T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 20 luglio 2023
Se, alla luce della normativa vigente, le prescrizioni comunali rese ai sensi degli artt. 216 e 217 del R.D. 1265/1934 nell’ambito di una Conferenza di servizi per il rilascio di A.I.A. per un impianto di recupero di rifiuti abbiano carattere vincolante.
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 4 aprile 2023
Sulla necessità di assicurare il contraddittorio del privato nell’ambito del procedimento di dichiarazione di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.lgs. 42/2004 in considerazione della natura discrezionale della valutazione della Soprintendenza.
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 24 agosto 2022
Sulla necessità di un’adeguata istruttoria con riferimento al provvedimento autorizzatorio in tema di scarichi idrici (e dunque smaltimento dei rifiuti) e al provvedimento di diniego o appositivo di prescrizioni a carico del privato.
T.A.R Friuli-Venezia Giulia, Sezione I, 9 novembre 2021
Sulla illegittimità delle scelte di pianificazione dei Comuni che introducano forme di “localizzazione” alla installazione delle stazioni radio base e sulla competenza statale in ordine alla individuazione dei limiti atti a garantire la minimizzazione dei rischi di esposizione.
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, Sez. I, 16 ottobre 2019
Quali sono le conseguenze legate alla decorrenza del termine stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato in relazione [A] alla costruzione di nuovi edifici, nonché [B] in relazione all’obbligo dei lottizzanti assunto con la convenzione?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, Sezione I, 9 agosto 2018
E' possibile sostenere che il potere di autotutela esercitato a distanza di un periodo compreso tra i tre e i sei anni su una s.c.i.a asseritamente illegittima imponga una motivazione particolarmente convincente circa l'apprezzamento degli interessi dei destinatari dell'atto?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, Sezione I, 30 luglio 2018
[A] Può ritenersi che la “iniziativa” di chi sollecita l’esercizio dei poteri di controllo e repressione degli abusi edilizi possa essere soggetta a limiti temporali? [B] Quale titolo edilizio è necessario per la realizzazione di abbaini muniti di finestra sul tetto dei fabbricati?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, Sez. II, 25 maggio 2018
Sulla regola generale per la quale la sanzione amministrativa deve essere applicata al responsabile dell’abuso edilizio contestato, mentre il proprietario, non autore dell’abuso e non committente delle opere, può ritenersi corresponsabile solo ove emerga un suo coinvolgimento doloso o colposo nella realizzazione dell’abuso edilizio stesso: le dichiarazioni o affermazioni di dissociazione o manifestazioni di intenti, senza alcuna attività materiale o giuridica di attivazione diretta ad eliminare l'abuso, possono risultare sufficienti a dimostrare l’estraneità del proprietario?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, Sez. I, 21 maggio 2018
Sulla necessità del requisito della "coessenzialità" dell'opera ai fini della sua qualificazione come pertinenza edilizia: la presenza di plurimi vani tecnici accessori può valere ad escludere tale qualificazione per il deposito realizzato vicino all’edificio principale?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, Sezione I, 15 marzo 2017
Sugli accertamenti da parte del Comune in sede di istruttoria per il rilascio del permesso di costruire e sui poteri di annullamento d’ufficio del permesso di costruire dopo l’entrata in vigore della L. n. 124/2015. Può in tal senso affermarsi che il termine di 18 mesi rappresenti limite massimo di ragionevolezza dell'azione amministrativa di secondo grado anche con riferimento alle fattispecie precedenti all'entrata in vigore della norma richiamata?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste Sezione I, 30 dicembre 2016
Sull’argomento sviluppato dal soggetto attuatore del Piano Attuativo Comunale secondo cui il diritto/obbligo di pagare gli oneri concessori nella misura legale non sarebbe disponibile, e le eventuali clausole convenzionali difformi sarebbero sostituite di diritto da quelle legali.
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 10 agosto 2016
Nel giudizio amministrativo di tipo impugnatorio, a differenza di quello civile in cui è ammessa la proposizione congiunta di più domande connesse anche solo soggettivamente od oggettivamente, il ricorso di regola deve essere diretto contro un solo provvedimento
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 8 agosto 2016
[A] Sul principio di leale collaborazione tra Amministrazione e amministrati e sulla differenza tra “reiterazione pura” e “reiterazione con elementi di novità” a proposito del diniego di una D.I.A. sostanzialmente identica a una precedente oramai definitivamente inibita
[B] Sulla richiesta al Giudice amministrativo di accertare il diritto del ricorrente a realizzare l’intervento edilizio di cui alla D.I.A. presentata
[C] Sulla natura della posizione giuridica del titolare dello ius aedificandi che presenta una D.I.A.
