T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 giugno 2024
Pretesa creditoria: se la restituzione del contributo concessorio sia limitata alle sole ipotesi di rinuncia alla domanda di condono (prima del suo rilascio) e di rigetto dell'istanza.
T.A.R. Veneto, Sezione II,16 aprile 2024
Se il privato proprietario di un immobile confinante con il fabbricato residenziale dei controinteressati possa vantare un interesse diretto, concreto e attuale a conoscere gli atti e i documenti del procedimento abilitativo.acc
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 aprile 2024
Controllo della Segnalazione di agibilità: sulla comunicazione circa l’impossibilità di riscontro positivo (per incompletezza della documentazione allegata) pervenuta al ricorrente a distanza di due anni.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 11 gennaio 2024
Se il privato che abbia trasformato un annesso rustico nella sede di un'attività agroindustriale senza apposito titolo abilitativo abbia realizzato un abusivo mutamento di destinazione d'uso dell'immobile (da agricola ad agroindustriale).
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 novembre 2023
[A] Se la delega dei poteri espropriativi ammessa dall'art. 6, comma 8 del D.P.R. 327/2001 possa ricomprendere anche la delega all'adozione del provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42 bis. [B] Il provvedimento ex art. 42 bis del D.p.r. 327/2001 deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 ottobre 2023
Sulle finalità e gli obiettivi della pianificazione acustica, quale attività di programmazione dell’assetto territoriale volta anche a risanare aree dove sono riscontrabili livelli di rumorosità ambientale superiori ai valori limite.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 ottobre 2023
Sulla definizione di decreto ministeriale, quale atto con il quale, ai sensi dell'art. 98 del D.lgs. 42/2004, deve essere disposta la dischiarazione di pubblica utilità di un bene culturale.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 26 settembre 2023
Il Comune può prevedere legittimamente vincoli a tutela dell’ordine urbano ed ambientale in determinate aree del territorio all’insediamento e all’esercizio di impianti produttivi o esercizi commerciali?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 luglio 2023
Sulla pianificazione urbanistica: il diverso obbligo di motivazione da parte dell’amministrazione in merito alle scelte effettuate a seconda che i relativi atti introducano varianti generali o puntuali.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 luglio 2023
L’assunzione volontaria dell’obbligo di caratterizzazione o di bonifica da parte del proprietario interessato impone allo stesso di portare a termine tale incombenza, senza potervisi sottrarre?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 28 marzo 2023
Sui presupposti di un’eventuale annullamento in autotutela ai sensi dell’art. 21 nonies della L. 241/1990 in tema di installazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 aprile 2021
[A] Sul regime di pubblicità dell’accesso ai documenti amministrativi in materia ambientale di cui al D.Lgs. 195/2005. [B] Sulla corretta interpretazione dell’ipotesi di esclusione dell’accesso alle informazioni ambientali di cui all’art. 5, comma 2, lett. c, del D.Lgs. 195/2005 (svolgimento di procedimenti giudiziari o possibilità per l’autorità pubblica di svolgere indagini per l'accertamento di illeciti).
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 settembre 2022
La disposizione di cui all’art. 34, comma 2, del DPR 380/2001 ammette la possibilità da parte del Comune di irrogare una sanzione pecuniaria in luogo di quella demolitoria già nel periodo precedente alla conclusione dei lavori?
T.A.R. Veneto, Sezione I, 31 ottobre 2018
Se possa ritenersi che il trasferimento delle opere di urbanizzazione alla mano pubblica, in forza di una Convenzione urbanistica, avvenga con effetto immediato conseguente alla loro realizzazione ed anche a prescindere dal compimento di qualsiasi formalità.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 6 giugno 2022
[A] Sulla definizione di “Pareti finestrate” in tema di distanze tra edifici di cui all’art. 9 del D.M. 1444/1968. [B] La regola delle distanze legali tra costruzioni di cui all’art. 9 del D.M. 1444/1968 è applicabile anche alle sopraelevazioni?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 maggio 2022
Sui requisiti che devono essere soddisfatti nel giudizio amministrativo per l’ammissibilità dell’intervento adesivo dipendente “ad adiuvandum” (nel caso di specie svolto dal proprietario confinante rispetto al rilascio di un permesso di costruire).
T.A.R. Veneto, Sezione II, 2 maggio 2022
Sulla differenza tra interventi di ristrutturazione urbanistica e di ristrutturazione edilizia ed in merito alla riconducibilità dei primi agli interventi di nuova costruzione, anche ai fini del calcolo del costo di costruzione.
T.A.R. Veneto, Sezione I, 2 maggio 2022
Se la realizzazione di un nuovo edificio all'interno di un cimitero preesistente configuri "ampliamento", rilevante ai fini del rispetto della disciplina in materia di distanze dal centro abitato ai sensi dell'art. 338 R.D. n. 1265/1934
T.A.R. Veneto, Sezione II, 31 marzo 2022
Se l’asserito danno da perdita di panorama (con riferimento al fronte mare), dovuto a intervento edilizio su fondo vicino, radichi un effettivo interesse qualificato al ricorso o costituisca un interesse di mero fatto.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 22 marzo 2022
L’eliminazione dall’assetto impiantistico di un capannone destinato allo stoccaggio di rifiuti costituisce una modifica ai sensi dell’ all’art. 5, comma 1, lett. l), del D.Lgs. 152/2006, che può incidere sulle condizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, essendo, in astratto, suscettibile di produrre effetti ambientali?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 marzo 2022
È legittima la misura demolitoria per gli interventi eseguiti in zone vincolate, anche per quelle opere abusive che in astratto, sotto il profilo strettamente edilizio, sfuggirebbero a tale sanzione per i connotati accessori e/o pertinenziali?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 febbraio 2022
Sulla qualificazione della destinazione d’uso di un capannone utilizzato come piattaforma logistica per una attività commerciale. Se, inoltre, ai fini dell’individuazione del mutamento di destinazione d’uso di un immobile che svolga una funzione servente per un altro immobile, sia necessario valutare la natura e destinazione d’uso di quest’ultimo.
T.A.R. Veneto, sezione II, 17 gennaio 2022
In ordine alla natura di atto non recettizio del decreto di esproprio, che esclude l’incidenza della mancata notifica sulla validità della procedura, rilevando la stessa ai soli fini della decorrenza del termine di opposizione alla stima.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 7 gennaio 2022
Se con riguardo alla disciplina normativa vigente fino al 2013, la ristrutturazione edilizia doveva conservare le caratteristiche fondamentali dell’edificio preesistente e la successiva ricostruzione dell’edificio doveva riprodurre le precedenti linee fondamentali quanto a sagoma, superfici e volumi.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 14 dicembre 2021
Sugli attuali orientamenti giurisprudenziali in merito ai presupposti della legittimazione all’impugnazione dei titoli edilizi, e più in generale degli atti di assenso alla realizzazione di impianti che incidano sul territorio.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 novembre 2021
Sull’ammissibilità dell’azione ex art. 2932 c.c. di esecuzione in forma specifica dell’obbligo di trasferire la proprietà di aree in capo ad una P.A. da parte del privato che sia a tanto obbligato in base alla sottoscrizione di una convenzione urbanistica.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 18 ottobre 2021
[A] In ordine alla natura non autoritativa degli atti di liquidazione del contributo di costruzione ex art 16 del D.p.r. 380/2001.
[B] Sulle modalità di determinazione degli oneri di urbanizzazione in ipotesi di demolizione e ricostruzione di un volume preesistente.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 14 settembre 2021
La vicinitas, cioè lo stabile collegamento con la zona interessata dall'intervento, può fondare da sola la legittimazione ad agire, oppure deve necessariamente accompagnarsi ad essa la lesione concreta ed attuale della posizione soggettiva di chi impugna il provvedimento?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 09 settembre 2021
In merito alla responsabilità da deposito e abbandono di rifiuti contenenti amianto non solo in capo al soggetto che ha effettuato il rilascio incontrollato ma anche in capo al proprietario del suolo quando non sia esente da dolo o colpa
T.A.R. Veneto, Sezione II, 9 agosto 2021
Se, in tema di disposizioni dirette a regolamentare l’uso del territorio negli aspetti urbanistici ed edilizi, contenute nel piano regolatore, nei piani attuativi o in altro strumento generale individuato dalla normativa regionale, le regole di dettaglio che disciplinano l’esercizio dell’attività edificatoria siano lesive solo nel momento in cui è adottato l’atto applicativo e possano essere oggetto di censura solo in occasione della impugnazione di quest’ultimo.
T.A.R. Venezia, Sezione II, 5 luglio 2021
Sulla corretta interpretazione dell’art 10 bis della legge 241 del 1990 e sulla necessità che nel provvedimento di diniego l’amministrazione integri le motivazioni espresse nel preavviso di provvedimento negativo con le argomentazioni finalizzate a confutare le osservazioni avanzate.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 luglio 2021
[A] Sul ruolo fondamentale del preavviso di rigetto ex art. 10 bis della L. 241/1990 nello svolgimento delle funzioni ampliative o conformative della posizione giuridica del privato.
[B] È illegittimo, per violazione dell’art. 10 bis della L. 241/1990, il provvedimento di diniego la cui motivazione sia arricchita di ragioni giustificative diverse rispetto a quelle preventivamente sottoposte al contraddittorio procedimentale attraverso la comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza del privato?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 2 luglio 2021
Quando il termine per la impugnazione di un titolo edilizio da parte del vicino inizia a decorrere dall’inizio lavori e quando inizia invece a decorrere dal completamento dei lavori?
T.A.R. Veneto, Sezione I, 08 giugno 2021
Lo strumento urbanistico, anche laddove riproduca i vincoli previsti dai precedenti atti di pianificazione, non può mai essere considerato un "atto meramente confermativo" poiché viene sempre assunto all'esito di una nuova e articolata istruttoria.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 marzo 2021
[A] Sulla decorrenza del termine di prescrizione della sanzione pecuniaria per il caso di inottemperanza all’ordine di demolizione.
[B] Se la sanzione di cui all’art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. 380/2001 possa essere assoggettata a riduzione (pagamento in misura ridotta), in applicazione dell’art. 16 della Legge 689/1981.
[C] Sulla presentazione della domanda di accertamento di conformità successiva all’acquisizione della proprietà ai sensi dell’art. 31, comma 3, del D.P.R. 380/2001.
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 maggio 2021
[A] Se il beneficiario di una concessione di occupazione di suolo pubblico sia titolare di una posizione di interesse legittimo o di diritto soggettivo nel mantenimento dell’occupazione.
[B] Sulla possibilità di impugnazione diretta o meno dei regolamenti e degli atti amministrativi generali.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 maggio 2021
[A] Sull’immediata impugnabilità degli atti conclusivi delle procedure di V.I.A. e di verifica di assoggettabilità a V.I.A. (“screening”).
[B] Se un Comune possa opporre un veto alla realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti nel suo territorio.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 22 aprile 2021
[A] Quali sono i requisiti affinché un’associazione locale non riconosciuta sia legittimata ad agire in giudizio?
[B] Ai fini della legittimazione è sufficiente lo scopo associativo a rendere differenziato un interesse diffuso?
T.A.R. Veneto, Sez. II, 8 aprile 2021
Sull’applicabilità del recesso previsto dall’art. 72 della Legge fallimentare alle convenzioni urbanistiche e sulla sua interferenza con l’art. 11 della L. 241 del 1990.
