gennaio 2008
[A] In caso di occupazione e trasformazione di immobile senza titolo la proprietà si trasferisce in virtù della sentenza che dispone il risarcimento del danno al privato. [B] Sul criterio suppletivo dell’edificabilità di fatto per la determinazione dell’indennità di esproprio per le “zone bianche”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 25 giugno 2008
Gli standards previsti dalla normativa pubblicistica ex. l. 447 del 1995 possono costituire un punto di riferimento da tenere presente, senza tuttavia assumere un rilievo decisivo ai fini della valutazione della intollerabilità delle immissioni ai sensi dell’art. 844 c.c.
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 18 maggio 2008
Sul soggetto tenuto a verificare – locatore o conduttore - che l’immobile locato abbia una destinazione conforme all’attività da esercitarvi e sulle eventuali clausole di salvaguardia da inserire nel contratto di locazione
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 26 marzo 2008
Dei danni cagionati all’appartamento sottostante per le infiltrazioni d’acqua provenienti dal lastrico solare, deteriorato per difetto di manutenzione, rispondono tutti gli obbligati inadempienti alla funzione di conservazione
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 15 febbraio 2008
Sulla sussistenza o meno dell'obbligo del rispetto delle distanze per un pergolato in legno con pali infissi nel terreno in tubi di plastica, facilmente rimovibili, aperto su tutti i lati, e con una tettoia composta da assi di legno, ricoperta con un telo in plastica
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 8 febbraio 2008
Sul disuso prolungato di una strada vicinale da parte della collettività, sull'inerzia della pubblica amministrazione nella cura della stessa e sulla capacità o meno di tali condizioni di comprovare la cessata destinazione pubblica del bene
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 12 febbraio 2008
Sulla clausola inserita nel contratto di compravendita con la quale si stabilisce che locali del sottotetto non potranno mai essere destinati ad usi diversi dall’abitazione del proprietario dell’appartamento, né venduti separatamente
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 15 gennaio 2008
Non v’è ragione giuridica per cui, quando l’esproprio sia finalizzato alla costruzione di un inceneritore o di una centrale energetica, l’indennizzo debba coprire anche il “pregiudizio” rappresentato dall’opera pubblica, che comunque tutti i proprietari circostanti sono costretti a subire
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 14 dicembre 2007
[A] Sulla portata innovativa della sentenza n. 349 del 22 ottobre 2007 della Corte Costituzionale in merito alla necessità di corrispondere il valore venale del bene espropriato e sugli aspetti non affrontati dalla sentenza. [B] Sui recenti orientamenti del Consiglio di Stato in merito alla c.d. “occupazione appropriativa”
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 24 luglio 2007
[A] Sulla particolare affidabilità delle voci di lavoro contenute nei “Bollettini degli Ingegneri”. [B] Sul costo della manodopera riportato dal “Bollettino degli Ingegneri”, sulla base dei contratti di lavoro collettivi di categoria, e sui criteri da seguire per applicarvi un ribasso. [C] Nella ristrutturazione edilizia ogni voce di lavoro ha un costo composto in maggior parte da manodopera. [D] Sul metodo che deve seguire l’appaltatore nel rifacimento degli intonaci in difetto di prescrizioni
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 11 dicembre 2007
Il parcheggio di autovetture su di un'area può costituire legittima manifestazione di un possesso a titolo di proprietà del suolo, ma non anche estrinsecazione di un potere di fatto riconducibile al contenuto di un diritto di servitù
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 20 novembre 2007
Sulla sentenza della Corte Costituzionale n. 349 del 2007, sull’illegittimità dell’articolo 5-bis, comma 7 bis, della legge 359 del 1992 e sui limiti della pronuncia riguardo alle legittimità o meno dell’istituto dell’”accessione invertita
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 17 settembre 2007
In tema di communio incidens ex latistanti privatorum agrorum, le strade diventano oggetto di comunione a prescindere dai singoli conferimenti, nel senso che i proprietari latistanti non mantengono la proprietà della zona di terreno conferita sino alla linea mediana della strada, ma diventano comproprietari di questa per tutta la sua estensione
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 1 agosto 2007
[A] Sul valore venale del bene quale unico criterio di effettivo ristoro del cittadinio espropriato [B] Sulle perplessità manifestate dal Consiglio di Stato riguardo alla operatività immediata delle sentenze della Corte Europea per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo. [C] Non avendo la legge disciplinato l’asservimento ma solo l’ablazione dei fondi per scopi di pubblica utilità, non possono applicarsi in simili fattispecie i principi dettati dalla Corte Europea
Corte d’Appello, Sezione I, 25 luglio 2007
Sull’installazione di una condotta idrica nel sottosuolo del fondo del privato, effettuata dalla p.a. abusivamente, senza l’emissione di un provvedimento ablativo o altro titolo