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 24 febbraio 2016
Sul soggetto sul quale gravano, ai sensi dell'art. 242 d.lg. n. 152 del 2006, gli obblighi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale a seguito della constatazione di uno stato di contaminazione; in particolare sulla posizione del proprietario nel caso di affitto del bene a terzi
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 11 marzo 2016
Sui titoli autorizzatori non sostituiti dall’AIA e sul connesso dovere del Comune di partecipare alla relativa conferenza dei servizi: la valutazione di compatibilità urbanistica può rimanere estranea al procedimento di AIA?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 18 gennaio 2016
Ai sensi dell’articolo 22, comma 1, lettera a), L. n. 241/1990, il diritto di accesso comprende sia la visione, sia l’estrazione di copia del documento amministrativo e l’impedimento all’accesso si effettua, ai sensi dell’articolo 24 L. n. 241/1990, nelle forme dell’esclusione o del differimento, e non anche del divieto di estrazione di copia
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 21 dicembre 2015
[A] Sulla configurabilità dell’acquiescenza tacita nei confronti di un provvedimento amministrativo, sull’impugnazione di un atto endoprocedimentale. [B] Sull’autorizzazione unica ai sensi del D.Lgs. n. 387/2003, per la costruzione di quattro serre dotate di impianto fotovoltaico integrato
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 4 novembre 2015
[A] Sull’intervento ad adiuvandum dispiegato nel ricorso avverso l’adozione di una variante al PRGC da Associazioni di rappresentanza, a livello regionale e provinciale, delle imprese artigiane: presupposti per l’ammissibilità. [B] Può risultare legittima la variante che, affiancando a quella artigianale, altre destinazioni urbanistiche, ivi compresa la residenziale pura e la residenziale convenzionata, conduca a modalità diverse di calcolo della volumetria in due ambiti contermini?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 23 luglio 2015
[A] Sulle “opere di urbanizzazione” primaria e secondaria. [B] L'assunzione nell'ambito di una lottizzazione di obbligazioni ulteriori rispetto a quelle espressamente previste dalla legge, può, di per sé, essere automaticamente ricondotta a fenomeni estorsivi o comunque di costrizione?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 11 maggio 2015
Sulla legittimità o meno del Regolamento di cui al D.M. n. 38/2013 nella parte in cui, all’art. 4 co. 2, lettera g), n. 6) equipara quanto a disciplina, e segnatamente quanto a parametri da rispettare, l’istituzione di rivendite ordinarie e quella di rivendite speciali di prodotti da fumo all’interno dei centri commerciali
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 22 aprile 2015
Sulla necessità o meno del permesso di costruire per l’installazione di tettoie o di altre strutture che siano comunque apposte a parti di preesistenti edifici come strutture accessorie di protezione o di riparo di spazi liberi: sulla realizzazione di una tettoia con profili in ferro e copertura in vetro antisfondamento, realizzata a copertura della preesistente terrazza di circa 30 metri quadri di superficie
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 22 aprile 2015
In tema di decadenza del permesso di costruire, anche laddove si sia in presenza del cd. factum principis o di cause di forza maggiore, l’interessato è pur sempre onerato della richiesta di proroga del permesso di costruire, che deve essere accordata con atto espresso dell’Amministrazione, non operando automaticamente l’effetto sospensivo
T.A.R Friuli Venezia Giulia, Sezione I , 27 marzo 2015
Il provvedimento di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione di opere edilizie abusive e quello successivo di acquisizione gratuita unitamente all'area di sedime sono consequenziali, connessi e conseguenti all'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi; pertanto, essi non sono impugnabili autonomamente, in mancanza di contestazione dell'atto con cui è stata ingiunta la demolizione
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 9 gennaio 2015
[A] Sulla possibilità di riconfigurazione ed ammodernamento alle più recenti tecnologie di impianti di telefonia preesistenti. [B] Sulle limitazioni della localizzazione degli impianti di telefonia mobile relative all’individuazione di siti che, per destinazione d’uso e qualità degli utenti possano essere considerati sensibili alle immissioni radioelettriche
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, sezione I, 30 dicembre 2014
[A] Il potere sanzionatorio può essere esercitato anche per fatti verificatisi anteriormente all'entrata in vigore della norma che lo prevede. [B] Il provvedimento sanzionatorio dell’abuso edilizio non necessita di altra motivazione rispetto a una adeguata descrizione dell’illecito nei suoi estremi materiali
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 18 novembre 2014
Il parere reso dalla Soprintendenza ai sensi dell’articolo 146 D.Lgs. n. 42/2004 ha natura obbligatoria e vincolante, di talché non è consentito al Comune, chiamato a emettere il provvedimento finale del procedimento di rilascio di autorizzazione paesaggistica, discostarsene
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 7 ottobre 2014
La richiesta di accertamento del danno da ritardo ovvero del danno derivante dal tardivo esercizio dell’azione amministrativa costituisce una fattispecie sui generis, di natura del tutto specifica e peculiare, che deve essere ricondotta nell'alveo dell'art. 2043 c.c. per l'identificazione degli elementi costitutivi della responsabilità
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 7 ottobre 2014
[A] Sugli oneri motivazionali relativi alle scelte operate dall’amministrazione in sede di adozione del piano regolatore generale o di variante al medesimo, con riferimento alle aspettative, semplici o qualificate, del privato ed alla congruenza con le linee di sviluppo del territorio illustrate nella relazione tecnica e documenti accompagnatori. [B] Sulla necessità o meno di controdedurre singolarmente e puntualmente a ciascuna osservazione e opposizione presentata dai privati nell’ambito del procedimento volto all’adozione dello strumento urbanistico