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. II, 31 marzo 2021
Sono legittime le previsioni contenute negli strumenti urbanistici comunali che non prevedono la computabilità delle terrazze e degli elementi aggettanti, in deroga all’art. 9 del D.M. 1444 del 1968?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. II, 13 ottobre 2020
Il Comune può negare la legittimazione dei comproprietari di un fondo ad installare dei cancelli lungo il confine della proprietà, a causa della supposta esistenza sul suddetto fondo di una servitù di passaggio in favore dei proprietari confinanti?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. II, 26 novembre 2019
Nell’ambito delle convenzioni urbanistiche le prestazioni da adempiere da parte dell’amministrazione comunale e del privato intestatario del titolo edilizio sono tra loro in posizione sinallagmatica?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. II, 20 settembre 2019
Il limite quantitativo, di cui all’art. 34 comma 2 ter del D.P.R. 380 del 2001, entro il quale gli eventuali scostamenti dalle misure progettuali non sono ritenuti causa di difformità dell’opera rispetto al progetto può essere computato rispetto ai singoli elementi architettonici?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. I, 11 settembre 2019
È legittima la decisione dell’amministrazione comunale di escludere nuove edificazioni per contrastare la terziarizzazione del proprio territorio ovvero la sua utilizzazione per le c.d. seconde case e, quindi, per frenare uno sviluppo edilizio non funzionale alle finalità abitative dei residenti?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. II, 28 giugno 2019
La circostanza che il Comune non sia proprietario del bene, né che abbia un rapporto qualificato con esso esclude la possibilità che possa essere individuato come destinatario dell’ordine di reintegrazione previsto dall’art. 160 del D.lgs 42 del 2004?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. II, 10 maggio 2019
Qual è il momento a partire dal quale decorre il termine di prescrizione quinquennale per la riscossione delle somme dovute in seguito alla realizzazione di opere abusive in zona vincolata?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. II, 1 febbraio 2019
[A]In materia di accertamento di conformità cosa deve intendersi per normativa urbanistica ed edilizia vigente? [B]Una variante adottata, ma non ancora approvata può costituire un parametro di riferimento ai fini dell’accertamento di conformità?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sez. I, 31 ottobre 2018
Nel caso di interventi realizzati in esecuzione di convenzioni di lottizzazione (con scomputo degli oneri di urbanizzazione) la proprietà dei beni spetta all’Amministrazione fin dal momento della loro costruzione?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 13 ottobre 2017
Le somme dovute a titolo di indennità per gli abusi commessi in aree soggette a vincolo paesaggistico hanno natura sanzionatoria ovvero risarcitoria? Insomma, le stesse devono essere corrisposte anche quando non sia riscontrabile un vulnus materiale al paesaggio?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione III, 26 settembre 2017
Il provvedimento di rilascio adottato dalla p.a., ai sensi dell'art. 823 comma 2 c.c., in caso di detenzione "sine titulo" da parte di un privato di un immobile facente parte del demanio pubblico o del patrimonio indisponibile, può essere oggetto di censure per eccesso di potere?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 15 settembre 2017
La presentazione da parte del destinatario di un ordine di demolizione di una domanda di condono o sanatoria relativa alle opere sanzionate, comporta in ogni caso l’improcedibilità del ricorso proposto avverso l’ordine di demolizione?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 23 marzo 2017
[A] La riduzione di superficie boscata può rientrare tra le fattispecie sanabili di cui al comma 4, dell’art. 167 del Dlgs. 42/04? [B] Quali sono le formazioni forestali idonee ad integrare una superficie boscata?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 8 marzo 2017
Il DPR 24 luglio 1996, n. 503, regolamento recante “norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” deve trovare applicazione anche per gli spazi pubblici già esistenti?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 18 gennaio 2017
[A] Gli atti di pianificazione urbanistica funzionali a definire e contemperare tutti gli interessi presenti sul territorio possono ritenersi impugnabili dalle Associazioni ambientaliste riconosciute ai sensi degli artt. 13 e 18, comma 5, della legge 8 luglio 1986, n. 349? [B] Può ritenersi condivisibile l’assunto secondo il quale il problema della validità del Piano di assetto del territorio costituisce un argomento estraneo all’avvio dell’iter di formazione del Piano degli interventi? [C] Deve ritenersi illegittima quella procedura di valutazione ambientale strategica che sia svolta da un’articolazione interna della Regione (che è anche l’ente competente ad approvare il Piano di assetto del territorio al quale si riferisce la valutazione)? [D] Può ritenersi legittima la scelta del Consiglio Comunale, intervenuta dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, di adottare atti di pianificazione urbanistica in quanto ritenuti urgenti e improrogabili?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione III, 29 dicembre 2016
La mancanza di regolamenti comunitari o di decreti ministeriali relativi alle procedure di recupero di determinati rifiuti, precludere sic et simpliciter il potere dell’Autorità competente di valutare comunque l’eventuale rilascio delle relative autorizzazioni?
T.A.R. Veneto, Venezia, Sezione II, 25 novembre 2016
Qual è la sanzione applicabile alle ipotesi di mancanza del certificato di agibilità? Tale situazione comporta sempre, quale necessaria ed inderogabile conseguenza, l’obbligo per il Comune di adottare l’ordine di sgombero dell’immobile?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 27 settembre 2016
Sull’art. 12, D.P.R. n.380/2001: è legittima la scelta del Comune di ricomprendere nelle le misure di salvaguardia le norme che stabiliscano divieti all’uso di immobili da parte dei privati, anche qualora tale uso non comporti cambio di destinazione urbanistica rilevante ai sensi dell’art. 23-ter D.P.R. n.380/2001?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 27 giugno 2016
Sulla natura e i caratteri della normazione contenuta nei piani urbanistici, con particolare riferimento alle prescrizioni del piano regionale dirette a limitare o vietare del tutto di realizzare ampliamenti di strutture di smaltimento di rifiuti
T.A.R. Veneto, Sezione III, 27 giugno 2016
Sulla distinzione, all’interno delle disposizioni dei piani regolatori o dei piani attuativi, tra le prescrizioni che in via immediata, stabiliscono le potenzialità edificatorie della porzione di territorio interessata e le altre regole che, più in dettaglio, disciplinano l'esercizio dell'attività edificatoria, con particolare riferimento alle prescrizioni del piano regionale dirette a limitare o vietare del tutto di realizzare ampliamenti di strutture di smaltimento di rifiuti
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 maggio 2016
[A] Il pagamento del contributo di costruzione deve ritenersi sempre dovuto allorché sia chiesto dall’amministrazione entro il termine di prescrizione decennale? [B] Sugli obblighi contributivi connessi all’edificazione con riferimento al mutamento di destinazione d’uso infradecennale e al mutamento di destinazione d’uso ultradecennale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 6 maggio 2016
È possibile qualificare come oggetto di un arricchimento senza causa dell’Amministrazione quelle opere di urbanizzazione previste da una convenzione urbanistica stipulata nell’ambito di una lottizzazione rispetto alla quale il sopravvenire di un vincolo idrogeologico abbia determinato “la difficoltà - o addirittura l'impossibilità - per l'operatore di trovare compratori per gli immobili da realizzare nell'ambito del piano attuativo?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 gennaio 2016
In quali casi roulottes e autocarri devono essere sussunti nella categoria della nuova costruzione e conseguentemente assoggettati al regime del permesso di costruire?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 aprile 2016
Sul riconoscimento del diritto di cui all’art. 2944 c.c. o della rinuncia alla prescrizione di cui all’art. 2937 c.c. nei confronti della P.A.: che rilevanza assume il fatto che l’impegno ad adempiere l’obbligazione di cedere gratuitamente all’amministrazione dei posti auto sia stato manifestato nell’ambito di un contratto al quale la medesima P.A. è rimasta estranea?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 25 marzo 2016
Sull’individuazione del responsabile dell’inquinamento; l'imputazione dell'inquinamento ad un determinato soggetto può avvenire sia per condotte attive che per condotte omissive? La relativa prova oltre che in forma diretta può essere data anche in forma indiretta?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 febbraio 2016
[A] Il provvedimento conclusivo della procedura di cui all’art. 42 bis del DPR 8 giugno 2001, n. 327 può prescindere dalla comunicazione di avvio del procedimento? [B] Spetta al dirigente compiere valutazioni inerenti l’interesse pubblico all’ampliamento del patrimonio comunale comprendenti la comparazione tra interesse pubblico e privato e il permanere o meno dell’assenza di ragionevoli alternative all’adozione dell’atto di acquisizione finale? [C] L’istituto di cui all’art. 42 bis del DPR 8 giugno 2001, n. 327, richiede l’esercizio di un potere di carattere necessariamente “rimediale”? In altre parole, è possibile applicare l’istituto di cui all’art. 42 bis del DPR 8 giugno 2001, n. 327, ad una servitù di passaggio pubblico motivando l’acquisizione prevista da tale norma sulla base di quegli stessi requisiti che, ove sussistenti, comporterebbero in via di fatto la costituzione della servitù di pubblico passaggio pur in assenza di un apposito titolo?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 gennaio 2016
Sull’installazione di torri e tralicci per impianti radio - ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione: excursus giurisprudenziale ed orientamenti contrastanti con particolare riferimento alle antenne trasmittenti radiotelevisive e alle relative cabine di servizio “suscettibili di incidere, solo limitatamente, sull'ambiente urbanistico circostante”
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 gennaio 2016
Sulla fase di “screening VIA”: a che tipo di sindacato giurisdizionale è sottoposta l'attività mediante la quale l'amministrazione provvede alle valutazioni poste alla base della verifica di assoggettabilità della VIA?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 gennaio 2016
Sui principi in materia di partecipazione al procedimento amministrativo, con particolare attenzione al caso in cui il soggetto che abbia chiesto la convocazione di una conferenza di servizi abbia ottenuto un precedente permesso di costruire
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 dicembre 2015
[A] Può il provvedimento di esproprio tardivo o relativo ad aree originariamente non previste dal decreto di occupazione essere ritenuto nullo, inesistente o inefficace? [B] Sulla domanda di condanna dell’Amministrazione ad adottare un provvedimento di acquisizione dell’area ai sensi dell’art. 42 bis del DPR 6 giugno 2001, n. 327
T.A.R. Veneto, Sezione II, 20 novembre 2015
La qualità di utilizzatore di un immobile realizzato abusivamente in assenza di titolo abilitativo sul demanio o sul patrimonio di enti pubblici è sufficiente ad individuarlo come destinatario dell’ordine di ripristino (a prescindere dall’accertamento di chi abbia concretamente realizzato l’abuso)?
T.A.R. Veneto, Sezione I, 6 novembre 2015
Ancora sull’art. 42 bis, D.P.R. n. 327/2001: si ha violazione del giudicato laddove l’Amministrazione adotti il provvedimento di cui all’art. 42 bis in presenza di una sentenza che stabilisce che “le parti avrebbero potuto concludere un accordo con effetti traslativi in favore dell’Amministrazione della proprietà delle aree definitivamente occupate, con corresponsione alla parte ricorrente della somma specificamente individuata nell’accordo stesso, somma determinata in base al valore venale dei terreni, nel rispetto del principio del ristoro integrale del danno subito e comprensiva, altresì, del danno per il periodo della loro mancata utilizzazione”?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 30 ottobre 2015
[A] Sulla legittimazione ad causam: la riconduzione del progetto di ricostruzione del garage alla sua originaria consistenza fa venir meno ogni profilo di lesività? [B] La sopraelevazione è qualificabile come nuova edificazione ai fini delle distanze dalle pareti finestrate?