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 10 luglio 2007
Qualora un contratto di compravendita di un fondo contenga la costituzione di un diritto di servitù in favore dell’immobile alienato, è necessario che la relativa nota di trascrizioni menzioni anche la costituzione della stessa servitù
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 7 luglio 2007
Sul carattere illegittimo dell’occupazione acquisitiva, sulla divaricazione netta tra espropriazione lecita ed ablazione non consentita della proprietà, con esclusione di ogni fondamento al distinguo interpretativo proposto dalla Corte di Cassazione italiana
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 9 maggio 2007
Il condominio è tenuto ad adottate tutte le misure necessarie ad evitare che le cose comuni rechino pregiudizio a terzi o ad uno dei condomini anche se per i vizi di costruzione dell’immobile è responsabile il costruttore
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 3 maggio 2007
Sui consorzi di urbanizzazione costituiti da proprietari di terreni situati in un'area destinata ad insediamenti, per realizzare, mantenere e gestire le attrezzature ed i servizi necessari all'utilizzazione dell'intera area
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 11 aprile 2007
[A] Sull’uso particolare che il condomino faccia del cortile comune, interrando nel sottosuolo di esso un proprio serbatoio per gasolio. [B] Sul serbatoio del carburante dell’impianto di riscaldamento e sulla necessità o meno di osservare le distanze di cui all’art. 889 c.c. in tema di distanze per pozzi, cisterne, fosse e tubi
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 20 marzo 2007
[A] La presunzione di comunione del muro divisorio riguarda soltanto il muro che divide entità prediali omogenee. [B] Sull’apertura di una porta o di una finestra da parte di un condominio o la trasformazione di una finestra che prospetta il cortile comune
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 28 febbraio 2007
[A] Sulla vendita di “aliud pro alio” per la sopravvenienza di norme limitative o abolitive della facoltà di costruire su un determinato terreno promesso in vendita come edificabile. [B] Sulla possibilità o meno di dichiarare la nullità di un atto di compravendita avente ad oggetto un immobile costruito non in assenza di concessione edilizia, ma in difformità - totale o parziale - dalla stessa
Corte d’Appello, Sezione I, 22 febbraio 2007
Sulla sussistenza o meno di una responsabilità dell’appaltatore per non avere realizzato un sottotetto previsto dal contratto d’appalto, qualora ciò avesse integrato un illecito amministrativo
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 12 gennaio 2007
[A] Sulla trasformazione di un finestrone in balconcino, munito di ballatoio, e sull’aggravamento della servitù di veduta. [B] Sulla realizzazione di un garage, mediante lo scavo per una trentina di mc nel sottosuolo di proprietà condominiale, costituente la sede su cui poggia una palazzina a più piani
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 12 gennaio 2007
[A] Su vizio dell’umido di risalita derivante da infiltrazioni che s’incamminano sotto il pavimento per ripresentarsi in punti anche distanti da quelli d’ingresso. [B] Sul vizio della risalita dei liquami della fossa biologica attraverso il chiusino di svuotamento della doccia
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 4 dicembre 2006
Sui vizi costruttivi che incidono sugli elementi strutturali e di funzionalità dell'opera, previsti dall’art. 1669, e sui i vizi che non incidono negativamente su tali elementi, previsti dall’art. 1667 del codice civile
Corte d’Appello di Firenze, Sezione II, 20 novembre 2006
Sull'inidoneità dell'immobile locato per l’esercizio di una determinata attività e sulla sussistenza o meno di un obbligo per il locatore di operare modificazioni o trasformazioni che non siano state poste a suo carico dal contratto
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 16 settembre 2006
Sull’indennità di espropriazione qualora dalla realizzazione di un opera pubblica consegua non solo un asservimento del fondo per le attività di manutenzione, ma altresì una diminuzione di valore derivante alla residua porzione del fondo
Corte d’appello di Firenze, Sezione I, 16 settembre 2006
[A] L’ingegnere, architetto o geometra è obbligato ad usare la diligenza del buon padre di famiglia. [B] L'irrealizzabilità dell'opera per erroneità del progetto affidato al professionista consente al committente di autotutelarsi rifiutandogli il compenso
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 14 luglio 2006
La Corte d’Appello di Firenze – che si era già espressa per le ipotesi di occupazione illegittima prevedute dal comma 7 bis dell’art. 5 bis con le sentenze Squadrelli, del 27.2.2005, e Bruzzichelli, del 29.11.2004 – disapplica con la sentenza Bigagli l’art. 5 bis della legge n. 359 del 1992 per la determinazione dell’indennità di espropriazione delle aree edificabili, determinando l'indennità sulla base del valore reale o di mercato del bene
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 10 luglio 2006
[A] Sulla differenza tra il muro di fabbrica ed il muro di cinta ai fini del computo delle distanze legali. [B] Sull’opponibilità ai terzi acquirenti del consenso a costruire terrazze e vedute a distanza dal confine inferiore rispetto a quelle legali