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 7 ottobre 2014
[A] Le scelte urbanistiche effettuate dall’amministrazione costituiscono apprezzamenti di merito sottratti al sindacato giurisdizionale ma devono essere congruenti con le linee di sviluppo del territorio illustrate nella relazione tecnica e documenti accompagnatori. [B] Sull’obbligo e sui limiti dell’amministrazione comunale di esaminare le osservazioni e le opposizioni presentate dai privati in sede di pianificazione urbanistica
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 7 ottobre 2014
Sul risarcimento del danno per il ritardo – ai sensi degli articoli 2 bis della legge 241/90 e 30, comma 4, del c.p.a. – con il quale l’amministrazione comunale ha impresso una destinazione urbanistica a un’area dopo che era decaduto un vincolo preordinato all’esproprio
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 5 maggio 2014
L’aver rimesso ai competenti componenti della Conferenza tecnica di cui all’art. 6 del decreto del presidente della Giunta regionale 2 gennaio 1998, n. 1/Pres. (Regolamento per la semplificazione ed accelerazione dei procedimenti amministrativi in materia di smaltimento dei rifiuti) la definitiva valutazione del progetto alla luce delle osservazioni formulate dall’interessata ex art. 10-bis l. n. 241/90, oltre a non porsi in contrasto con la l. n. 241/90 ed il d.P.G.R. n. 1/98, appalesa la volontà di assumere una decisione sorretta da idonee valutazioni tecniche e informata al principio del giusto procedimento
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 5 maggio 2014
Il principio comunitario che accolla al colpevole dell’inquinamento l’onere di porvi rimedio, sia con misure di bonifica sia di messa in sicurezza, non può essere inteso come assoluto ma va contemperato con gli altri principi di precauzione, prevenzione e tutela dell’ambiente, per cui al proprietario ancorché non responsabile della situazione di inquinamento illecito si possono accollare limitati e definiti oneri di realizzazione di misure precauzionali
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 5 maggio 2014
I principi di precauzione e di prevenzione possono legittimare l'imposizione, a prescindere dalla prova circa la sussistenza del nesso di causalità, in capo al soggetto che, essendo proprietario del sito contaminato, si trova nelle migliori condizioni per attuarle, non solo delle misure di prevenzione descritte dall'art. 240, comma 1, lett.i) decreto legislativo n. 152 del 2006, (già previste a suo carico dall'art. 245, comma 2, decreto legislativo n. 152 del 2006), ma anche di misure di sicurezza di emergenza
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I , 31 luglio 2014
[A] L’ordinanza di sospensione dei lavori ha durata pari a 45 giorni, dopodiché cessa di avere efficacia. [B] Sull'attività di vigilanza urbanistica ed edilizia delle varianti a permesso di costruire realizzabili tramite DIA
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 29 luglio 2014
[A] La mancata impugnazione di uno strumento urbanistico non consuma il potere di impugnazione da parte dei soggetti in ipotesi lesi dei successivi atti di esercizio del potere pianificatorio. [B] L’annullamento della destinazione urbanistica di un’area, in conseguenza dell’efficacia retroattiva della pronuncia caducatoria, comporta la riviviscenza della pregressa disciplina urbanistica di tale area. [C] La destinazione a scalo ferroviario pone fuor di dubbio un vincolo preordinato all’esproprio, posto che si tratta di previsione urbanistica di localizzazione di opera infrastrutturale. [D] La scadenza del vincolo preordinato all’esproprio rende l’area di proprietà dei ricorrenti zona bianca
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 29 luglio 2014
La presentazione dell’istanza di sanatoria rende inammissibile il ricorso contro l’originario provvedimento sanzionatorio, essendo l’Amministrazione chiamata a un riesame dell’abusività dell’opera, e, in caso di rigetto della domanda medesima, a una riedizione del potere
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 29 luglio 2014
[A] Il provvedimento di sospensione lavori, se questi sono già eseguiti, deve essere annullato per difetto dei presupposti fattuali per l’esercizio del potere previsto e disciplinato dall’articolo 27, comma 3, D.P.R. n. 380/2001. [B] Spetta al destinatario dell’ordine di demolizione fornire almeno un principio di prova in ordine al tempo di ultimazione del manufatto, e all’Autorità procedente dare prova contraria
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 21 luglio 2014
Sull’immediata efficacia delle norme statali anche in ambito territoriale regionale, in specie delle Regioni a Statuto speciale, dotate di potestà normativa primaria in materia di commercio e di norme proprie, in ipotesi contrastanti con le sopravvenute disposizioni nazionali
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 1 luglio 2014
[A] Gli effetti che la pronuncia di assoluzione del Giudice penale produce sull’estensione dei poteri decisori del Giudice amministrativo sono disciplinati dall’articolo 654 C.P.P. [B] Il mutamento di destinazione urbanistica solamente funzionale, ovverosia realizzato senza opere, non necessita di titolo abilitativo, purché si tratti di una destinazione d’uso ammessa dal Piano Regolatore
T.A.R. Friuli, Sezione I, 24 marzo 2014
Il processo iniziato davanti ad un giudice, che ha poi dichiarato il difetto di giurisdizione, e riassunto nel termine di legge davanti al giudice, indicato dal primo come dotato di giurisdizione, non costituisce un nuovo ed autonomo procedimento, ma la naturale prosecuzione dell'unico giudizio
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I , 27 maggio 2014
