T.A.R. Umbria, Sezione I, 5 settembre 2024
Se sia possibile scomporre il processo produttivo allo scopo di sottrarlo in parte a VIA o di ridurre la portata degli impatti ambientali oggetto delle relative valutazioni.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 28 maggio 2024
Se la perizia giurata sottoscritta da professionista abilitato sia documentazione idonea ad attestare la regolarità urbanistico-edilizia ai sensi dell’art. 11 D.M. 38/2013.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 26 marzo 2024
Sulla valutazione della Soprintendenza circa la compatibilità dell'installazione dei pannelli fotovoltaici sulla copertura dell'edificio con il vincolo paesaggistico ex art. 136 Codice dei beni culturali e del paesaggio qualora siano rispettate le prescrizioni realizzative.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 29 novembre 2021
La reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio può essere disposta mediante ricorso alla procedura semplificata di approvazione del progetto dell'opera pubblica?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 dicembre 2023
Sulla funzione e sul valore delle linee guida emanate con atto sub-legislativo a completamento delle disposizioni di principio della legge statale in materia di produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 dicembre 2023
Sulle ricadute della presentazione di un'istanza di accertamento di conformità per il rilascio del titolo abilitativo in sanatoria sull'ordine di demolizione già emesso.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 novembre 2023
Sulle tre condizioni-presupposto ai fini della tutela del legittimo affidamento del privato in tema di modifiche alle prescrizioni di una Autorizzazione Unica Ambientale.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 20 ottobre 2023
Sulla limitata durata temporale degli effetti dell’intimazione di sospensione dei lavori nell’ambito dell’installazione di una infrastruttura di telecomunicazioni.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 17 ottobre 2023
Se la pubblicazione sul sito istituzione di un Ente di un’Autorizzazione Unica Ambientale abbia effetto conoscitivo opponibile erga omnes, anche ai fini dell'impugnazione della stessa.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 ottobre 2023
La disciplina del procedimento semplificato per la realizzazione delle infrastrutture delle comunicazioni elettroniche prevale sia sulla disciplina edilizia, sia sulle norme a tutela paesaggistica?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 12 maggio 2023
La richiesta di ammissibilità dell’intervento ai contributi statali deve essere sempre effettuata contestualmente all’istanza di autorizzazione ai sensi dell’art. 21 del D. lgs. 42/2004?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 6 aprile 2023
Sul provvedimento atipico denominato “concessione edilizia in precario” al fine di assentire opere di durata limitata giustificabili esclusivamente per il loro carattere di precarietà.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 06 aprile 2023
[A] Sul riconoscimento giurisprudenziale dell’istituto della concessione edilizia in precario. [B] Sulla natura del parere tardivo reso dalla Soprintendenza ai sensi dell’art.167 del D.lgs. 42/2004.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 12 gennaio 2023
La posizione della giurisprudenza più recente in merito all’eventuale sospensione del giudizio amministrativo in pendenza di un procedimento penale (nel caso oggetto della sentenza, con riferimento ad un caso di annullamento in autotutela di un permesso di costruire).
T.A.R. Umbria, Sezione I, 1 ottobre 2022
[A] In ordine ai presupposti per il rilascio di un permesso di costruire in deroga ai sensi dell'art. 14 del D.p.r. 380/2001. [B] La P.A. soggiace ad un obbligo motivazionale in ipotesi di diniego al rilascio di permesso in deroga?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 30 settembre 2022
In merito ai presupposti che consentono di ricondurre l'intervento di ripristino/ricostruzione di edifici, alla categoria della ristrutturazione edilizia in luogo di quella di nuova costruzione.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 15 settembre 2022
Il cambio di destinazione d’uso di locali contenenti impianti tecnici a servizio dei locali adibiti ad abitazione comporta l’acquisto della loro “visibilità normativa” per superficie, sagoma, volume ed incidenza sugli standard urbanistici di zona?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 7 settembre 2022
Sulla mancata impugnazione nel processo amministrativo del provvedimento presupposto ed autonomamente lesivo (nel caso di specie: prescrizioni di adeguamento di un invaso e successiva ordinanza di dismissione dell’invaso stesso).