T.A.R. Veneto, Sezione III, 15 ottobre 2015
Sulla previsione di cui al comma 12 dell'art. 208 del D.lgs. n. 152/06: in cosa si distingue la potestà di rettifica d’ufficio delle autorizzazioni in essere rispetto a quella attuabile, ordinariamente, in sede di rinnovo dei titoli?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 ottobre 2015
[A] Nell’impugnazione dell’atto con cui il Comune ha denegato l'adozione del provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività edilizia, il progettista assume la qualità di controinteressato? [B] Nel caso si lamenti la violazione della distanza dal confine prescritta dalle norme tecniche di attuazione allegate al piano regolatore, il ricorrente è legittimato e ha interesse ad agire ancorché il suo edificio disti molti metri dall’immobile oggetto degli interventi? [C] Sulle differenze tra l’intervento di verifica sollecitato dal terzo e volto all’inibizione della prosecuzione dell’attività edilizia e l’autotutela avviata d’ufficio: profili applicativi
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 settembre 2015
Sulla disciplina del condono edilizio di tipo straordinario: in tale materia, può risultare illogico (e dunque costituzionalmente illegittimo) che, a salvaguardia dei primari valori della tutela dei beni ambientali e paesaggistici di cui all'art. 9 della Costituzione, siano assoggetti ad un diverso regime gli immobili ricompresi o meno in aree assoggettate a vincolo paesaggistico?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 settembre 2015
[A] La tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e paesaggistici è esclusivo appannaggio dei piani paesaggistici, del sistema dei vincoli ambientali o dei piani territoriali con valenza paesistica, ovvero, può essere attuata anche dagli strumenti urbanistici comunali? [B] Può la tutela di determinati coni visuali essere eliminata dall’Amministrazione comunale nell'esercizio dello "ius variandi" riconosciutole in materia urbanistica?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 settembre 2015
Può l'obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo ritenersi assolto qualora, anche a prescindere dal tenore letterale utilizzato nella motivazione, emergano dai documenti dell'istruttoria le concrete ragioni e i presupposti dell’attività procedimentale?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 24 luglio 2015
Sulla mancata stipula della convenzione urbanistica del Piano Particolareggiato: le prescrizioni suggerite dalla Commissione VIA incidono sulla fase di programmazione dell'intervento urbanistico o sulla progettazione esecutiva delle singole opere? Quale è la sede naturale per il recepimento delle prescrizioni di valenza e rilevanza urbanistica stabilite nella VIA?
T.A.R. Veneto, Sezione II, 24 luglio 2015
Sulla illegittimità dell’azione amministrativa per mezzo della quale si realizza il frazionamento di un progetto, sottoposto alla valutazione d’impatto ambientale limitatamente alla realizzazione del 50% della superficie coperta
T.A.R. Veneto, Sezione II, 19 maggio 2015
Sulla abusività o meno della piscina e della vasca di compensazione realizzate in una posizione diversa rispetto a quella originariamente prevista in ragione di riscontrati problemi alla staticità dell’immobile.
T.A.R. Veneto, Sezione III, 7 maggio 2015
Sul danno ambientale e gli obblighi gravanti sul proprietario del sito inquinato: risposte della Corte di giustizia alle questioni proposte dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato sulla Direttiva 2004/35/CE in merito alla normativa nazionale che non prevede la possibilità per l’amministrazione di imporre, ai proprietari di terreni inquinati che non hanno contribuito a tale inquinamento, l’esecuzione di misure di prevenzione e di riparazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 aprile 2015
[A] Sulle dimensioni massime consentite per le installazioni di insegne, cartelli e altri mezzi pubblicitari lungo le strade, in assenza di un intervento regolamentare del Comune. [B] Sul decorso del termine per la definizione delle domande di installazione di cartelli pubblicitari, previsto dall’art. 53 co. 5 d.p.r. n. 495/1992: significato assunto dal silenzio sulle predette domande
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 aprile 2015
Sulla possibilità o meno che la proposta di vincolo di protezione delle bellezze naturali formulata dalla competente commissione prima della data di entrata in vigore del D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 conservi efficacia anche in assenza della approvazione mediante l’adozione della dichiarazione di notevole interesse pubblico: sulla configurabilità o meno del reato di esecuzione di opere eseguite in assenza dell’autorizzazione paesaggistica
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 marzo 2015
Sull’esistenza o meno, in capo al soggetto cui sono stati notificati i verbali conclusivi di un accertamento, del diritto di accesso relativamente all'esposto che ha dato origine alle verifiche ispettive
T.A.R. Veneto, Sezione III, 9 febbraio 2015
Sulla corretta collocazione dell’impianto di biogas alternativamente all’interno delle diverse categorie di impianto di recupero di rifiuti, impianto destinato alla fabbricazione di fertilizzanti, estensione dell’allevamento esistente, impianto termico per la produzione di energia elettrica
T.A.R. Veneto, Sezione II, 26 gennaio 2015
[A] Sul potere residuale di autotutela dell’amministrazione decorso il termine di cui all’art. 19 legge 241/1990. [B] Sulla applicabilità dell’art. 27 D.p.r. n. 380/2001 all’intervento realizzato in ragione della presentazione di SCIA
T.A.R. Veneto, Sezione II, 6 novembre 2014
[A] Sull’onere di immediata impugnazione delle norme di zonizzazione degli strumenti urbanistici. [B] Sul dies a quo dei termini d’impugnativa di cui all’art. 41 del Codice del Processo Amministrativo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 30 ottobre 2014
[A] Sulla legittimazione passiva del proprietario che non ha materialmente concorso alla perpetrazione dell'illecito cui si riferisce il provvedimento di demolizione. [B] Sulla presenza di opere eseguite in assenza di titolo e senza autorizzazione paesaggistica
T.A.R. Veneto, Sezione I, 23 ottobre 2014
Gli elaborati tecnici, in quanto tali, non possono essere considerati illegittimi ed annullati soltanto perché utilizzati nel procedimento che ha portato all’emissione di un provvedimento illegittimo, con la conseguenza che, in sede di rinnovazione del procedimento, non ne è precluso l’utilizzo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 17 ottobre 2014
Sulla legittimazione ad agire dei singoli per la tutela del bene ambiente e, in particolare, la tutela di interessi incisi da atti e comportamenti dell'Amministrazione che li ledono direttamente e personalmente, unitamente all'intera collettività che insiste sul territorio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 aprile 2014
Sul provvedimento con il quale l’amministrazione nel richiede l’integrazione della documentazione degli standard da destinare a parcheggio sospende l’efficacia della SCIA oltre il trentesimo giorno
T.A.R. Veneto, Sezione II, 28 marzo 2014
Le prescrizioni di dettaglio, contenute nelle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale comunale che, per la loro natura regolamentare, sono suscettibili di ripetuta applicazione ed esplicano effetto lesivo nel momento in cui è adottato l'atto applicativo, possono formare oggetto di censura in occasione della impugnazione di quest'ultimo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 14 marzo 2014
Non è ammissibile che attraverso il rito del silenzio, denunciando l’illegittimità dell’inerzia della Pubblica Amministrazione a fronte di una richiesta di interventi in autotutela, possa essere sostanzialmente concessa una sorta di rimessione in termini per ottenere, in via indiretta, l’annullamento degli atti non tempestivamente impugnati
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 marzo 2014
Il presupposto per un legittimo esercizio del potere di annullamento di ufficio di una sanatoria edilizia non può ricondursi al mero ripristino della legalità, occorrendo dar conto della sussistenza di un interesse pubblico
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 marzo 2014
[A] Chi subentra nella proprietà o possesso del bene subentra anche negli obblighi connessi all'onere reale per il suo inquinamento, indipendentemente dal fatto che ne abbia avuto preventiva conoscenza. [B] L’imputabilità dell’inquinamento può avvenire per condotte attive ma anche per condotte omissive, e che la prova può essere data in via diretta od indiretta
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 febbraio 2014
[A] I verbali della conferenza di servizi non possono essere impugnati in assenza del provvedimento finale di approvazione e di attribuzione di esecutività alle prescrizioni impartite. [B] Anche le norme di carattere penale che sanzionano il mancato adempimento degli obblighi di bonifica, collegano la pena non al momento in cui viene cagionato l’inquinamento o il relativo pericolo, ma alla mancata realizzazione della bonifica, che è l’attività necessaria a far cessare gli effetti di una condotta omissiva a carattere permanente. [C] Le acque emunte di regola devono essere ricondotte all’interno della categoria dei rifiuti liquidi, non potendosi in linea di principio ritenere che la norma di cui all’art 243 citato consenta una equiparazione tout court tra le acque di falda emunte nell’ambito di interventi di bonifica di siti inquinati e le acque reflue industriali
T.A.R. Veneto, Sezione II, 30 gennaio 2014
[A] Per individuare il legittimato passivo dell’ordine di demolizione dell’immobile abusivamente realizzato sul demanio, o nella relativa fascia di rispetto, è sufficiente la qualità di utilizzatore dell’immobile medesimo. [B] Su un capanno ed un pontile pertinenziali rispetto ad un bilancione da pesca
T.A.R. Veneto, Sezione II, 11 dicembre 2013
[A] A fronte di un abuso edilizio, è il momento in cui lo stesso viene represso, da cui la legittimità dell'applicazione retroattiva delle norme introdotte dalla legge n. 47/85 anche per gli abusi commessi prima della sua entrata in vigore. [B] Sulla sentenza del Consiglio di Stato n. 3847 del 15 luglio 2013, riguardo alla irretroattività delle sanzioni edilizie in caso di difformità parziale dal titolo edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 11 dicembre 2013
Sulla realizzazione una piscina fuori terra removibile, delle dimensioni di mt. 12,71 x 6,45, altezza di mt. 1,30, appoggiata su di una cordonata in calcestruzzo appositamente creata; una platea in calcestruzzo (di mt. 1,5 x 1,5) in cui sono sistemati la pompa e i servizi della piscina; una casetta in legno ad uso deposito di 4.5 mq. di superficie per 2 mt. di altezza
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 novembre 2013
[A] Sul permesso di costruire richiesto dall’usufruttuario. [B] Sui volumi tecnici, i soppalchi ed i volumi interrati e sul geberake divieto di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica in sanatoria
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 novembre 2013
In materia di abusivismo edilizio l'art. 34 d.p.r. 6 giugno 2001, n. 380 (T.U. Edilizia) deve essere interpretato nel senso che si applica la sanzione pecuniaria soltanto nel caso in cui sia "oggettivamente impossibile" procedere alla demolizione del manufatto abusivo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