[A] Lo strumento della comunicazione dei motivi ostativi al rilascio del parere favorevole non può essere utilizzato dalla Soprintendenza per chiedere ai richiedenti l’autorizzazione paesaggistica integrazioni documentali. [B] La macroscopica difformità di motivazione tra il preavviso di rigetto e il provvedimento finale finisce per frustrare le finalità partecipative e di confronto che il preavviso è finalizzato a realizzare, e rende il parere negativo impugnato illegittimo
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 22 aprile 2014
[A] L’annullamento d’ufficio di un’autorizzazione paesaggistica deve essere preceduto dalla comunicazione dell’avvio del procedimento in quanto procedimento tipicamente discrezionale. [B] Del taglio colturale che, ai sensi dell’art. 149, comma 1 lett. c) del D.Lgs. n. 42/2004, beneficia dell’esonero dall’autorizzazione paesaggistica
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 22 aprile 2014
[A] Sulla SCIA che ha trovato attuazione tra la data di adozione del decreto ministeriale con cui viene dichiarato l’interesse culturale di parte dell’immobile e la data in cui tale decreto acquista efficacia ai sensi dell’art. 21-bis della legge n. 241 del 1990. [B] Sulle misure cautelari previste dall’art. 28 del D.Lgs. n. 42/2004 e sulla cessazione dei loro effetti alla scadenza del termine del procedimento di dichiarazione ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. n. 42/2004
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 9 gennaio 2014
Nel processo amministrativo la proposizione del ricorso collettivo rappresenta una deroga al principio generale secondo il quale ogni domanda, fondata su un interesse meritevole di tutela, deve essere proposta dal singolo titolare con separata azione
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 12 dicembre 2013
La legge di stabilità 2013 ha imposto anche agli enti locali uno specifico vincolo per quanto riguarda il saldo finanziario di competenza mista. In particolare non è possibile considerare quali riscossioni della parte entrata le entrate relative all'accensione di mutui e prestiti. Ciò comporta che la realizzazione di opere pubbliche per le quali si sia già ottenuto un mutuo a copertura della spesa resta sostenibile per l'ente locale solo nella misura in cui si possa far fronte agli stati di avanzamento dei lavori con incassi in conto capitale conseguiti nel medesimo esercizio in cui essi maturano
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 18 novembre 2013
L’Amministrazione, se la conferenza di servizi si è conclusa positivamente con l’approvazione del progetto, deve rilasciare l’autorizzazione (la quale può solo essere condizionata, nella sua efficacia, ma non più nella sua esistenza alla disponibilità dell’area)
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 29 ottobre 2013
In sede di adozione o approvazione di una variante parziale ad uno strumento urbanistico generale le osservazioni formulate dai proprietari interessati costituiscono un mero apporto collaborativo alla formazione degli strumenti urbanistici e non danno luogo a peculiari aspettative, con la conseguenza che il loro rigetto non richiede una dettagliata motivazione
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 17 ottobre 2013
La finalità turistica di un alloggio stabilita dagli strumenti urbanistici viene in gran parte meno quando, come nel caso in esame, si passa dalla destinazione alberghiera alla destinazione genericamente turistico ricettiva (case per vacanze)
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 1 agosto 2013
La consistenza e le caratteristiche tecnico-costruttive dell’opera da concludere, anche in relazione alle modalità di realizzazione in economia e all’esigenza di eseguirla nei periodi climatici migliori, nonché la sopravvenuta indisponibilità dell’impresa cui la stessa era stata, da ultimo, commissionata non possono costituire un “fatto sopravvenuto”, idoneo a giustificare la proroga ai sensi dell’art. 15 del Testo Unico dell’edilizia
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 15 luglio 2013
[A] Sulla definizione della concessione contratto avente ad oggetto un bene demaniale. [B] Sull'accertamento delle nullità previste dalla speciale procedura di cui all'articolo 31, comma quattro, del C.p.a. [C] Sull'origine storica del porto franco di Trieste
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 21 giugno 2013
E’ illegittimo il provvedimento amministrativo nel quale non si dia conto delle motivazioni in risposta alle argomentate osservazioni proposte dal privato a seguito dell'avviso dato ai sensi dell’art. 10 bis della legge n. 241 del 1990, limitandosi l'amministrazione ad affermare in modo apodittico e con formula di mero stile che non emergono nuovi elementi tali da far volgere la decisione in senso favorevole, richiedendo la norma di dare espressamente conto delle ragioni che hanno portato a disattendere le controdeduzioni formulate
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 giugno 2013
La precarietà di un'opera edilizia non va valutata sul dato costruttivo, ma sul dato funzionale, per cui una astratta amovibilità accompagnata da un utilizzo prolungato nel tempo e una finalità non temporanea, rende l’opera non precaria e quindi necessitante di un titolo edilizio
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 14 giugno 2013
Non può essere ritenuta identica e sovrapponibile la funzione esercitata dall’autorità preposta alla tutela del vincolo in occasione dell’esame di un piano urbanistico con quella svolta nell’esprimere il parere sulla richiesta di autorizzazione paesaggistica
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 13 maggio 2013
Qualora l'Amministrazione, a fronte di una domanda di condono edilizio incompleta, richieda all'interessato l'integrazione della predetta documentazione, assegnandogli un termine per provvedere, quest'ultimo deve ritenersi tassativo
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 13 maggio 2013
In assenza di piano regolatore generale, si può intendere per “centro abitato”, qualunque raggruppamento edilizio facente parte o no del nucleo urbano, anche se esso non raggiunga la consistenza di frazione o borgata, dotato di opere di urbanizzazione primaria e secondaria
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 maggio 2013