T.A.R. Umbria, Sezione I, 7 settembre 2022
Sulle indennità spettanti per la compressione dei diritti di uso civico gravanti sui terreni oggetto di concessione mineraria per la captazione dell’acqua e sulle aree limitrofe.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 9 settembre 2022
[A] È possibile che ad agire per la ripetizione degli oneri di urbanizzazione sia un soggetto diverso dal titolare del permesso di costruire che li aveva versati? [B] Il diritto di credito del titolare di una concessione edilizia non utilizzata, di ottenere la restituzione di quanto corrisposto per oneri di urbanizzazione, decorre dalla data del rilascio dell’atto di assenso edificatorio?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 23 marzo 2022
[A] Sul momento in cui inizia a decorrere il termine di impugnazione di un permesso di costruire da parte di terzi, a seconda che sia contestata l’illegittimità del titolo per il solo fatto che esso sia stato rilasciato o il contenuto specifico del permesso di costruire. [B] Sulla rilevanza della natura abusiva di una costruzione nei rapporti con l’amministrazione pubblica e ai fini del rispetto delle distanze legali di cui agli artt. 873 c.c. e ss.
T.A.R Umbria, Sezione I, 22 luglio 2021
[A] Sull’ampiezza della discrezionalità valutativa della Soprintendenza in ordine al rilascio del parere di compatibilità paesaggistica allorché sia stato già espresso giudizio favorevole in sede di approvazione del piano attuativo.
[B] Circa l’obbligo di leale cooperazione con il privato che impone alla Soprintendenza di esprimere un dissenso costruttivo.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 9 giugno 2021
Se il termine per la impugnazione di un piano regolatore generale o di una variante dello strumento urbanistico decorra sempre dalla data della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione (o sulla Gazzetta Ufficiale) del decreto di approvazione di essa.
T.A.R. Umbria, Perugia, Sez. I, 8 ottobre 2020
Sull’interpretazione data dalla giurisprudenza alla circolare n. DAC/CRV/4126/2013 del 27.3.2013 nella parte in cui si occupa del percorso pedonale più breve per verificare il rispetto delle distanze minime tra rivendite di tabacchi.
T.A.R. Umbria, Perugia, Sez. I, 28 febbraio 2019
[A] Come si calcola la distanza che, secondo la normativa vigente, deve sussistere tra gli esercizi di rivendita di tabacchi. [B] In qual modo, tale disciplina, si contempera con le regole del Codice della Strada in tema di comportamento dei pedoni?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 23 gennaio 2017
Qualora l'efficacia del piano che si vuole impugnare sia condizionata alla pubblicazione sul BUR (e questa avvenga avvenuta dopo la pubblicazione della delibera di approvazione del piano attuativo all'albo pretorio) il dies a quo per l'impugnazione va individuato nella pubblicazione sul BUR ovvero in quello, antecedente, della scadenza del termine di pubblicazione all'albo pretorio?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 2 gennaio 2017
[A] Sul dies a quo per l’impugnazione delle disposizioni contenute in strumenti urbanistici generali con particolare riferimento alla specifica ipotesi in cui contengano vincoli preordinati all’esproprio. [B] Quali conseguenze comporta, in seno al procedimento espropriativo, la mancata impugnazione dell'atto impositivo del vincolo?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 28 novembre 2016
[A] Sull’onere della prova circa l’antecedenza della realizzazione edilizia rispetto all’obbligo del titolo abitativo? In quali casi il giudice amministrativo può disporre la verificazione? [B] Sul concetto di pertinenza ai fini urbanistico edilizi.
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 28 novembre 2016
Il limite temporale, specificatamente stabilito dagli artt. 16, comma 5, e 17 della legge n. 1150 del 1942 per i piani particolareggiati, può essere derogato per accordo delle parti? Scaduto il termine di efficacia stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato è comunque possibile portare ad esecuzione gli espropri preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria?