[A] La proposizione di ogni istanza di sanatoria o di condono successivamente all'adozione dei provvedimenti negativi già impugnati con uno o più ricorsi giurisdizionali ancora pendenti, determina l'improcedibilità dei gravami stessi per carenza di interesse, in quanto il riesame dell'abusività dell'opera provocato da tali istanze comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento. [B] Nel rilasciare il titolo edilizio l'amministrazione deve completamente disinteressarsi dei rapporti privatisti che non la riguardano e che non sono oggetto di interesse pubblico di cui la medesima amministrazione è attributaria
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
La decadenza del permesso di costruire pur operando automaticamente per effetto dell’inutile decorso dei termini di inizio e fine lavori, deve essere formalizzata in un provvedimento amministrativo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Ai sensi dell'art. 23, commi 5 e 6, D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 (T.U. Edilizia), il provvedimento inibitorio dell'attività edilizia oggetto della DIA deve essere non solo adottato, ma anche notificato, entro termine perentorio di trenta giorni dalla presentazione della denuncia medesima
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
[A] Sui presupposti affinché un’opera possa essere classificata come di urbanizzazione e attuativa di strumenti urbanistici ai sensi dell’art. 17, comma 3, lett. c), del D.P.R. n. 380 del 2001, in quanto tale esente dagli oneri di concessori. [B] Una troppo sottile distinzione tra opera di urbanizzazione attuativa del piano e opera semplicemente conforme perché non esattamente contemplata nel piano, è stata criticata dal Consiglio di Stato con la sopra citata sentenza n. 2870/2011. [C] Sulla realizzazione della scuola inglese in una determinata area. [D] Sulla natura non paritaria della scuola inglese in questione possa rilevare agli effetti della sua qualificazione o meno come opera di urbanizzazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Tutte le volte che il cambio di categoria edilizia determina il venire in essere di un carico urbanistico, unitamente alla dotazione di standards, specie di parcheggi, detta circostanza rende irrilevante verificare se tale modifica sia avvenuta con l'effettuazione di opere edilizie
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
[A] Sulla sussistenza o meno di conflitto di interesse nel caso in cui i consiglieri comunali, nella veste di privati cittadini, abbiamo in precedenza formulato osservazioni alla variante. [B] L’individuazione all’interno del piano regolatore generale delle c.d. zone di recupero ai sensi dell’art. 27 della legge 457/1978 costituisce attività altamente tecnico-discrezionale riservata all’amministrazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 agosto 2013
Sulla possibilità o meno da parte della Soprintendenza di limitare la sua valutazione al mero riferimento ad un pregiudizio ambientale, utilizzando espressioni vaghe o formule stereotipate
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 luglio 2013
I parcheggi ad suo pubblico realizzati a scomputo in esecuzione di un piano particolareggiato sono destinati non solo ai visitatori degli insediamenti residenziali e ai clienti o utenti degli insediamenti non residenziali
T.A.R. Veneto, Sezione II, 9 maggio 2013
Le scelte urbanistiche hanno un effetto necessariamente disuguagliante, piuttosto, in questa materia, la regola è paradossalmente la disparità di trattamento, non essendo possibile pianificare l’uso del territorio senza differenziare le varie sue parti
T.A.R. Veneto, Sezione II, 9 maggio 2013
Agli effetti dell'art. 873 c.c., la nozione di costruzione, che è stabilita dalla legge statale, è unica, e non può essere derogata, sia pure al limitato fine del computo delle distanze, dalla normativa secondaria, giacché il rinvio contenuto nella seconda parte dell'art. 873 c.c., è limitato alla sola facoltà per i regolamenti locali di stabilire una distanza maggiore (tra edifici o dal confine) rispetto a quella codicistica
T.A.R. Veneto, Sezione II, 11 aprile 2013
I vizi di cui sarebbe affetta una concessione edilizia possono giustificare il ricorso all’autotutela, ma non il diniego di proroga dei termini per l’ultimazione e dei lavori
T.A.R. Veneto, Sezione II, 11 aprile 2013
Sui presupposti affinché la sanzione dell’acquisizione gratuita non si applichi nei confronti del proprietario che dimostri la sua assoluta estraneità all'abuso edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 11 aprile 2013
E’ chiara l’esistenza di una precisa scelta del legislatore diretta a ricomprendere il proprietario tra i soggetti destinatari dell’ordine di demolizione a prescindere o meno se vi sia stato un suo concorso nella realizzazione dell’abuso
T.A.R. Veneto, Sezione II, 11 aprile 2013
In relazione a provvedimenti negativi in materia di nulla osta paesaggistico l'Amministrazione è certamente tenuta a motivare in modo esaustivo circa la concreta incompatibilità del progetto sottoposto all'esame con i valori paesaggistici tutelati
T.A.R. Veneto, Sezione II, 18 marzo 2013
Ai fini dell'esercizio legittimo del potere di ordinanza sindacale contingibile e urgente ex art. 54, dlg. n. 267 del 2000 ciò che rileva è l'attualità della situazione di pericolo al momento dell'adozione del provvedimento sindacale e l'idoneità del provvedimento a porvi rimedio, mentre è irrilevante che la fonte del pericolo risalga nel tempo
T.A.R. Veneto, Sezione I, 19 marzo 2013
[A] La valutazione di impatto ambientale su di un progetto preliminare in project financing. [B] Sulla compatibilità o meno del vincolo cimiteriale con la realizzazione di strade e parcheggi
T.A.R. Veneto, Sezione I, 19 marzo 2013
Sui casi in cui i comuni classificati in zona sismica sono tenuti a richiedere il parere all’Ufficio Tecnico Regionale prescritto dall’art. 89 del d.lgs. 380del 2001
T.A.R. Veneto, Sezione III, 8 marzo 2013
[A] Sui produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno. [B] Sulla produzione di rifiuti negli arenili degli stabilimenti balneari
T.A.R. Veneto, Sezione III, 8 marzo 2013
Sui punti 3.0.4. e 3.0.5. del DM 18 dicembre 1975 e sulla deroga alla disposizione secondo la quale l’attività didattica delle scuole materne deve necessariamente svolgersi al piano terra
T.A.R. Veneto, Sezione III, 4 marzo 2013
Stante lo stretto nesso procedimentale che si instaura tra la procedura di valutazione di impatto ambientale e l'atto finale, l’omessa impugnazione di quest’ultimo non determina alcuna preclusione all'ammissibilità, né rifluisce sulla procedibilità, del ricorso proposto contro il provvedimento che ha escluso la necessità di sottoporre il progetto alla procedura di valutazione di impatto ambientale
T.A.R. Veneto, Sezione III, 4 marzo 2013
L’Amministrazione non è libera di scegliere essa stessa le modalità di esecuzione con le quali soddisfare il diritto di accesso, ed è pertanto tenuta a rilasciare copia degli atti
T.A.R. Veneto, Sezione II, 28 febbraio 2013
Sulla tematica dell’esenzione dal pagamento del contributo di costruzione per le opere pubbliche o di interesse generale, realizzate dagli enti istituzionalmente competenti
T.A.R. Veneto, Sezione III, 8 febbraio 2013
È da escludere che l’ordinamento giuridico vigente consenta al proprietario di un’area inquinata, dalla quale proviene la contaminazione delle matrici ambientali in assenza di interventi di protezione ambientale idonee ad isolare i terreni e la falda, di disinteressarsi alla propagazione degli inquinanti
T.A.R. Veneto, Sezione III, 5 febbraio 2013
Sull’art. 64 del Dlgs. 26 marzo 2010, n. 59, in materia di attività di somministrazione di alimenti e bevande, con il quale il legislatore ha mantenuto il regime dell’autorizzazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 1 febbraio 2013
Sull’art. 146 del D.lgs 42 del 2004 secondo il quale “in ogni caso, decorsi sessanta giorni dalla ricezione degli atti da parte del Soprintendente, l’amministrazione competente provvede sulla domanda di autorizzazione”
T.A.R. Veneto, Sezione III, 17 gennaio 2013
[A] Sul deposito di grandi quantità di ceneri di pirite, residuo del procedimento industriale di fabbricazione dell'acido solforico, ottenuto in passato mediante il c.d. arrostimento del minerale pirite in speciali forni, a seguito del quale derivava, quale residuo solido, la cenere di pirite. [B] Sulla possibilità o meno di qualificare come M.P.S. o come sottoprodotti le “ceneri di pirite”. [C] Sulla nozione di sottoprodotto alla luce della giurisprudenza costituzionale e comunitaria
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 gennaio 2013
Con la nuova disciplina di cui all’art. 19, comma 6 ter della l. 241/90 è stata definitivamente chiarita la natura della dichiarazione di inizio attività e con essa la disciplina del rimedio assegnato al terzo
T.A.R. Veneto, Sezione III, 7 gennaio 2013
I Comuni possono stabilire ai sensi dell’art. 6 della legge 477/95 norme regolamentari che limitino l’inquinamento acustico diurno e notturno in zone del territorio comunale
T.A.R. Veneto, Sezione III, 4 dicembre 2012
Sul D.LGS n. 147 del 2012, che ha riscritto il primo comma dell’art. 64 del D.Lgs. 26 marzo 2010 n. 59 in materia di apertura o il trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico
T.A.R. Veneto, Sezione III, 4 dicembre 2012
Nei confronti del curatore fallimentare non è configurabile alcun obbligo ripristinatorio in ordine all'abbandono dei rifiuti in assenza dell’accertamento univoco di un’autonoma responsabilità del medesimo
T.A.R. Veneto, Sezione III, 16 novembre 2012
In materia di commercio il legislatore è recentemente intervenuto disponendo una più incisiva liberalizzazione rispetto al passato. In particolare l’art. 31, comma 2, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge 22 dicembre 2011, e da ultimo modificato dal decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge 24 marzo 2012, n. 27
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 novembre 2012
[A] Il “paventato” interesse del ricorrente a ottenere un risarcimento del danno non impedisce, e non costituisce limite, a dichiarare l’improcedibilità del giudizio. [B] Sull’accumulo di ghiaia su un terreno agricolo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 ottobre 2012
[A] Sul decreto con cui il Direttore Generale del Ministero per i beni culturali o ambientali appone un vincolo indiretto ex art. 21 L.1 Giugno 1939 n. 1089 su aree di proprietà privata, non preceduto dalla comunicazione agli interessati dell’avviso di avvio del procedimento. [B] Sull’applicabilità o meno in materia ambientale della regola secondo la quale l’Amministrazione ha il solo obbligo di individuare i proprietari sulla base delle risultanze catastali senza necessità di esperire ulteriori indagini sulla titolarità effettiva delle aree
T.A.R. Veneto, Sezione, 21 agosto 2012
Il mancato esercizio del potere di annullamento d’ufficio non può essere sindacato in sede giurisdizionale, spettando solamente all’Amministrazione ogni valutazione e considerazione del proprio provvedimento e degli interessi dei privati concorrenti e del loro affidamento
T.A.R Veneto, Sezione III, 21 agosto 2012
[A] Le modalità materiali con le quali l’Amministrazione ha provveduto ad effettuare il sopralluogo sull’area non incidono sulla legittimità degli atti amministrativi adottati a seguito degli elementi istruttori acquisiti nel corso del medesimo, ma possono semmai essere oggetto di valutazione in altre sedi giurisdizionali. [B] Sull’attività di carattere commerciale svolta in un box che insiste su un’area pubblica in regime di concessione
T.A.R. Veneto, Sezione III, 21 agosto 2012
Sul venir meno dell’art. 33, commi 2 e 3, della legge regionale Veneto 21 gennaio 2000, n. 3, secondo il quale non possono essere conferiti rifiuti speciali da fuori Regione, se esistono discariche più vicine dal luogo di produzione nella stessa Regione e limiti quantitativi in ragione di qualità soggettive dei soggetti conferitori