Relativamente all'installazione di un impianto fotovoltaico in zona sottoposta a vincolo, la percepibilità della modificazione dell’aspetto esteriore del bene protetto è un prerequisito di rilevanza paesaggistica del fatto
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 3 maggio 2013
L'obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo non può ritenersi violato quando, anche a prescindere dal tenore letterale dell'atto finale, i documenti dell'istruttoria offrano elementi sufficienti ed univoci
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 13 maggio 2013
[A] In tema di condono edilizio l’inottemperanza alla richiesta comunale di integrazioni documentali determina la chiusura della pratica e costituisce legittimo motivo di diniego della domanda di condono. [B] Sulle illegittimità di carattere procedimentale/formale non invalidanti ai sensi dell’art. 21-octies della legge 7 agosto 1990, n. 241
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 3 maggio 2013
[A] Sul diniego del permesso di costruire non preceduto dal preavviso di rigetto. [B] Sulla motivazione, anche per relationem, del provvedimento ai sensi della L. n. 241/1990. (C) Non sussiste alcun obbligo di specifica disamina e confutazione delle singole controdeduzioni del richiedente il permesso di costruire
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 6 marzo 2013
In sede di condono di opere insistenti su fascia di rispetto cimiteriale l'Amministrazione è tenuta a valutare se ed in quale misura l'opera in questione venga effettivamente a concretizzare una lesione per il vincolo cimiteriale di inedificabilità
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 1 marzo 2013
La VIA non può ridursi a una verifica tecnica astratta sulla compatibilità ambientale ma si sostanzia in un’analisi comparativa approfondita circa il raffronto fra utilità socio – economica attesa e sacrificio ambientale, di cui il proponente deve farsi carico, se vuole ritenere un risultato utile
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 20 febbraio 2013
Sulla dichiarazione effettuata da parte dei proprietari delle aree, nell'ambito della domanda di titolo abilitativo edilizio per l'edificazione, di destinare le aree in questione ad uso pubblico in assenza della stipula di un atto pubblico
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 15 novembre 2012
La ratio del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968 n. 1444 è quella non di tutela del diritto alla riservatezza, bensì di salvaguardia di imprescindibili esigenze igienico-sanitarie: si tratta cioè di norma volta a impedire la formazione di intercapedini nocive sotto il profilo igienico-sanitario
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 14 novembre 2012
E’ inammissibile il ricorso contro la comunicazione di conclusione del procedimento amministrativo emanata dal Comune a fronte di una denuncia di inizio attività presentata dai controinteressati
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 ottobre 2012
[A] L’esecuzione delle opere autorizzande prima del perfezionarsi del procedimento di cui all’art. 87 del D.Lgs. n. 259/2003, Codice delle comunicazioni elettroniche, costituisce reato. [B] L’art. 28 del D. Lgs. n. 117/2005 è norma che dà titolo a richiedere preventivamente il permesso di costruire al Comune interessato, ma non è utilizzabile per la sanatoria di opere abusive
T.A.R. Friuli, Sezione I, 18 ottobre 2012
Sulla possibilità o meno che la capacità edificatoria delle aree situate all’interno delle fasce di rispetto possa essere trasferita sui terreni retrostanti appartenenti alla medesima proprietà
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 9 agosto 2012
Sulla natura di controinteressati dei privati proponenti un PRPC in qualunque giudizio rivolto a contestare la legittimità di un atto di adozione il cui contenuto è per essi favorevole
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 25 maggio 2012
[A] Il D.Lgs. n. 387/2003 si applica anche nelle regioni ad autonomia differenziata. [B] La competenza a emettere l’autorizzazione unica è dirigenziale. [C] Il provvedimento di convalida non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, né esplicitare alcuna ragione di pubblico interesse
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 22 marzo 2012
La concessione edilizia non consiste in un atto recettizio e, come tale, è "ex se" idonea a produrre gli effetti suoi propri fin dal momento della sua emanazione, indipendentemente dalla sua comunicazione all'interessato
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 febbraio 2012
La giurisprudenza è costante nel ritenere che l'ordinanza di demolizione di una costruzione abusiva può legittimamente essere emanata nei confronti dell'attuale proprietario, anche se non responsabile dell'abuso
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 24 febbraio 2011
La verifica circa la possibilità della sola demolizione della parte difforme dell’opera, ovvero la scelta tra la sanzione demolitoria e quella pecuniaria, non possono essere assunte dal Comune senza una specifica istruttoria tecnica ed amministrativa sul punto
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 15 dicembre 2011
L’art. 38, 5° comma del D.Lgs n. 267/2000 limita la competenza dei consigli comunali, per il periodo successivo alla pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ai soli atti urgenti ed improrogabili, dovendosi escludere che l’atto di adozione di una variante possa rientrare nel novero degli atti urgenti e improrogabili
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 26 maggio 2011
[A] Sulla questione della necessità o meno di acquisire l’assenso del Condominio, nel caso in cui un condomino chieda un titolo edilizio per realizzare opere sulle parti comuni di un edificio, anche nelle ipotesi di autorizzazioni in sanatoria. [B] Quando un provvedimento si fonda su di una pluralità di motivi per la sua conservazione è sufficiente che uno solo di essi risulti immune da vizi
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 8 aprile 2011