T.A.R. Umbria, Perugia, Sezione I, 28 novembre 2016
Sui limiti temporali di piani di lottizzazione e/o particolareggiati nel sistema normativo attualmente vigente: scaduto il termine di efficacia stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato è comunque possibile portare ad esecuzione gli espropri preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 2 settembre 2016
Il requisito circa la regolarità della propria posizione rispetto a quanto previsto nella normativa vitivinicola nazionale e comunitaria (posto come condizione per l’acquisto di diritti di reimpianto) deve essere inteso come requisito soggettivo di carattere morale ovvero come condizione oggettiva?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 24 giugno 2016
In presenza di un’ordinanza di demolizione, il proprietario ed il responsabile dell’abuso devono ritenersi entrambi chiamati a ripristinare il corretto assetto edilizio violato?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 26 maggio 2016
La scadenza del termine non superiore ai dieci anni che la convenzione di lottizzazione deve assegnare per l'ultimazione dell'esecuzione delle opere di urbanizzazione fa venire meno la relativa obbligazione? La messa a disposizione del fondo, successivamente seguita dall’apposizione di recinzioni e barriere (volte ad impedire l’accesso) può configurare una rinuncia tacita ex art. 2937 c.c. alla prescrizione o comunque l’interruzione per effetto del riconoscimento dell’altrui diritto ex art. 2944 c.c.?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 26 maggio 2016
Sulla ammissibilità, o meno, nel processo amministrativo dell'azione volta a conseguire una pronuncia costitutiva ai sensi dell'art. 2932 c.c. al fine di ottenere l'esecuzione di una convenzione di lottizzazione
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 aprile 2016
[A] Può ritenersi ammissibile la richiesta di parte ricorrente di disporre C.T.U. ai fini dell’accertamento dei presupposti per il conseguimento della richiesta sanatoria? [B] La compatibilità paesaggistica è presupposto indefettibile per il perfezionamento della sanatoria?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 19 febbraio 2016
[A] Sull’art. 9 della legge n. 447 del 1995 in tema di inquinamento acustico: precisazioni sul concetto di inquinamento acustico. [B] Sul c.d. “diritto alla sorpresa” nelle rilevazioni fonometriche effettuate dall’ARPA
T.A.R. Umbria, Sezione I, 22 febbraio 2016
[A] Sulla decorrenza del termine per l'impugnazione del permesso di costruire: l’esistenza di un telo di copertura, benché a protezione del cantiere, può assumere la capacità di impedire la percezione della consistenza dell’opera e del pregiudizio arrecato agli immobili degli interessati? [B] Sui presupposti necessari per proponibilità dell'azione del terzo avverso il permesso di costruire
T.A.R. Umbria, Sezione I, 19 gennaio 2016
[A] Il ricorso diretto all’annullamento di strumenti di pianificazione urbanistica o sue varianti deve essere notificato anche nei confronti della Regione, ovvero dell’ente delegato? Precisazioni sullo speciale procedimento delineato da prima con l’abrogato art. 5 del d. P.R. 447/1998 e poi con l’art. 10 del d. P.R. 160 del 2010. [B] Sul concetto di “attività produttive” e sul suo ambito applicativo
T.A.R. Umbria, Sezione I, 17 dicembre 2015
[A] Sulla “competenza territoriale inderogabile" dei Tribunali amministrativi regionali. [B] Sui limiti del sindacato giurisdizionale di legittimità rispetto alla deliberazione del Consiglio dei Ministri costituente apprezzamento di alta amministrazione di cui al comma 3 dell’art. 14-quater della legge 241 del 1990
T.A.R. Umbria, Sezione IV, 19 novembre 2015
Sulla conferma impropria dei provvedimenti amministrativi: la riapertura dell’istruttoria con l’acquisizione di un nuovo parere (di cui si è tenuto conto in motivazione) vale ad escludere che l’ordinanza di demolizione gravata possa qualificarsi come meramente confermativa della precedente ordinanza di demolizione non impugnata?