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 13 giugno 2006
Il contratto con il quale le parti convengono di trasferire una determinata estensione immobiliare da distaccarsi da una entità di maggiori dimensioni, non è affetto da nullità per indeterminatezza dell’oggetto bensì costituisce vendita alternativa o di genere limitato
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 15 febbraio 2006
Sulle costruzioni che non superino il livello della sede stradale, e sulle altre che siano sopraelevate o retrostanti rispetto ad edifici eretti prima dell’entrata in vigore delle norme, e sul rapporto con il vincolo a tutela della fascia di rispetto stradale
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 febbraio 2006
[A] Sull regolamento condominiale secondo cui “è espressamente vietata ogni trasformazione che comporti alterazioni architettoniche”. [B] L’edilizia moderna, per la penuria di spazi vitali, somiglia all’edilizia medievale. [C] Gli edifici moderni con molti appartamenti fanno pensare a vestiti di taglia divenuta insufficiente, nei quali si vede dove una sdrucitura, dove un bottone saltato, dove un rigonfiamento mal contenuto della camicia
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 10 novembre 2005, n. 1694
[A] Sul c.d. “vespaio” sottostante l’edificio [B] Sulla possibilità o meno del condomino di procedere all’escavazione in profondità del sottosuolo per ricavarne nuovi locali o per ingrandire quelli preesistenti di proprietà singola. [C] Sull’uso delle parti comuni
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, ottobre 2005, n. 1470
La delibera dell’assemblea di condomino con la quale si consente l’installazione di un'antenna per telefonia cellulare sul lastrico solare, costituisce un diritto reale di superficie su una parte comune dell’edificio e deve essere adottata all’unanimità
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, ottobre 2005, n. 1386
[A] La distanza minima di dieci metri tra pareti finestrate deve essere sempre rispettata, indipendentemente dalla circostanza che una sola delle pareti fronteggiantesi sia finestrata. [B] Sui caratteri della costruzione al fine del rispetto delle distanze. [C] Soltanto gli sporti che consistono in sporgenze di limitata entità non devono essere computati nel rispetto delle distanze
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 3 giugno 2005, n. 873
Ai fini espropriativi non è sufficiente fare riferimento al PRG nella sua originaria formulazione - nel quale il terreno in questione sia eventualmente collocato in zona agricola - ma occorre anche tenere presente la destinazione che quel terreno abbia assunto nel PEEP
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 20 gennaio 2005, n. 111
E' ammissibile la domanda di determinazione dell’indennità di espropriazione introdotta innanzi alla Corte d’Appello mediante l’atto d’appello avverso una pronuncia di primo grado relativa alla richiesta di risarcimento del danno per “occupazione acquisitiva”
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 27 febbraio 2005, n. 570
Nell’"occupazione acquisitiva" ad una attività illecita della pubblica amministrazione consegue il diritto alla restituzione dei beni illecitamente appresi, se richiesta, oppure alla liquidazione del risarcimento integrale del danno commisurato al pieno valore di mercato
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 12 aprile 2005, n. 581
La deliberazione dell’assemblea condominiale che ripartisce lo spazio del parcheggio comune in settori di uso esclusivo, uno per ogni condomino, assegnandoli per estrazione a sorte, non ne altera la destinazione, piuttosto regolamentandola razionalmente evitando il parcheggio selvaggio di chi ci arriva prima
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 19 gennaio 2005, n. 106
Non è necessario che la concessione edilizia vi sia al momento della deliberazione dell’assemblea condominiale che autorizza lo svolgimento dei lavori ed il conferimento dell’appalto all’impresa, ma è sufficiente che la stessa vi sia al momento dell’inizio dei lavori
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 24 gennaio 2005, n. 154
In caso di condominio negli edifici, la modificazione di una parte comune e della sua destinazione, ad opera di taluno dei condomini, sottraendo la cosa alla sua specifica funzione e quindi al compossesso di tutti i condomini, legittima gli altri all'esperimento dell'azione di reintegrazione
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 20 gennaio 2005, n. 111 - SECONDA PARTE
La Corte di Appello di Firenze richiamandosi alle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ritiene non compatibile col principio di legalità l'attuale applicazione dell'istituto dell'occupazione acquistiva ed afferma la centralità della tutela restitutoria o, se non attuabile, dell’integrale risarcimento del danno - SECONDA PARTE
Corte di Appello di Firenze, Sezione I, 20 gennaio 2005, n. 111 (Est. Rados)
La Corte di Appello di Firenze richiamandosi alle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ritiene non compatibile col principio di legalità l'attuale applicazione dell'istituto dell'occupazione acquistiva ed afferma la centralità della tutela restitutoria o, se non attuabile, dell’integrale risarcimento del danno