[A] Sul riparto di giurisdizione riguardo alle controversie in ordine all’uso pubblico delle strade. [B] A prescindere dall'effettiva esistenza di un diritto reale di servitù pubblica di passaggio o dall'esistenza di una pubblica via sussiste il potere dell'amministrazione comunale di rimuovere i materiali ostativi al libero transito con le modalità esistenti anteriormente. [C] La facoltà di agire in via di autotutela amministrativa viene quindi attribuita in via generale alla p.a. a salvaguardia delle strade pubbliche, al di là ed oltre lo stretto profilo dell’interesse pubblico – comunque sicuramente rilevante - relativo alla corretta circolazione stradale ed alla necessità che la stessa non subisca turbamenti o interruzioni. [D] Sul riparto di competenza tra Sindaco e Dirigenti adottare atti di autotutela amministrativa sui beni demaniali ex art. 823 cod. civ. [E] Sul profilo della decadenza del potere esercitato, basato sulla natura del potere attributo dall’art. 378 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, all. F, che configurerebbe una autotutela possessoria soggetta al termine perentorio di decadenza di un anno dal sofferto spoglio o turbativa. [F] Sul modi di costituzione di una servitù di uso pubblico
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 8 aprile 2011
La previsione dell’art. 3, comma 1, lettera e.5) del D.P.R. n. 380/2001 stabilisce che solo la temporaneità delle esigenze cui il manufatto è preordinato permette di concludere che la collocazione non sia permanente
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 1 febbraio 2011
[A] Anche ai sensi della legge 248/06 e del recente D.Lg. 59/10 limitazioni all’apertura di nuovi esercizi commerciali sono astrattamente possibili purché non si fondino su quote di mercato predefinite o calcolate sul volume delle vendite, ossia, in altri termini, sull’apprezzamento autoritativo dell’adeguatezza dell’offerta alla presunta entità della domanda. [B] Non sono più applicabili, per incompatibilità con le sopravvenute disposizioni nazionali in tema di concorrenza, l’artt. 12, comma 3 lett. b) e c), della L.r. 29/05 e gli artt. 8, comma 2, 18, e all. B del Regolamento n. 069/07
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 marzo 2011
[A] Sul maggiorato carico urbanistico originato dalla trasformazione di due locali con destinazione commerciale al minuto e uffici in un locale destinato a sala bingo. [B] Ogni questione inerente l’esistenza e l’entità del debito connesso a contributi urbanistici involge posizioni di diritto soggettivo, sottratte agli ordinari termini decadenziali del giudizio impugnatorio. [C] Il pagamento, senza riserve, del contributo urbanistico non determina acquiescenza all’atto di liquidazione. [D] Il costo di costruzione va commisurato all’effettiva incidenza del costo delle opere realizzate e non, invece, di tutte quelle costituenti il nuovo organismo edilizio, considerato nella sua globalità
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 febbraio 2011
[A] In caso di difformità parziale dal permesso di costruire, quando il Comune sceglie, ai sensi dell’art. 34, comma 2, TU n. 380/2001, se irrogare la sanzione pecuniaria ovvero ingiungere la demolizione, deve svolgere una propria, puntuale e approfondita, istruttoria tecnica, ove venga valutata non tanto la prospettazione delle parti, quanto la concreta situazione di fatto. [B] Deve ritenersi illegittima l’ordinanza di demolizione di opera edilizia realizzata in parziale difformità dal permesso di costruire che non si faccia carico di valutare preventivamente tutti gli aspetti pregiudizievoli che potrebbero scaturire dalla demolizione. [C] Il procedimento volto alla dichiarazione di abitabilità, ancorché possa essere l’occasione per la rilevazione di violazioni del titolo, non è la sede idonea a sanzionarle
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 febbraio 2011
[A] Le domande di condono non necessitano di comunicazione di avvio del procedimento. La doglianza in ogni caso, in base al principio di cui all’art. 21-octies della L. 241/1990, assume rilievo solo formale e non esplica effetti vizianti del provvedimento che possano determinare il suo annullamento. [B] Il parcheggio di cui all’art. 338, comma 5 del T.U.L.S., come modificato dall’art. 28 L. n. 166/2002, se non ricompreso tra le opere pubbliche, o non rientrante tra gli interventi urbanistici di P.R.G., è da intendersi quale parcheggio a raso, privo di rilevanza urbanistica. [C] Il vincolo a zona di rispetto cimiteriale previsto dall’art. 338 del T.U.L.S. comporta l’inedificabilità assoluta dell’area, indipendentemente dal tipo di fabbricato, anche non finalizzato all’abitazione ovvero di carattere pertinenziale, tale da prevalere anche su eventuali disposizioni contrarie del P.R.G.. [D] Un box auto, poiché dotato di propria autonomia funzionale e di autonomo valore di mercato, non può essere considerato pertinenza
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 13 gennaio 2011
[A] Sulla onerosità o meno del titolo edilizio per i lavori realizzati da una struttura sanitaria privata. [B] Sulla rilevanza o meno ai fini urbanistici dell’accreditamento della struttura sanitaria privata presso il Servizio Sanitario Nazionale
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 16 dicembre 2010
L’azienda che svolge allevamento intensivo di suini ha carattere industriale e non può essere considerata riconducibile all’attività di imprenditore agricolo a titolo professionale, con conseguente legittimità della richiesta degli oneri concessori
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 10 giugno 2010
Le postume argomentazioni difensive della Amministrazione resistente, nella parte in cui tendono a integrare surrettiziamente la motivazione del provvedimento impugnato, non possono avere ingresso
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 27 maggio 2010
Una deliberazione di adozione di uno strumento urbanistico comincia a espletare gli effetti che le sono propri, salvaguardia inclusa, solo a partire dal momento di acquisizione dell’esecutività
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 12 ottobre 2009