T.A.R. Umbria, Sezione ottobre 2015
Una volta approvato definitivamente, il piano regolatore è impugnabile dall’interessato in relazione ad ogni vizio ipotizzabile anche se determinatosi nella fase dell’adozione?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 1 giugno 2015
Sull’istituto dell'intesa: può ritenersi ragionevole la pretesa comunale di equiparare sul piano procedimentale la posizione dello Stato (quale ente proprietario di un bene sottoposto a vincolo storico artistico istituzionalmente preposto alla relativa tutela e valorizzazione) a quella indistinta di tutti i soggetti proprietari di aree private incise dal piano strutturale?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 11 settembre 2015
Sulla distinzione tra opere “staccate” dall’edificio sottoposto a vincolo ed opere realizzate “in aderenza o appoggio” del manufatto: la qualificazione o meno dell’area quale pertinenza dell’edificio soggetto a vincolo rileva ai fini della necessità dell’autorizzazione della Soprintendenza ai sensi dell’art. 21 c. 4, D.lgs. 42/2004?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 4 settembre 2015
La delibera consiliare che individua gli immobili sparsi nel territorio costituenti beni culturali suddividendoli in quattro tipologie (ville-fabbricati rurali-complesso di edifici-chiese) per ciascuna delle quali è prevista una categoria di intervento (manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo) da realizzare eventualmente tramite piano attuativo, ha natura di variante generale ovvero di provvedimento plurimo?
T.A.R. Umbria, Sezione I, 3 dicembre 2014
[A] Sulla tutela garantita alla aspirazione del privato ad una classificazione non peggiorativa dei terreni alla previgente disciplina urbanistica e/o a destinazioni più favorevoli quali quelle concesse ad aree limitrofe. [B] Sull'onere di motivazione gravante sull'Amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico
T.A.R. Umbria, Sezione I, 23 ottobre 2014
[A] Sulle controversie inerenti in generale la contestazione degli oneri di urbanizzazione. [B] Sulla natura degli atti con i quali, in applicazione dei criteri legislativi e regolamentari stabiliti, il Sindaco quantifica le somme dovute e le pone a carico del titolare della concessione, sia a titolo di oblazione che a titolo di contributo. [C] Sul contributo afferente al costo di costruzione di cui all’art. 16 c. 1 del T.U. in materia di edilizia, n. 380/2001. [D] Sugli effetti del passaggio dalla destinazione produttiva a quella residenziale rispetto al carico urbanistico. [E] Sulla debenza della quota parte relativa al costo di costruzione in presenza di una trasformazione edilizia che comporti il passaggio tra due categorie funzionalmente autonome dal punto di vista urbanistico
T.A.R. Umbria, Sezione I, 5 maggio 2014
Deve ritenersi possibile per il g.a., anche in sede di giurisdizione generale di legittimità, l’emanazione di pronunce di tipo dichiarativo e di condanna (adempimento) allorché non vi osti la sussistenza di profili di discrezionalità amministrativa o tecnica, come nel caso di rilascio di titoli abilitativi edilizi
T.A.R. Umbria, Sezione I, 5 maggio 2014
Per giurisprudenza consolidata, il rilascio del certificato di agibilità, lungi dall'essere subordinato all'accertamento dei soli requisiti igienico-sanitari, presuppone altresì la conformità urbanistica ed edilizia dell'opera
T.A.R. Umbria, Sezione I, 27 marzo 2014
La nozione di territorio coperto da bosco nella legislazione paesaggistica e in particolare nella legge Galasso, deve essere ricavata non solo in senso naturalistico ma anche normativo, riferendosi a provvedimenti legislativi, nazionali e regionali, ad atti amministrativi generali o particolari
T.A.R. Umbria, Sezione I, 14 marzo 2014
In tutti i casi in cui i limiti derivanti dal giudicato consentano all’Amministrazione la rinnovazione dell’atto annullato in sede giurisdizionale, la stessa, pur dovendo uniformarsi alle indicazioni rese dalla sentenza, opera nella pienezza dei suoi poteri valutativi e deliberativi, senza preclusioni di sorta
T.A.R. Umbria, Sezione I, 27 marzo 2014