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 luglio 2012
Sebbene anche nell'ambito di rapporti inquadrabili tra gli accordi ex art. 11 della legge n. 241 del 1990 siano presenti interessi di matrice pubblicistica, questo non esclude che l'esecuzione di detti accordi sia sottoposta alle comuni regole civilistiche in tema di adempimento
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 luglio 2012
La posizione di colui che abbia realizzato l’opera sulla base di un titolo inizialmente assentito e dopo annullato non si differenzia dagli altri soggetti che hanno invece realizzato l’opera abusiva senza titolo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 22 giugno 2012
Per quanto concerne la motivazione idonea a sorreggere un provvedimento di diniego del richiesto nulla osta per la costruzione in area soggetta a vincolo paesaggistico, deve chiarirsi che l'Amministrazione non può limitare la sua valutazione al mero riferimento ad un pregiudizio ambientale, utilizzando espressioni vaghe o formule stereotipate
T.A.R. Veneto, Sezione II, 22 giugno 2012
L’onere della prova circa la data di realizzazione dell’immobile abusivo (o anche della attività edilizia abusiva da sanare) spetta a colui che ha commesso l’abuso
T.A.R. Veneto, Sezione I, 6 giugno 2012
Le scelte di pianificazione urbanistica devono essere verificabili quanto meno sul piano della attendibilità e della proporzione del bilanciamento fra gli opposti interessi realizzato, in quanto non arbitrarie e non fondate su travisamento dei fatti o su di un'istruttoria incompleta
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 maggio 2012
Sull’ordinanza per il pagamento di una somma comprendente anche le sanzioni allorché l'amministrazione abbia ottenuto dal privato una fidejussione bancaria a semplice richiesta a garanzia del residuo importo da versare per il contributo a titolo di oneri urbanistici
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 aprile 2012
[A] Sull’impugnabilità o meno della segnalazione certificata di inizio attività ai sensi del d.l. del 13 agosto 2011 n. 138. [B] Sul D.Lgs. n. 195 del 2011 che ha modificato l’art. 31 comma 1 del codice del processo prevedendo, ora, la possibilità che il giudizio possa essere intrapreso anche prima del decorso del termine per la conclusione del procedimento della DIA
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 marzo 2012
[A] Sul risarcimento per responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione. [B] Sul risarcimento del diniego di un permesso di costruire sia ammesso dalla Giurisprudenza prevalente
T.A.R. Veneto, Sezione III, 8 marzo 2012
[A] Sulle opere che incidono sul c.d. vincolo ferroviario. [B] Sulla possibilità o meno che la deroga al vincolo ferroviario sia rilasciata dopo l’inizio delle opere
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 gennaio 2012
Sul postulato della Soprintendenza secondo il quale la presenza dei pannelli fotovoltaici costituisce un degrado per l’ambiente circostante, quale che siano la modalità di installazione e le loro dimensioni
T.A.R. Veneto, Sezione II, 14 febbraio 2012
L'equivalenza tra pianificazione esecutiva e stato di adeguata urbanizzazione è configurabile quando si riscontri l'esistenza di opere di urbanizzazione primaria e secondaria almeno nelle quantità minime prescritte dal D.M. 1444 del 1968
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 febbraio 2012
[A] Sul lungo lasso di tempo trascorso dalla commissione dell'abuso edilizio, sul protrarsi dell'inerzia dell'Amministrazione preposta alla vigilanza, e sulla sussistenza di una posizione di affidamento nel privato cittadino. [B] Sul titolo edilizio necessario alla realizzazione di una canna fumaria
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 gennaio 2012
Un vincolo diretto esteso ad un’area tanto vasta da doversene indicare gli estremi con riferimento all’intero foglio di mappa catastale, deve basarsi su fatti concreti e presupposti specifici e deve, altresì, evidenziare nella motivazione sia gli elementi di fatto assunti alla base del giudizio di “importante interesse”
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 gennaio 2012
[A] La dichiarazione sostitutiva di notorietà dell'intervenuta ultimazione delle opere entro la data di scadenza del termine di condono, circa la consistenza dell’immobile, rilasciata dal legale rappresentante della società ricorrente non ha alcuna valenza privilegiata. [B] Sull’ammissibilità o meno del condono edilizio in caso di mutamento abusivo senza opere edilizie
T.A.R. Veneto, Sezione II, 25 gennaio 2012
Le convenzioni urbanistiche hanno lo scopo di garantire che all’edificazione del territorio corrisponda, non solo l’approvvigionamento delle dotazioni minime di infrastrutture pubbliche, ma anche il suo equilibrato inserimento in rapporto al contesto di zona che, nell’insieme, garantiscano la normale qualità del vivere in un aggregato urbano discrezionalmente, e razionalmente, individuato dall’Autorità preposta alla gestione del territorio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 14 dicembre 2011
L’adeguatezza delle opere di urbanizzazione è problematica distinta rispetto a quella degli allacciamenti alla rete dei servizi esistente: questi ultimi, infatti, afferiscono ad una fase successiva all’edificazione, non potendo, dunque, costituire un legittimo giustificativo al provvedimento di rigetto della domanda di titolo edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 2 dicembre 2011
Sull’art. 338 del R.D n. 1265/1934 secondo il quale “all'interno della zona di rispetto per gli edifici esistenti sono consentiti interventi di recupero ovvero interventi funzionali all'utilizzo dell'edificio stesso, tra cui l'ampliamento nella percentuale massima del 10 per cento e i cambi di destinazione d'uso, oltre a quelli previsti dalle lettere a), b), c) e d) del primo comma dell'articolo 31 della legge 05.08.1978, n. 457”
T.A.R. Veneto, Sezione I, 7 novembre 2011
L'amministrazione può decidere, alla scadenza del rapporto di concessione di un bene pubblico, se procedere o meno al rinnovo della concessione del demanio comunale e può optare per non rinnovarla ad alcuno
T.A.R. Veneto, Sezione III, 13 ottobre 2011
[A] Sull’applicabilità o meno del D.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 ad un impianto di cogenerazione. [B] Sulla possibilità o meno di qualificare come biomassa il combustibile proveniente da colture dedicate (di colza, girasole e soia) e da olio crudo di palma acquistato sul mercato internazionale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 15 settembre 2011
Sono legittimati a richiedere il permesso di costruire non solo il proprietario, ma anche i soggetti che si trovano, rispetto al bene immobile da edificare, in una relazione qualificata
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 settembre 2011
[A] Qualora vi sia contrasto tra le indicazioni grafiche del P.R.G. e le prescrizioni normative, sono queste ultime a prevalere. [B] Sulla compatibilità o meno tra il piano di recupero e gli incrementi volumetrici
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 agosto 2011
Sulla differente decorrenza dei termini di impugnazione delle disposizioni dirette a regolamentare l'uso del territorio negli aspetti urbanistici ed edilizi, contenute nel piano regolatore, nei piani attuativi o in altro strumento generale individuato dalla normativa regionale, rispetto alle altre regole che più in dettaglio disciplinano l'esercizio dell'attività edificatoria, generalmente contenute nelle norme tecniche di attuazione del piano e nel regolamento edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 18 agosto 2011
[A] Sul verbale della polizia municipale con il quale si accerta l’abuso. [B] Sulla ristrutturazione con demolizione e ricostruzione in seguito all’abrogazione della locuzione "fedele ricostruzione di un fabbricato identico, quanto a sagoma, volumi, area di sedime e caratteristiche di materiali a quello preesistente"
T.A.R. Veneto, Sezione II, 17 giugno 2011
Il proprietario va esente da responsabilità non in ogni caso di abuso edilizio compiuto da terzi ma nella sola ipotesi in cui non abbia la possibilità di ottemperare direttamente all'ordine di demolizione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 giugno 2011
[A] Il contributo dovuto a titolo di oneri concessori risponde ad un interesse pubblico e configura un diritto indisponibile per l'Amministrazione. [B] Sull'assunto secondo cui gli oneri concessori non potrebbero essere ricalcolati dopo il rilascio del permesso di costruire, se inizialmente liquidati in modo erroneo. [C] Il credito per il pagamento degli oneri concessori si prescrive nel termine ordinario decennale, decorrente dal rilascio del titolo edilizio. [D] Gli oneri concessori per interventi diretti, diversamente da quelli relativi a convenzioni urbanistiche, non hanno natura “propter rem”. [E] Sulla natura “ambulatoria” degli oneri concessori legata alla volturazione del titolo edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione III, 14 giugno 2011
Sulla possibilità o meno da parte della Provincia, titolare di funzioni di vigilanza e controllo in materia di fonti di emissioni in atmosfera, di disporre l’utilizzo di questionari, check list, autovalutazioni o autocertificazioni da parte dei titolari delle autorizzazioni
T.A.R. Veneto, Sezione III, 14 giugno 2011
La tutela della quiete pubblica, intesa come espressione del diritto alla salute psicofisica, prevale sugli interessi puramente economici dei titolari di pubblici esercizi
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 giugno 2011
[A] Sulla modificazione dello strumento urbanistico a breve intervallo di tempo dalle precedenti determinazioni in materia che trovi la propria giustificazione in un mutamento di maggioranza politica. [B] Sulla decisione di diminuire le volumetrie e di accrescere gli standards
T.A.R. Veneto, Sezione II, 31 maggio 2011
Sull'intervenuta inefficacia di un pregresso vincolo urbanistico di destinazione a pubblico servizio di una determinata area prevista da un piano particolareggiato
T.A.R. Veneto, Sezione II, 31 maggio 2011
[A] All'interno delle convenzioni di urbanizzazione prevale il profilo della libera negoziazione. [B] Sulla convenzione urbanistica e sull’atto d’obbligo nella parte in cui prevedono che il rilascio del certificato di agibilità sia subordinato all’atto di vincolo a residenza permanente
T.A.R. Veneto, Sezione II, 19 maggio 2011
Sul termine per l'impugnazione della concessione edilizia rilasciata al contro interessato, secondo la regola "di massima" da adattare ai singoli casi di volta in volta vagliati dal giudice amministrativo, ed è idonea a condurre a soluzioni anche diversificate, a seconda delle peculiarità dell'attività edificatoria in corso e dei vizi denunciati
T.A.R. Veneto, Sezione III, 9 maggio 2011
Ai sensi della legge regionale Veneto n. 58 del 1989 le norme di tutela del Piano Ambientale del Parco Regionale dei Colli Euganei devono essere tenute presenti e rispettate dalle Pubbliche Amministrazioni chiamate ad esprimersi, quando viene richiesta l’autorizzazione paesaggistica o l’autorizzazione ambientale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 7 aprile 2011
[A] Sui caratteri che deve possedere una pertinenza per essere considerata tale sotto il profilo urbanistico. [B] Sui fabbricati destinati al deposito e allo stoccaggio di materie prime e di prodotti finiti all’interno di uno stabilimento industriale esistente
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 marzo 2011
In assenza di specifiche e puntuali disposizioni inibitorie di carattere primario o secondario, l'Amministrazione comunale non può negare l'assenso al rilascio del titolo edificatorio basandosi su generiche considerazioni di carattere estetico