Sulla possibilità o meno che possano costituire significativo inizio dei lavori edilizi il taglio degli alberi all’interno dell’area recintata del cantiere, l’allacciamento dell’ENEL per il cantiere, etc
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 12 ottobre 2009
La procedura della votazione separata e frazionata delle tavole di zonizzazione costituenti la variante generale adottata risponde alle previsioni dell’art. 78 D.Lgs. n. 267/2000 e appare un metodo corretto per procedere all’adozione di strumenti urbanistici generali in comuni di limitate dimensioni
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 12 ottobre 2009
Deve essere annullata, per contrasto con l'art. 9 L. n. 447/1995, l'ordinanza sindacale che dispone il ricorso temporaneo a misure particolari di contenimento o abbattimento delle emissioni sonore qualora non dia atto della ricorrenza di “eccezionali ed urgenti necessità di tutela della salute pubblica o dell'ambiente"
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 22 settembre 2009
[A] L’art. 54 del D.Lgs. n. 267/2000 è stato profondamente innovato dall’art. 6 del D.L. 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con importanti modificazioni, con la legge 24 luglio 2008, n. 125 ed ispirato all’esigenza di predisporre uno schema normativo particolarmente rigoroso in tema di ordine pubblico. [B] Fattispecie relativa ad un’ordinanza sindacale in materia di orario di apertura e chiusura degli esercizi pubblici ubicati in alcune zone della città
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 24 settembre 2009
[A] La destinazione data con lo strumento urbanistico a un’area o a una zona del territorio comunale e le connesse valutazioni dell'Amministrazione non necessitano di apposita motivazione. [B] Il vincolo idrogeologico e forestale disciplinato dal regio decreto n. 3267/23 non comporta l’inedificabilità assoluta
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 26 giugno 2009
La comunicazione al soggetto interessato – ai sensi dell’art. 38 D.P.R. n. 380/2001 della valutazione dell’Agenzia del Territorio si atteggia ad atto endoprocedimentale o istruttorio, sprovvisto di autonoma lesività rispetto all’atto terminale, recante la determinazione della sanzione
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 9 luglio 2009
Va dichiarato inammissibile il ricorso al TAR proposto dall’amministratore di condominio senza preventiva autorizzazione dell’assemblea condominiale assunta in base all’art. 1136 C.C.
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 26 giugno 2009
[A] L'annullamento dell'autorizzazione paesaggistica da parte della Sovrintendenza ai sensi dell’art. 159 del D.Lgs. n. 42/2004 non è soggetto all'obbligo di preavviso di provvedimento negativo ai sensi dell’art. 10 bis della L. n. 241/90. [B] Le associazioni ambientaliste che hanno presentato memorie nel corso della procedura per l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica non possono essere considerate soggetti controinteressati
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 8 maggio 2009
Sulla legittimità o meno dell’atto con il quale la Soprintendenza in sede di valutazione dell’autorizzazione paesaggistica richiede la “planimetria, con le curve di livello e l’inserimento del progetto con la sovrapposizione dei vincoli paesaggistici inerenti l’area” e la “fedele ricostruzione fotografica (rendering) dell’arrivo in seggiovia con ripresa del versante interessato dell’impianto”
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 8 maggio 2009
L’ordinanza di sospensione dei lavori introduce un sub-procedimento a sé stante, di durata temporanea, avente piena autonomia rispetto a quello di annullamento del titolo edilizio
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 30 marzo 2009
Il D.P.C.M. 12.12.05 nel richiedere al proponente la presentazione di una relazione paesaggistica, pone a suo carico l’onere di dimostrare la compatibilità dell’edificio che si intende realizzare con il vincolo paesaggistico
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 12 marzo 2009
La pronuncia di inefficacia della concessione edilizia per mancato inizio dei lavori è una pronuncia dichiarativa e non deve essere preceduta dall’avviso di avvio del procedimento
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 13 febbraio 2009
[A] Sull’art. 12, comma 7, del D.lgs 387/03 ai sensi del quale “gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici”. [B] Sull’applicabilità o meno dell’art. 12, comma 7, del D.lgs 387 del 2003 nella Regione a statuto speciale Friuli Venezia Giulia
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 1 dicembre 2008
Di fronte al succedersi nel tempo di normative sanzionatorie, nel caso in cui una condotta che non era sanzionabile lo diventi in base alla normativa sopravvenuta, in applicazione del principio di legalità deve escludersi qualsiasi retroattività della norma che ha previsto ex novo la sanzionabilità
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 27 ottobre 2008
A fronte del silenzio rifiuto dell’amministrazione di provvedere sulla domanda di permesso di costruire è rimesso all’interessato valutare se attivare il ricorso contro il silenzio rifiuto per ottenere una valutazione nel merito oppure attivare il rimedio di cui all’art. 21 bis L. Tar al limitato fine di ottenere la dichiarazione dell’obbligo della P.A. di emettere un provvedimento espresso
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 28 agosto 2008
Sulla possibilità o meno da parte dell’amministrazione di concordare ex post con l’aggiudicatario modifiche al progetto posto a gara qualora si tratti di rispettare una disciplina ambientale di interesse pubblico prioritario
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 1 settembre 2008
Sulla legittimità o meno del provvedimento di archiviazione dell’istanza di condono edilizio nel caso in cui le opere oggetto dell’istanza siano state, medio tempore, distrutte da un incendio
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 4 agosto 2008