[A] La sottoscrizione dell’atto costitutivo del Comitato due mesi dopo l’avvio della procedura semplificata per l’impianto a biomassa non supera il limite giurisprudenziale alla legittimazione ad agire di comitati o altre associazioni spontanee. [B] La semplificazione propria delle “piccola cogenerazione” degli impianti, induce ad escludere che la procedura sia sottoposta alle regole della partecipazione del pubblico dall’art. 6 della Convenzione di Aahrus. [C] E’ impossibile invocare il principio di precauzione a fini meramente protezionistici del territorio. [D] Per gli impianti a biomasse di piccole dimensioni, come tali inidonei a generare un considerevole impatto ambientale, l’installazione è assoggettata alla sola procedura abilitativa semplificata ed esonerata dalla verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale
T.A.R. Umbria, Sezione I, 17 febbraio 2014
La giurisprudenza è costante nel ritenere che non sussista alcun obbligo di comunicazione di avvio del procedimento relativamente all’istanza di accertamento di conformità di cui all’art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001
T.A.R. Umbria, Sezione I, 10 febbraio 2014
[A] Sulla possibilità o meno di esercitare l’attività di allenamento cavalli da corsa in zona agricola. [B] Sul divieto di motivazione postuma del provvedimento amministrativo e sui principi di derivazione comunitaria e nazionale a questo riguardo
T.A.R. Umbria, Sezione I, 28 febbraio 2014
Sullo svolgimento nell’immobile di un’associazione e per i suoi soli iscritti, dell’attività di psicosintesi e sulla sua compatibilità o meno con la destinazione d’uso residenziale
T.A.R. Umbria, Sezione I, 14 febbraio 2014
Sul ricorso promosso per l’annullamento di un Piano urbanistico o di sue varianti allorquando le destinazioni avversate siano complessivamente più favorevoli e ne accrescano il valore economico
T.A.R. Umbria, Sezione I, 16 gennaio 2014
Il ricorso proposto avverso il diniego di titolo edilizio in sanatoria da parte di soggetto che non sia munito della necessaria autorizzazione paesaggistica, è inammissibile per carenza di interesse
T.A.R. Umbria, Sezione I, 16 gennaio 2014
[A] Sulla differenza nel giudizio amministrativo tra la domanda riconvenzionale e l’eccezione riconvenzionale non notificata alla controparte. [B] Sulla possibilità o meno che l’usucapione sia applicabile in favore della PA anche alle occupazioni preordinate alla realizzazione di opere pubbliche. [C] Sul nuovo istituto del “rinvio pregiudiziale” alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, recentemente introdotto dall’art. 1 del Protocollo n. 16 alla Convenzione E.D.U., approvato dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 10 luglio 2013 ma non ancora entrato in vigore, pur trattandosi - a differenza del rinvio alla Corte di Giustizia di cui all’art. 267 Trattato UE - di parere consultivo non vincolante (art. 5 Protocollo n. 16 alla Convenzione E.D.U.)
T.A.R. Umbria, Sezione I, 15 novembre 2013
[A] Sul vincolo di destinazione pubblicistica sui parcheggi previsto dalla concessione edilizia. [B] La giurisprudenza ha escluso che la sussistenza, su un’area edificabile, di un vincolo urbanistico che la destini all’espropriazione
T.A.R. Umbria, Sezione I, 7 novembre 2013
La potestà regionale di stabilire le modalità di applicazione dei contributi consortili non è in contrasto con il potere statale di imporre obblighi e vincoli alla proprietà terriera e promuovere la bonifica, stabilito dall’art. 44 cost.
T.A.R. Umbria, Sezione I, 15 ottobre 2013
[A] I criteri di priorità del recupero, in senso lato, rispetto allo smaltimento nella gestione dei rifiuti si traduce nell’individuazione di una gerarchia che non costituisce dunque un principio cogente. [B] Il principio dell’autosufficienza, di cui all’art. 182 del d.lgs. n. 152 del 2006, implica che la realizzazione o comunque l’ampliamento di una discarica deve corrispondere alle esigenze dell’ambito territoriale sul quale è collocata
T.A.R. Umbria, Sezione I, 7 agosto 2013
Sull’espropriazione di più immobili appartenenti a diversi proprietari o di più porzioni di immobili appartenenti al medesimo titolare, ai fini della retrocessione delle aree eventualmente rimaste inutilizzate