T.A.R. Veneto, Sezione III, 23 marzo 2011
Quando la programmazione regionale in materia di esercizi di vendita ha inteso destinare una certa quantità di superfici al settore merceologico misto, con pieno affidamento, alla iniziativa economica privata, della scelta sul se attivare, o no, un punto vendita di prodotti alimentari, ciò ha voluto significare che non si è ritenuto, e tuttora non si ritiene, sussistere un interesse pubblico meritevole di tutela a che sia garantita in maniera indefettibile l’attivazione di punti vendita di un determinato settore merceologico anziché di un altro nei settori misti
T.A.R. Veneto, Sezione II, 7 marzo 2011
Una cosa è un impianto industriale realizzato all’interno di un manufatto che lo ospita, nel quale si svolgono fasi di lavorazione funzionali all’attività dell’opificio, come l’impianto di essiccazione, e altra cosa sono gli impianti tecnologici al servizio di un edificio già esistente
T.A.R. Veneto, Sezione I, 9 marzo 2011
Sul criterio per distinguere le strutture ricettive alberghiere da quelle extra alberghiere, ai sensi degli artt. 22 e 25 della l.r. Veneto n. 33 del 2002
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 febbraio 2011
L’art. 9 del D.M. n. 1444/68, riguardo alla distanza di dieci metri tra pareti finestate, trova applicazione ai “nuovi edifici” e non per quelli ristrutturati conservandone dimensioni e sagoma
T.A.R. Veneto, Sezione II, 15 febbraio 2011
Sull'art. 4 della L.R. n. 24/1985 che consente anche a soggetti che non sono imprenditori agricoli l'ampliamento fino a mc 800 delle "costruzioni esistenti nelle zone agricole"
T.A.R. Veneto, Sezione II, 15 febbraio 2011
[A] La tutela imposta sui siti espressione di archeologia industriale non tende a salvaguardare un bene per la sua intrinseca bellezza, quanto per il suo valore storico-culturale. [B] Sul vincolo storico artistico apposto su una Birreria sorta nel 1873
T.A.R. Veneto, Sezione III, 7 febbraio 2011
Solo nel nuovo contesto normativo di cui alla legge regionale 21 aprile 2004, n. 11, dell’art. 13 della legge regionale 1 agosto 2003, n. 16 e del DPR 6 giugno 2001, n. 380, per la formazione del regolamento edilizio non è più necessaria l’adozione di un’apposita variante al piano regolatore, ma è sufficiente dotarsi del regolamento secondo le modalità previste per qualunque altro regolamento comunale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 1 febbraio 2011
Sul diniego di condono edilizio incentrato sulla natura dei materiali (legno e lamiera) con i quali sono state edificate le baracche adibite a deposito biciclette e attrezzi, materiali
T.A.R. Veneto, Sezione I, 10 gennaio 2011
Sull’impiego della tecnica di pianificazione perequativa che consente di addivenire al conseguimento degli obbiettivi di pubblico interesse senza un’eccessiva penalizzazione degli interessi privati, coinvolgendo i proprietari dei terreni in precisi obiettivi di sviluppo, evitando il ricorso alla imposizione dei vincoli preordinati alla futura espropriazione, generatrice di contenziosi, senza implicare oneri per la finanza pubblica
T.A.R. Veneto, Sezione II, 15 dicembre 2010
[A] Sulla notifica dell' ordinanza di demolizione a mezzo del messo comunale. [B] Sul porticato di rilevanti dimensioni costruito in muratura con copertura in legno e manto in coppi a ridosso di un fabbricato residenziale
T.A.R. Veneto, Sezione III, 13 dicembre 2010
Sulla compatibilità o meno con il nuovo regime degli atti programmatori comunali di individuazione di aree di particolare interesse storico ed artistico, archeologico ed architettonico, o di particolare interesse ambientale o ancora caratterizzate da consolidate tradizioni locali, nelle quali l’attività di somministrazione di alimenti e bevande sia vietata o sottoposta a limitazioni in ragione dell’incompatibilità con la natura di dette aree
T.A.R. Veneto, Sezione II, 3 dicembre 2010
Sull’annullamento del titolo edilizio ex art. 98 l.r. Veneto n. 61/85, che l’organo competente può esercitare entro 10 anni dall’esecutività del provvedimento, ora ripreso, con portata generale, estesa all’intero territorio nazionale, dall’art. 38 del T.U. sull’edilizia
T.A.R. Veneto, Sezione II, 1 dicembre 2010
Poiché il privato ha dieci anni di tempo per l'esecuzione delle opere previste in convenzione, solo dalla scadenza della convenzione medesima è possibile verificare se le opere siano state o meno eseguite
T.A.R. Veneto, Sezione II, 17 novembre 2010
La disciplina sulla formazione degli strumenti urbanistici pertiene al governo del territorio e pertanto, il superamento dei termini del procedimento, consente di richiedere la nomina d’un commissario ad acta
T.A.R. Veneto, Sezione II, 3 settembre 2010
Sulla norma di piano secondo la quale, per l’apposizione di vincoli espropriativi, che il Comune possa richiede la cessione gratuita dei beni vincolati, ovvero possa assegnare al proprietario un credito anziché versargli un indennizzo
T.A.R. Veneto, Sezione I, 30 luglio 2010
[A] Sulla specialità della normativa che disciplina la conferenza di servizi preordinata all’approvazione dei progetti di costruzione ed ampliamento di impianti ferroviari. [B] Tra il contenuto della progettazione preliminare e il contenuto della progettazione definitiva non deve sussistere una rigida conformità
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 luglio 2010
Sul rapporto tra la normativa regionale e l’art. 16, comma 3, della legge n. 1150/1942 secondo cui “I piani particolareggiati nei quali siano comprese cose immobili soggette alla legge 1 giugno 1939, n. 1089, sulla tutela delle cose di interesse artistico o storico, e alla legge 29 giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali, sono preventivamente sottoposti alla competente Soprintendenza”
T.A.R. Veneto, Sezione II, 1 luglio 2010
[A] Sull'art. 17 del D.P.R. 380/01, il cui III comma, alla lett. c), prevede l'esenzione dal contributo per le opere di urbanizzazione, eseguite anche da privati, in attuazione di strumenti urbanistici. [B] Sull’esenzione o meno degli oneri concessori per la realizzazione di un parcheggio interrato con tariffa stabilita dal Comune
T.A.R. Veneto, Sezione II, 30 giugno 2010
[A] Sulla D.G. n. 2797 del 22.9.2009 della Regione Veneto recante le note esplicative alla legge regionale sul c.d. piano casa. [B] Sulla nozione di costruzione “in appoggio”
T.A.R. Veneto, Sezione I, 21 maggio 2010
Il diritto allo scomputo va riconosciuto soltanto in relazione al valore delle opere di urbanizzazione, e solo fra opere omogenee di urbanizzazione primaria o di urbanizzazione secondaria
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 maggio 2010
Sulla presentazione di un fideiussione “a prima richiesta” da parte del soggetto titolare del permesso di costruire e sulla sussistenza o meno di un obbligo per l’amministrazione di attivarsi, scaduti i termini di legge, per l’escussione della polizza
T.A.R. Veneto, Sezione II, 18 maggio 2010
Sull’art. 32, comma 4, della legge n. 383/2000 per il quale “la sede delle associazioni di promozione sociale ed i locali nei quali si svolgono le relative attività sono compatibili con tutte le destinazioni d’uso"
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 aprile 2010
Sul potere della competente Soprintendenza di valutare la compatibilità degli interventi edilizi progettati dai proprietari con il vincolo posto sui beni stessi sotto il profilo storico-artistico
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 aprile 2010
Sulla valutazione in ordine alla necessità della concessione edilizia - ora: permesso di costruire - per la realizzazione di opere di recinzione in zona soggetta a vincolo paesaggistico
T.A.R. Veneto, Sezione III, 21 aprile 2010
[A] Il D.lgs. 31 marzo 1998, n. 114, ha liberalizzato la materia del commercio, ma non è intervenuto sul settore della somministrazione di alimenti e bevande. [B] Il decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, in legge 4 agosto 2006, n. 248, non ha vietato, in un’ottica di deregolamentazione del settore, qualsiasi intervento programmatorio o autoritativo da parte dei pubblici poteri
T.A.R. Veneto, Sezione III, 17 marzo 2010
Sulla clausola di una convenzione urbanistica con la quale il privato, nel realizzare il recupero dell’immobile, ha assunto l’obbligo di rinunciare all’apertura domenicale antimeridiana del supermercato
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 marzo 2010
Sull'art. 9, d.m. 2 aprile 1968 n. 1444, che impone il rispetto della distanza di dieci metri tra pareti finestrate, e sul fatto che soltanto una delle due pareti sia finestrata
T.A.R. Veneto, Sezione I, 8 marzo 2010
[A] Sulle opere eseguite all’interno di basi, impianti o installazioni militari. [B] Sul discriminante tra le opere militari e quelle che tali non sono e sui casi affrontati dalla giurisprudenza
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 ottobre 2009
A seguito dell’entrata in vigore della legge del n. 1150 del 1942, il regolamento edilizio, laddove prevedeva la previa autorizzazione del Podestà per la realizzazione degli interventi edilizi in tutto il territorio comunale, deve ritenersi abrogato
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 ottobre 2009
Sulla variante al piano regolatore che introduce l’inalienabilità separata dell’unità abitative costituenti il villaggio-albergo e stabilisce che il certificato di agibilità sarà rilasciato soltanto ove l’accatastamento riguardi l’intera unità produttiva
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 novembre 2009
Sull’ordine di smaltimento dei rifiuti emanato nei confronti del proprietario del fondo colpevole di comportamento omissivo specificamente e causalmente correlato, in funzione agevolatrice, alla realizzazione della condotta vietata
T.A.R. Veneto, Sezione I, 13 ottobre 2009
La fascia di rispetto dei corsi d’acqua prevista dall’art. 1, comma 5, lett. c) della L. 431 del 1985 è soggetta a vincolo di non edificabilità assoluta soltanto se puntualmente recepito da provvedimenti regionali aventi valenza paesistica
T.A.R. Veneto, Sezione II, 30 settembre 2009
[A] Sulla diversa rilevanza giuridica, anche ai fini del decorso del termine di impugnazione, dell’espressione “pubblicazione” della licenza edilizia, precedentemente utilizzata dalla legge 1150 del 1942, rispetto all’espressione “dare notizia al pubblico” dell’avvenuto rilascio del permesso di costruire impiegata dal D.P.R. 380 del 2001. [B] Sull’art. 11 del d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 secondo il quale “il permesso di costruire è trasferibile, insieme all'immobile, ai successori o aventi causa”. [C] Sulla richiesta di volturazione della pratica edilizia e sulla necessità o meno di equipararla ad nuova domanda
T.A.R. Veneto, Sezione III, 29 settembre 2009
Sull’art. 6 della l. reg. Veneto n. 11 del 2004 “Accordi tra soggetti pubblici e privati” il quale prevede che i comuni, le province e la Regione possono concludere accordi con soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti ed iniziative di rilevante interesse pubblico
T.A.R. Veneto, Sezione I, 21 settembre 2009
[A] Sulla giurisdizione competente a decidere sulle controversie in tema di proprietà pubblica o privata delle strade. [B] Sugli indici di riferimento per determinare l’appartenenza di una strada al demanio comunale
T.A.R. Veneto, Sezione, 3 settembre 2009
Sui componenti di servizi tecnologici, quali prese d’aria, condotte, antenne satellitari e climatizzatori, usualmente posti sulle facciate e sopra i lastrici solari delle costruzioni
T.A.R. Veneto, Sezione II, 3 agosto 2009
La legittimità del mutamento di destinazione d’uso, da una zona territoriale omogenea all’altra, deve essere valutata in concreto dall’Amministrazione, confermando così la necessità di una d.i.a.