Quando gli allestimenti temporanei per pubblico spettacolo richiedono una specifica verifica delle condizioni di sicurezza il Comune può legittimamente richiedere un apposito documento redatto dai Vigili del Fuoco che certifichi la sicurezza della struttura
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 4 agosto 2008
[A] La legittimazione a impugnare la concessione edilizia va riconosciuta a coloro che possono vantare sia la situazione di stabile collegamento con l’area interessata dall’attività edilizia sia la lesione attuale di uno specifico interesse di natura urbanistico-edilizia. [B] Le terrazze e le verande non possono venire considerate ai fini del calcolo delle distanze tra pareti finestrate, non essendo sussumibili nel paradigma dell’art. 9 del D.M. n. 1444/1968
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 26 maggio 2008
Il proprietario non responsabile dell’inquinamento della propria area può essere tenuto a rimborsare le spese sostenute dalla P.A., nel limite del valore di mercato del sito, a seguito degli interventi eseguiti d’ufficio per il risanamento del sito
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 12 maggio 2008
L’art. 87 del Codice delle Comunicazioni Elettroniche - D.Lgs. n. 259/03 - ha equiparato la realizzazione della rete GSM-R agli impianti di sicurezza e segnalamento ferroviario, esonerando la Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. dall’obbligo di acquisire autorizzazione ulteriore e diversa da quella relativa alla realizzazione dell'intera opera
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 26 marzo 2008
Il termine per impugnare i piani di recupero decorre, per i soggetti non inclusi nel piano, dalla fine della pubblicazione all’albo pretorio della deliberazione di approvazione del piano stesso
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 26 marzo 2008
[A] L’obbligo di esame delle memorie e dei documenti difensivi ai sensi degli artt. 10 e 10 bis della legge n. 241 del 1990 non impone una analitica confutazione di ogni argomento utilizzato dalle parti. [B] L’uso pubblico dell’area di parcheggio previsto da una convenzione urbanistica non può comprendere l’asservimento dell’area a un vicino distributore di carburanti
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 8 febbraio 2008
Ai proprietari di immobili, posti in area diversa da quella direttamente incisa da previsioni urbanistiche, non può negarsi l’interesse all’impugnazione della variante al piano regolatore
T.A.R. Friuli Venezia Giulia 25 ottobre 2007
[A] L’art. 21-octies, comma 2 L. n. 241/90 ha valenza sostanziale e non meramente processuale e quindi non si applica ai giudizi in corso su provvedimenti emanati prima della sua entrata in vigore. [B] La comunicazione di avvio del procedimento deve essere effettuata ai soggetti chiaramente e inequivocabilmente già individuati come controinteressati dall’amministrazione, a causa del precedente giudizio amministrativo
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 25 ottobre 2007
La nullità del provvedimento amministrativo per carenza di potere – art. 21 septies L. n. 241/90 aggiunto dall’art. 14 L. n. 15/2005 - postula la mancanza in astratto della norma giuridica attributiva del potere esercitato con il provvedimento amministrativo
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 28 giugno 2007
Sulla determinazione della prestazione relativa alla monetizzazione dei posti auto, sulla natura di diritto soggettivo o di interesse legittimo del concessionario e sul termine per proporre ricorso
T.A.R Friuli Venezia Giulia, 5 aprile 2007
Sulle norme tecniche di attuazione del PRGC che, per la loro natura di normativa secondaria, sono impugnabili solo congiuntamente all’atto applicativo lesivo e sulle prescrizioni che diversamente devono essere immediatamente censurate
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 10 gennaio 2007
Il verbale di sopralluogo col quale i tecnici comunali danno atto dell'avvenuta commissione di abusi edilizi è atto dotato di fede privilegiata, facendo fede fino a querela di falso dei fatti accertati
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 13 dicembre 2006
[A] Il provvedimento che dispone l’acquisizione gratuita al patrimonio del Comune del manufatto abusivo non deve essere preceduto dall’avviso dell’inizio del procedimento. [B] E’ inammissibile la doglianza con cui l’utilizzatore - e non il proprietario - dell’area ne contesta l’acquisizione gratuita in misura superiore a quella consentita
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 30 agosto 2006
[A] Il rilascio di una concessione edilizia in deroga presuppone l’esercizio di poteri discrezionali in ordine all’opportunità di accordare o meno il titolo richiesto. [B] In sede di convalida di un provvedimento viziato di incompetenza non è precluso addurre ulteriori motivazioni rispetto a quelle effuse con il provvedimento convalidato o sviluppare le motivazioni originarie
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 30 agosto 2006
[A] In tema di distanze tra impianti di distribuzione di carburanti il concetto di direttrice di marcia coincide con quello di senso di marcia. [B] Il concetto “percorso stradale più breve” implica che la “direttrice di marcia” può svilupparsi in più strade che raggiungono l’impianto preesistente
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 9 giugno 2006
Il danno patito per demolizione illegittima è pari al valore che avrebbe acquisito l’immobile, all’epoca della demolizione, a seguito degli interventi autorizzati detratte le spese per la realizzazione
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 2 settembre 2004, n. 552 (vds. n. 555)
[A] Il Comune non può introdurre vincoli di carattere urbanistico tesi a limitare l’installazione di antenne radio per telefonia cellulare senza tener conto delle esigenze connesse alla copertura radio dell’intero territorio. [B] E’ viziato da sviamento di potere e da violazione della legge il provvedimento con il quale il Comune pone limiti di carattere urbanistico all’installazione di antenne per telefonia cellulare, con il fine di limitare l’esposizione ai campi elettromagnetici