T.A.R. Umbria, Sezione I, 7 agosto 2013
[A] È legittima l’ordinanza di demolizione di opere che, pur difettando del requisito dell’immobilizzazione rispetto al suolo, consistano in una struttura destinata a dare un’utilità prolungata nel tempo, dovendo in tale caso escludersi la precarietà del manufatto, che ne giustificherebbe il non assoggettamento a concessione edilizia. [B] Sulla rilevanza urbanistica di manufatti connessi all’attività di allevamento: box, gabbie e mangiatoie. [C] Sulla necessità o meno del titolo edilizio per la realizzazione di una recinzione metallica elettrificata su pali in legno
T.A.R. Umbria, Sezione I, 5 agosto 2013
[A] E’ inammissibile il cumulo alla domanda di accertamento dell’illegittimità del silenzio rifiuto e della domanda di annullamento delle deliberazioni, non potendosi introdurre due distinti mezzi, disciplinati da differenti riti. [B] Il c.d. “preavviso di diniego” assume natura di atto non provvedimentale, privo di carattere lesivo, non autonomamente impugnabile. [C] Sulla possibilità da parte della Giunta di attribuirsi la competenza a deliberare l’alienazione del diritto di proprietà o la costituzione del diritto di superficie in favore di terzi, ove nel bilancio di previsione annuale o pluriennale l’organo consiliare ne contempli la relativa entrata unitamente agli elementi essenziali del contratto. [D] L'art. 10-bis esprime l'intenzione di stimolare soluzioni anche consensuali, ove possibile, circa l'esercizio del potere, ivi naturalmente compresa la conclusione di accordi integrativi o sostitutivi del provvedimento ai sensi dell'art. 11 l. 241/90. [E] Sulla non corrispondenza contenutistica tra il preavviso di diniego e il provvedimento negativo. [F] Anche nelle trattative per la formazione di accordi sul contenuto del provvedimento ai sensi dell’art 11 L. 241/90 è configurabile una responsabilità precontrattuale dell’Amministrazione
T.A.R. Umbria, Sezione I, 1 agosto 2013
[A] Sul termine di quarantacinque giorni dall’ordine di sospensione, ex art. 27 co. 3, D.P.R. n. 380/2001, per l’invio dell’ordine di demolizione. [B] Sulla realizzazione di un impianto di trasmissione costituito da un box container in struttura metallica e tamponatura con pannelli, ancorato al suolo con bullonature fissate in un getto di cemento, al di sopra del quale insiste un traliccio alla cui sommità si trovano le antenne. [C] La regolamentazione edilizia dell’installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione non è stata sovvertita dalle procedure autorizzatorie, previste per tali infrastrutture dagli artt. 86, 87 e 88 D.Lgs. n. 259/2003. [D] L’urbanizzazione primaria cui sono assimilate siffatte opere dall’art. 86, D.Lgs. n. 259/2003 non esprime un principio generale di compatibilità con ogni tipo di zonizzazione
T.A.R. Umbria, Sezione I, 2 luglio 2013
[A] Nell'impugnazione di un'ordinanza di ripristino non sono configurabili controinteressati nei confronti dei quali sia necessario instaurare un contraddittorio. [B] La valutazione circa la possibilità di dar corso alla misura ripristinatoria e la conseguente scelta tra demolizione d’ufficio o irrogazione della sanzione pecuniaria di cui all’art. 34 del D.P.R. n. 380/2001 costituisce un’eventualità della fase esecutiva
T.A.R. Umbria, Sezione I, 2 luglio 2013
Sull’ordine con il quale il Comune, ai sensi dell’art. 131 del D.P.R. 380 del 2001, dispone l’eliminazione delle difformità rispetto alle norme vigenti riscontrate sia nell’isolamento termico che nell’impiantistica dell’edificio
T.A.R. Umbria, Sezione I, 9 maggio 2013
[A] Sulla violazione del principio che impone una congrua motivazione laddove si formulino previsioni di sovradimensionamento degli standards rispetto alla misura minima prescritta dalla legge. [B] Sull’illegittimità delle norme che subordinano l'attuazione di un comparto alla ristrutturazione e cessione di un edificio
T.A.R. Umbria, Sezione I, 9 maggio 2013
[A] Sul piano civilistico, i dati catastali - benché meramente indiziari quanto alla consistenza del diritto di proprietà ben possono identificare l'immobile trasferito. [B] Il solo elemento della denuncia di variazione catastale dell’immobile intervenuto nel 1992, pacificamente rurale secondo le indicazioni risultanti dall’atto pubblico di compravendita del 1974 e senza alcun rapporto di strumentalità con l’attività agricola, non può avere autonomo valore sotto il profilo urbanistico e per gli oneri concessori