T.A.R. Veneto, Sezione II, 24 giugno 2009
In caso di trasformazioni non autorizzate su beni oggetto di vincolo monumentale, quando la riduzione della cosa in pristino non sia possibile, “il trasgressore è tenuto a corrispondere allo Stato una somma pari al valore della cosa perduta o alla diminuzione di valore subita dalla cosa per effetto della trasgressione”
T.A.R. Veneto, Sezione III, 18 giugno 2009
[A] Sul potere di rivedere l’assetto delle aree di mercato e sulla sussistenza o meno di un vincolo discendente dal carattere “storico” del suo impianto. [B] Sulla direttiva del Ministero per i beni e le attività culturali del 9 novembre 2007, relativa all’esercizio del commercio in aree aventi valore culturale
T.A.R. Veneto, Sezione III, 10 giugno 2009
[A] Il D.lgs 114 del 1998 non ha liberalizzato le medie strutture di vendita rendendone possibile senza limiti l’insediamento in qualsiasi area del territorio comunale. [B] Le norme regionali possono stabilire un indice di equilibrio determinato dal rapporto tra densità di medie – grandi strutture di vendita ed esercizi di vicinato
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 maggio 2009
L’Amministrazione è tenuta a controllare la rilevanza giuridica del condono esclusivamente nell’ambito del rapporto pubblicistico, senza estendersi ai rapporti tra privati
T.A.R. Veneto, Sezione, 30 marzo 2009
La sede dell’Associazione dei Testimoni di Geova non può qualificarsi quale luogo di culto o edificio religioso ai fini dell’esonero dei contributi concessori
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 marzo 2009
Sulla configurabilità o meno di un abusivo mutamento di destinazione d’uso laddove le unità immobiliari di una struttura ricettiva vengano assegnate con contratti di locazione semestrale e taluni abitatori vi prendano la residenza
T.A.R. Veneto, Sezione II, 4 marzo 2009
Sulla fideiussione prestata per il pagamento del contributo afferente alla concessione edilizia e sulla sanzione amministrativa per ritardato od omesso versamento del contributo
T.A.R. Veneto, Sezione III, 4 febbraio 2009
[A] Il D.lgs. 31 marzo 1998, n. 114, non ha liberalizzato le medie strutture di vendita rendendone possibile senza limiti l’insediamento in qualsiasi area del territorio comunale. [B] Sui margini di discrezionalità che conserva il Comune nel prevedere limiti all’insediamento delle medie strutture, ai sensi della L.R. Veneto 13 agosto 2004 n. 15
T.A.R. Veneto, Sezione I, 19 gennaio 2009
Sui principi cui deve attenersi l’amministrazione nel provvedere su di una domanda di rilascio del titolo edilizio proposto dopo l’annullamento di un precedente diniego
T.A.R. Veneto, Sezione I, 25 novembre 2008
Sulla sussistenza o meno di un particolare obbligo di motivazione laddove l’amministrazione realizzi un mutamento della destinazione urbanistica mediante l'attribuzione della destinazione agricola ad un’area prima edificabile
T.A.R. Veneto, Sezione II, 22 ottobre 2008
Sulla legittimità o meno della rideterminazione dei contributi concessori a seguito di un mutamento di destinazione d’uso senza opere edilizie da residenza a studio professionale
T.A.R. Veneto, Sezione III, 14 ottobre 2008
Sulla differenza tra la definizione di “commercio al dettaglio” e quella di “somministrazione di alimenti e bevande” e sulla liberalizzazione ad opera del d.l. 4 luglio 2006 n. 223
T.A.R. Veneto, Sezione II, 7 ottobre 2008
Il principio della spettanza di un indennizzo nel caso di reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio non rileva riguardo alla legittimità del provvedimento che ha disposto la reiterazione
T.A.R. Veneto, Sezione I, 2 settembre 2008
[A] E’ del tutto inappropriato prevedere nel contesto turistico del Comune di Cortina d’Ampezzo un insediamento a carattere popolare con l’evidente fine di ricercare consensi politici e con possibili risvolti speculativi. [B] E’ illegittima la scelta compiuta dall’ente comunale di non individuare mai le zone edificabili in terreni di proprietà privata ma esclusivamente in aree di proprietà comunale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 18 dicembre 2006
[A] Sulla realizzazione di una struttura telescopica a copertura di una piscina in metallo e vetro, con due lati estremi fissi e con altezza utile media superiore a tre metri. [B] Sulla denuncia di inizio attività e sui poteri inibitori della PA
T.A.R. Veneto, Sezione III, 28 luglio 2008
È illegittima una norma del regolamento locale di igiene che vieta su tutto il territorio comunale l’insediamento di concerie e attività connesse con la lavorazione della pelle
T.A.R. Veneto, Sezione I, luglio 2008
Sulla natura e sul ruolo delle “società di trasformazione urbana” e sull’ammissibilità o meno di tale strumento per urbanizzare zone residenziali di espansione o per attuare piani per gli insediamenti produttivi
T.A.R. Veneto, Sezione II, 9 luglio 2008
Le clausole inserite in una convenzione urbanistica relative a impegni liberamente assunti non possono unilateralmente essere rimesse in discussione se non per determinati vizi
T.A.R. Veneto, Sezione I, 26 giugno 2008
Sulla delibera consiliare di adozione dello strumento urbanistico approvata con il voto di un consigliere comunale in presunto conflitto di interesse per essere proprietario di immobili considerati dal piano
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 giugno 2008
Nel determinarsi sul un’istanza di sanatoria relativa a volumi tecnici, chiusi con opere provvisionali, il Comune deve limitarsi allo stato di fatto esistente, senza lasciarsi andare a mere supposizioni circa un possibile intento fraudolento
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 giugno 2008
Il certificato di agibilità attiene esclusivamente a scopi igienico sanitari e il suo rilascio non è ricollegato alla verifica di esatta rispondenza delle volumetrie realizzate con quelle assentite
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 giugno 2008
Sulla sussistenza o meno di un mutamento di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante nel caso in cui un appartamento destinato ad abitazione venga adibito studio professionale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 5 giugno 2008
Sulla possibilità o meno di invocare l’istituto della ristrutturazione mediante demolizione e successiva ricostruzione per interventi da eseguire su dei ruderi
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 febbraio 2008
Sulla legittimità o meno dell’ordine di demolizione che ha ad oggetto una casetta mobile, non infissa al suolo, di dimensioni di m 1,80 di lunghezza, larghezza ed altezza, destinata a gioco per bambini
T.A.R. Veneto, Sezione III, 15 maggio 2008
Sull’istanza di concessione di occupazione di suolo pubblico, in seguito alla novella introdotta dalla legge n. 80 del 2005, può formarsi il silenzio assenso per decorso dei termini
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 maggio 2008
Sulla necessità o meno del permesso di costruire per l’installazione di una classica “casetta” prefabbricata in legno adibita a “ricovero di attrezzature per giardino”
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 aprile 2008
Sulla costruzione di una serra e sulla necessità o meno del previo rilascio della concessione edilizia in funzione dei caratteri della stessa, anche alla luce della legge regionale del Veneto
T.A.R. Veneto, Sezione II, 21 marzo 2008
Sulla legittimità o meno di un divieto di esercizio delle attività artigianali introdotto dal Comune in determinate zone per un possibile pericolo di inquinamento acustico
T.A.R. Veneto, Sezione II, 17 marzo 2008
Sulla ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione, sugli ampliamenti volumetrici e sulla modifica dell’area di sedime, comunque ricompresi nella nozione di “ristrutturazione edilizia”, e sugli obblighi di osservare o meno le distanze
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 marzo 2008
Sulla possibilità o meno di potere applicare in via analogica l’esenzione dagli oneri concessori prevista dall’alinea g) dell’art. 9 della legge n. 10/1977 per la ricostruzione a seguito di calamità naturale, anche alla demolizione e ricostruzione in seguito ad esproprio
T.A.R. Veneto, Sezione I, 5 febbraio 2008
Sulla necessità o meno di una più incisiva motivazione nel caso in cui la variante allo strumento urbanistico generale imponga il superamento degli standard minimi di cui al D.M. 2 aprile 1968
T.A.R. Venezia, Sezione II, 23 gennaio 2008
Sulle competenze attribuite alla Commissione per la Salvaguardia di Venezia dall’art. 6, I comma della l.r. Veneto n. 171/73, nel testo sostituito dall’art. 4 della legge 8.11.1991 n. 360
T.A.R. Veneto, Sezione II, 23 gennaio 2008
[A] Sulla possibilità o meno di realizzare una piscina in zona agricola. [B] Sulla possibilità o meno di inquadrare la realizzazione di una piscina come ristrutturazione edilizia e non come nuova edificazione. [C] Sulla necessità o meno di aggiornare il piano di recupero che ha consentito l’intervento sull’edificio principale al fine di costruire una piscina
T.A.R. Veneto, Sezione I, 23 gennaio 2008
È illegittima l’ordinanza con la quale il Comune di Vicenza nell’intento di ridurre il traffico in una zona centrale del territorio comunale, non si è limitato ad istituire una ZTL e un’area pedonale in quell’ambito, ma ha previsto un meccanismo affatto nuovo di raccolta e distribuzione delle merci all’interno della ZTL gestito da una società a capitale misto
T.A.R. Venezia, Sezione II, 22 gennaio 2008
[A] Sul carattere permanente dell’abuso edilizio e sulle sanzioni comunque comminabili in capo all’attuale proprietario. [B] Sull’assenza di discrezionalità nel provvedimento che sanziona abusi commessi su beni soggetti a vincolo storico artistico
T.A.R. Veneto, Sezione III, 31 dicembre 2007
Sulle verifiche che l’Amministrazione deve effettuare in sede di rilascio di autorizzazioni commerciali in merito alla conformità della destinazione d'uso dell'immobile e alla sussistenza delle autorizzazioni edilizie
T.A.R. Veneto, Sezione II, 19 dicembre 2007
Non si può non rilevare l’evidente discrasia tra le norme degli strumenti urbanistici che permettono le costruzioni interrate senza considerarne la volumetria e la realtà tecnico costruttiva odierna
T.A.R. Veneto, Sezione III, 20 novembre 2007
Sull’insegna non collocata in prossimità dell’accesso all’impresa ma su di una parte del tetto del capannone di produzione dell’impresa e sulla configurabilità o meno della stessa come insegna di esercizio autorizzabile in prossimità della sede autostradale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 novembre 2007
Sulla necessità o meno del permesso di costruire allorché lo spargimento di ghiaia su un’area che ne era priva appaia preordinato alla modifica della precedente destinazione d’uso del territorio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 novembre 2007
Sull’illegittimità o meno dell’art. 52 del RD n. 2537 del 1925 laddove riserva ai soli architetti i lavori sugli immobili di interesse storico artistico sottoposti a vincolo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 31 ottobre 2007
Sulla ristrutturazione edilizia mediante demolizione con ricostruzione e sulla necessità che il fabbricato nuovo, pur potendo costituire un organismo edilizio anche in tutto diverso, sia comunque materialmente riferibile a quello preesistente
T.A.R. Veneto, Sezione II, 31 ottobre 2007
Sulla realizzazione di una piscina in zona agricola e sulla possibilità o meno di configurare l’opera come una pertinenza dell’abitazione facendola rientrare tra gli interventi di ristrutturazione edilizia
T.A.R. Veneto, Sezione I, 31 ottobre 2007
Sulla possibilità o meno di inserire “impianti sportivi finalizzati all’allenamento di atleti professionisti e dilettanti, di società sportive nazionali ed internazionali con annesse strutture ricettive e di servizio” in zona “D” anziché in zona “F”
T.A.R. Veneto, Sezione II, 22 ottobre 2007
Sull’applicabilità o meno dell'art. 9 della legge 24 marzo 1989 n. 122 – che consente di realizzare nel sottosuolo degli immobili o nei locali siti al piano terreno ed anche in deroga alla vigente disciplina urbanistica, parcheggi pertinenziali - anche ai nuovi edifici o sulla possibilità di ricorrervi solo nell'ipotesi di fabbricati già esistenti
T.A.R. Veneto, Sezione III, 1 agosto 2007
Sulla destinazione a zona agricola di una determinata area del territorio comunale e sulla possibilità o meno di installarvi un impianto di distribuzione di carburante
T.A.R. Veneto, Sezione II, 27 luglio 2007
Sul diniego di concessione edilizia per motivi estetici e sull’imposizione di prescrizioni di natura estetica non riconducibili all’applicazione di norme e/o di criteri contenuti negli strumenti urbanistici o introdotti nel regolamento edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione II, 20 giugno 2007
Sul c.d. “lotto intercluso” e sui casi in cui può essere rilasciato il permesso di costruire per l’intervento diretto nonostante lo strumento urbanistico assoggetti l’edificabilità a piano attuativo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 15 giugno 2007
Sulla polizza fideiussoria presentata al Comune al momento del rilascio del permesso di costruire e sulle clausole che deve contenere per configurare un’obbligazione autonoma di garanzia escutibile a semplice richiesta
T.A.R. Veneto, Sezione II, 6 giugno 2007
Sulla necessità o meno di rispettare i parametri edilizi di cui all’ art. 41 quinquies per l’installazione di infrastrutture tecnologiche quali le stazioni radio base
T.A.R. Veneto, Sezione III, 2 maggio 2007
Sulla possibilità o meno di ipotizzare la trasformazione da privato a pubblico di un circolo nel caso in cui si consenta l’accesso ad un consistente numero di soggetti ovvero laddove all’esterno siano apposte indicazioni che pubblicizzino le attività di somministrazione
T.A.R. Veneto, Sezione III, 2 maggio 2007
Sugli spazi destinati al decollo ed all’atterraggio degli ultraleggeri e sull’applicabilità o meno della disciplina di cui all’art. 8 della legge 447/95 in materia di inquinamento acustico
T.A.R. Veneto, Sezione III, 6 marzo 2007
Sulla legittimità o meno del provvedimento sanzionatorio adottato dal Comune avverso l’esercizio di parcheggio abusivo di roulottes, in violazione dell’art. 86 del T.U.L.P.S. R.D. 18.6.31 n. 773
T.A.R. Veneto, Sezione II, 7 febbraio 2007
Sui casi e le condizioni che devono sussistere affinché si possa legittimamente fare ricorso alla procedura di variante urbanistica prevista dal D.P.R. n. 447/1998 per gli impianti produttivi
T.A.R. Veneto, Sezione III, 24 gennaio 2007
Sul piano di zonizzazione acustica che ricomprende all’interno della medesima classe, oltre agli stabilimenti industriali, anche altre aree agli stessi adiacenti ma aventi diversa destinazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 gennaio 2007
Sulla natura della DIA quale autocertificazione della sussistenza delle condizioni stabilite dalla legge per la realizzazione dell’intervento e sui poteri sanzionatori che residuano all’Amministrazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 gennaio 2007
[A] Sulle modifiche introdotte dalla legge 308/2004, solo pochi mesi dopo l’approvazione del codice dei beni culturali e del paesaggio. [B] Sulla modifica del reato ambientale previsto dall'art. 181 dello stesso codice. [C] Sul c.d. “condono ambientale”
T.A.R. Veneto, Sezione III, 19 ottobre 2006
Sulla liberalizzazione del commercio ambulante e sull’esercizio di tale forma di commercio su aree di “valore archeologico, storico artistico ed ambientale” e “nelle aree demaniali marittime"
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 settembre 2006
Sul differente operare dell’istituto della prelazione amministrativa riguardo ai beni di interesse storico ed artistico assoggettati rispettivamente a vincolo “diretto” ed “indiretto”
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 settembre 2006
[A] Sul decorso del termine di conclusione del procedimento relativo aella domanda di agibilità senza che l’Amministrazione si sia espressa al riguardo. [B] Sul rilascio del certificato di agibilità nel procedimento di condono edilizio
T.A.R. Veneto, Sezione III, 1 agosto 2006
[A] Sulla differenza tra le ordinanze cautelari meramente sospensive e le ordinanze c.d. “propulsive”. [B] Sui poteri che residuano in capo all’Amministrazione dopo la sospensione del provvedimento. [C] Sul permanere dell’interesse al ricorso in seguito a nuove determinazioni dell’Amministrazione
T.A.R. Veneto, Sezione II, 17 luglio 2006
Sulla legittimità o meno di un provvedimento che impone la rimozione di paletti e delle relative catenelle poste a delimitazione di un parcheggio privato ricadente in area sottoposta a vincolo ambientale
T.A.R. Veneto, Sezione II, 8 maggio 2006
Sulla legittimità o meno del provvedimento con il quale l’Amministrazione, successivamente al rilascio del permesso di costruire ed entro dieci anni, ridetermina gli oneri concessori
T.A.R. Veneto, Sezione II, 6 aprile 2006
L’abusività di un edificio può ben essere sanata in sede di pianificazione urbanistica, rientrando tale peculiare aspetto nella scelta discrezionale dell’amministrazione
T.A.R. Veneto, Sezione I, 21 marzo 2006
Sull’art. 159 del D.L.vo 42 del 2004 e sulla disciplina antecedente in ordine alla potestà di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica da parte della Soprintendenza
T.A.R. Veneto, Sezione II, 15 marzo 2006
Sull’applicabilità o meno dell’istituto del silenzio assenso previsto dall’art. 20 della legge n. 241/90 – come recentemente novellato – al procedimento finalizzato al rilascio del permesso di costruire
T.A.R. Veneto, Sezione III, 8 marzo 2006
[A] Sull’autorizzazione per l’installazione di stazioni radio base ai sensi del Codice delle Comunicazioni e sull’assorbimento del titolo edilizio. [B] Sulla legittimità o meno di una determinazione autoritativa che individui i siti in cui è consentita l’installazione di stazioni radio base
T.A.R. Veneto, Sezione II, 2 febbraio 2006, n. 3418
[A] La denuncia di inizio attività si sostanzia nella formazione di un titolo ex lege. [B] La DIA è incompatibile con le nuove norme di ordine generale dettate in tema di comunicazione preventiva dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza
T.A.R. Veneto, Sezione II, gennaio 2006, n. 6
L’ampliamento di un locale adibito a bar pizzeria tramite l’installazione di un telaio scorrevole impostato su una struttura di supporto fissata a terra è soggetto a concessione edilizia
T.A.R. Veneto, Sezione I, dicembre 2005, n. 4358
A fronte della mancata ultimazione delle opere concessionate, l’Amministrazione può - in alternativa - provvedere: a) ad una restituzione parziale del contributo di costruzione, diffalcando dall’importo di una somma necessaria per il ripristino dei luoghi; b) subordinare la restituzione per intero alla realizzazione al ripristino
T.A.R. Veneto, Sezione III, dicembre 2005, n. 4302
[A] Sussiste l’interesse a ricorrere del titolare di un esercizio commerciale “localizzato in tutt’altra direttrice stradale”, avverso l’autorizzazione all’apertura di un centro commerciale. [B] Non sussiste interesse qualificato a ricorrere per il proprietario di un immobile che non esercita attività commerciale, rimanendo irrilevante il possibile deprezzamento del canone locativo
T.A.R. Veneto, Sezione II, novembre 2005, n. 3840
Se la realizzazione di un parcheggio pubblico, anche se ad opera di privati, è riconducibile ad un’opera di urbanizzazione, esente da oneri concessori, lo stesso non può dirsi quando il parcheggio sia stato frazionato in boxes autonomi ed in seguito alienati a singoli privati
T.A.R. Veneto, Sezione II, settembre 2005, n. 3418
[A] Sulla natura della DIA. [B] Il provvedimento con il quale si ordina di non effettuare l’intervento denunciato non deve essere preceduto dalla comunicazione di cui all’art. 10-bis della legge 241/90
T.A.R. Veneto, Sezione I, 12 maggio 2005 n. 2234
E’ legittimato ad agire in giudizio il comitato composto da cittadini residenti nei comuni interessati dal tracciato ed il cui statuto manifesta che esso è stato costituito proprio allo scopo di contrastare la realizzazione del tronco autostradale
T.A.R. Veneto, Sezione I, 12 maggio 2005 n. 2234
E’ legittimato ad agire in giudizio il comitato composto da cittadini residenti nei comuni interessati dal tracciato ed il cui statuto manifesta che esso è stato costituito proprio allo scopo di contrastare la realizzazione del tronco autostradale
T.A.R. Veneto, Sezione II, giugno 2005, n. 2358
Sulla violazione dell’art. 10 bis della legge n. 241/90, nel testo introdotto con la legge n. 15/2005, del diniego non preceduto dalla comunicazione dei motivi che ostavano all’accoglimento
T.A.R. Veneto, Sezione II, giugno 2005, n. 2354
Nella DIA l’avvenuta formazione, benché in via silenziosa, del titolo edilizio, sposta le possibilità di tutela del privato nell’ambito del giudizio impugnatorio, restando inammissibile il ricorso avverso il silenzio
T.A.R. Veneto, Sezione II, maggio 2005, n. 2154
L'attività edilizia, in caso di comunione pro indiviso, comporta l'obbligo per l'Amministrazione Comunale di accertare che il richiedente sia legittimato dal consenso di tutti gli altri comproprietari
T.A.R. Veneto, Sezione II, aprile 2005, n. 1729
Il risarcimento del danno a seguito dell’annullamento giurisdizionale del diniego di concessione edilizia può ammettersi solo quando il rilascio del provvedimento favorevole sia doveroso per l’amministrazione ed escluda apprezzamenti discrezionali
T.A.R. Veneto, Sezione I, marzo 2005, n. 816
Sul riparto di giurisdizione in materia di occupazione acquisitiva e usurpativa, sulla vigenza dell’art. 53 del D.P.R. 327/01 e sul criterio di riparto basato sulla finalità dell’azione – Il T.A.R. Veneto si discosta dalla giurisprudenza prevalente
T.A.R. Veneto, Sezione II, gennaio 2005, n. 64
Sull’illegittimità del provvedimento con il quale l’amministrazione nega la concessione edilizia per motivi estetici, ovvero impone prescrizioni di natura estetica, senza il necessario conforto normativo
T.A.R. Veneto, Sezione I, dicembre 2004, n. 2266
Sull’approvazione di opera pubblica ex art. 1 comma 5 della legge n. 1/1978, sulla riproposizione dei vincoli scaduti e sull’insussistenza di un obbligo di indennizzo – diversamente dal caso di generica riproposizione dei vincoli scaduti contenuta nelle varianti urbanistiche
T.A.R. Veneto, Sezione I, gennaio 2005, n. 2266
Ai fini del risarcimento danni, la reiterazione del vincolo per approvazione di un progetto di opera pubblica - ai sensi della legge 1/78 - è diversa dalla generica riproposizione dei vincoli scaduti
T.A.R. Veneto, Sezione II, 2 novembre 2004, n. 3840
Il termine per l'impugnazione di una concessione inizia a decorrere non dall'inizio dei lavori ma dal loro completamento, a meno che non si sostenga l'assoluta inedificabilità dell'area o si producano censure rilevabili sin dalla fase iniziale dei lavori, come quelle sul rispetto delle distanze dal confine o dai fabbricati
T.A.R. Veneto, Sezione III, 2 novembre 2004, n. 3839
Per l’apertura di esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, l’autorità preposta al rilascio deve verificare la sussistenza anche degli ulteriori parametri indicati dalla legge, quali, in particolare, la conformità della destinazione d’uso dell’immobile da destinare all’attività commerciale e il rispetto delle norme, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia e urbanistica
T.A.R. Veneto, Sezione I, 20 ottobre 2004, n. 3732
Quantunque nella prassi molte concessioni vengano emesse in forma c.d. condizionata, si deve ritenere che queste non siano vere condizioni ma prescrizioni che ne condizionano (non la legittimità) ma l’esercizio e che dunque la loro inosservanza può determinare sanzioni, quali la sospensione dei lavori ed i successivi provvedimenti sino alla decadenza
T.A.R. Veneto, sezione I, 16 settembre 2004, n. 3383
La pubblicazione della delibera di approvazione della variante sul B.U.R. non è sufficiente a far decorrere i termini per l’impugnazione finché non siano espletate le formalità di deposito del piano negli uffici comunali
T.A.R. Veneto, Sezione II, 13 settembre 2004, n. 3304
Non sono applicabili alle ipotesi di realizzazione di impianti tecnologici (Stazione radiobase per telefonia cellulare) le disposizioni dettate dal D.M. n. 1444/68 in materia di rispetto delle altezze degli edifici
T.A.R. Veneto, Sezione I, 3 agosto 2004, n. 264
Sulla necessità di notificare ai proprietari l’approvazione del progetto di un’opera pubblica quando comporta dichiarazione di pubblica utilità e sugli effetti “self executing” della disciplina comunitaria in materia di V.I.A.
T.A.R. Veneto, Sezione I, 3 agosto 2004, n. 2654
Sull’onere della prova che grava su chi eccepisce l’illegittimità di una variante generale al P.R.G. per incompatibilità di taluni consiglieri e sulla natura delle osservazioni presentate alla variante medesima.