T.A.R. Umbria, Sezione I, 10 maggio 2013
La prova del momento in cui sono realizzate le opere abusive grava sull’interessato che può avvalersi, se non vi è contestazione, della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà
T.A.R. Umbria, Sezione I, 12 aprile 2013
Rientrano nella giurisdizione del G.O. le controversie relative all’impugnazione di provvedimenti amministrativi allorché la parte ricorrente contesti la demanialità dell'area stessa
T.A.R. Umbria, Sezione I, 12 aprile 2013
Non può il rimedio dell'accesso essere utilizzato per indurre o costringere l'Amministrazione a formare atti nuovi rispetto ai documenti amministrativi già esistenti, ovvero a compiere un'attività di elaborazione di dati e documenti
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 marzo 2013
La legge 447 del 1985 prescrive di “tener conto” delle preesistenti destinazioni urbanistiche, ma non impone di trasfondere le stesse tal quali in corrispondenti classi acustiche
T.A.R. Umbria, Sezione I, 21 febbraio 2013
[A] Sull’atto con il quale l’Amministrazione respinge un piano attuativo di iniziativa privata conforme al piano regolatore. [B] Sul provvedimento con il quale l'Amministrazione adotta determinazioni cautelative in vista di future modifiche dell'assetto della programmazione urbanistica. [C] Sulla domanda di risarcimento del danno derivato dall'omessa approvazione di un progetto di lottizzazione. [D] Sulla possibilità che la certezza della conclusione del procedimento entro i termini legali possa apprezzarsi come autonomo bene della vita
T.A.R. Umbria, Sezione I, 21 gennaio 2013
[A] Sul vincolo di destinazione in genere come “area a servizi pubblici o attrezzature pubbliche”. [B] La collocazione della C.E.D.U. nel quadro delle fonti dell’ordinamento non esime il giudice dal dovere di verificarne la conformità con tutte le norme costituzionali, rimanendo appunto la Convenzione E.D.U. pur sempre ad un livello sub-costituzionale
T.A.R. Umbria, Sezione I, 16 gennaio 2013
[A] Sulla possibilità o meno che il Ministero per i beni e le attività culturali abbia ingresso nei procedimenti di rilascio dell’autorizzazione all’installazione d’impianti da fonte rinnovabile ex art. 12 D.Lgs. n. 387/2003 anche in ipotesi diverse dalla localizzazione nelle aree sottoposte a tutela ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004. [B] Sull’art. 14/9 del D.M. 10 settembre 2010. [C] Ai sensi dell’art. 12, D.Lgs. n. 387/2003, non è necessaria a pena di nullità del relativo parere, la presenza del rappresentante della Soprintendenza
T.A.R. Umbria, Sezione I, 14 dicembre 2012
Sull’attuazione della norma secondo la quale gli strumenti urbanistici generali e le loro varianti devono essere preceduti, nelle zone sismiche, dal parere del competente ufficio del genio civile
T.A.R. Umbria, Sezione I, 2 ottobre 2012
Il giudice amministrativo può riconoscere, caso per caso, la legittimazione ad impugnare atti amministrativi incidenti sull’ambiente anche ad associazioni a carattere locale
T.A.R. Umbria, Sezione I, 17 settembre 2012
L’atto di volturazione, se non comporta la corresponsione di ulteriori contributi concessori rispetto a quelli fissati in occasione del rilascio del titolo originario, fa sì che tali oneri, per la parte non ancora adempiuta, si trasferiscono al subentrante
T.A.R. Umbria, Sezione I, 25 agosto 2012
[A] Sulla competenza a ricorrere dell’associazione ambientale locale in tema di localizzazione di discariche o comunque di localizzazione di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti. [B] Sulla possibilità o meno da parte del giudice di riconoscere, caso per caso, legittimazione ad impugnare atti amministrativi incidenti sull’ambiente anche ad associazioni a carattere locale. [C] La mera vicinanza di un fondo ad una discarica o ad un impianto di trattamento di rifiuti non legittima di per sé il proprietario frontista ad insorgere avverso il provvedimento od il contegno autorizzativo dell’opera
T.A.R. Umbria, Sezione I, 28 agosto 2012
[A] La notifica del provvedimento presso la sede territoriale dell’Anas, non è idonea, per la rilevata carenza di personalità giuridica, a far decorrere il termine d’impugnazione se non si dimostra la piena conoscenza del provvedimento da parte della sede centrale. [B] Sui principi fondamentali in materia di concessioni e l’art. 60 RD n. 1447/1912
T.A.R. Umbria, Sezione I, 25 giugno 2012
Sull’organo competente all’approvazione dei progetti di ampliamento dei cimiteri esistenti e quelli di costruzione dei nuovi ai sensi dell’art. 55, D.P.R. n. 285/1990
T.A.R. Umbria, Sezione I, 4 maggio 2012
Il progetto di demolizione e ricostruzione con ampliamento dell’edificio preesistente è inquadrabile tra gli “interventi di ristrutturazione edilizia”, laddove ricorra l’applicazione della disciplina derogatoria (sotto il profilo dell’incremento della SUC nel limite massimo del 25 % di quella esistente) contenuta nel “piano casa”
T.A.R. Umbria, Sezione I, 27 aprile 2012
La mancata indicazione dell'area di sedime, che verrebbe acquisita nell'ipotesi di inottemperanza all'ordine di demolizione, non costituisce causa di illegittimità dell'ingiunzione
T.A.R. Umbria, Sezione I, 14 marzo 2012
Anche se la strada non è vicinale, è obbligo del Comune, considerata la comproprietà della strada e la sua fruizione finalizzata ad accedere ai fondi di diversi proprietari, di coinvolgere il vicino al momento del rilascio del titolo edilizio
T.A.R. Umbria, Sezione I, 9 marzo 2012
La natura regolamentare delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale non è di per sé sufficiente a determinarne la caducazione una volta che siano abrogati i precetti di legge dai quali essi traggono origine
T.A.R. Umbria, Sezione I, 29 novembre 2011
Sulla natura di volume tecnico sulla sua connotazione nella disciplina urbanistica ed edilizia e sulla possibilità o meno che lo stesso possa assumere portata derogatoria in materia di tutela del paesaggio
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 settembre 2011
Sulla produzione in giudizio di un provvedimento e/o documento amministrativo e sulla possibilità o meno che ciò determini l’effetto sostanziale della conoscenza del documento depositato in capo alla parte ricorrente, e non soltanto la conoscenza processuale da parte del difensore
T.A.R. Umbria, Sezione I, 5 settembre 2011
Se è vero che i titoli edilizi devono intendersi rilasciati “con salvezza dei diritti di terzi”, ciò non esclude che il rilascio del titolo richieda una valutazione della sussistenza dei presupposti urbanistico-edilizi, e in generale pubblicistici, della trasformazione del territorio richiesta
T.A.R. Umbria, Sezione I, 11 luglio 2011
Sulla sussistenza o meno di una sdemanializzazione tacita a fronte del disuso prolungato di una strada vicinale da parte della collettività e dell'inerzia dell'amministrazione nella cura della stessa e/o nell'intervento riguardo ad occupazioni o usi da parte di privati incompatibili con la destinazione pubblica
T.A.R. Umbria, Sezione I, 23 giugno 2011
L’individuazione di aree territoriali ritenute non idonee all’installazione di impianti (eolici e fotovoltaici), non ottemperando alla necessità di ponderazione concertata degli interessi rilevanti in questo ambito, espressiva del principio di leale cooperazione, risulta in contrasto con l’art. 12, comma 10, del d.lgs. n. 387 del 2003
T.A.R. Umbria, Sezione I, 28 marzo 2011
Sul valore della relazione paesaggistica di cui al d.P.C.M. 12 dicembre 2005 ai fini della verifica della compatibilità paesaggistica dell’intervento proposto
T.A.R. Umbria, Sezione I, 14 febbraio 2011
Anche nelle ipotesi di autorizzazioni in sanatoria il Comune è tenuto a pretendere la produzione della dichiarazione di assenso del terzo pregiudicato in ragione del suo interesse contrario alla sanatoria delle opere
T.A.R. Umbria, Sezione I, 14 gennaio 2011
Sul recente orientamento del Consiglio di Stato riguardo all’ammissibilità della c.d. “sanatoria giurisprudenziale” degli abusi edilizi anche in mancanza del requisito della doppia conformità urbanistica
T.A.R. Umbria, Sezione I, 22 dicembre 2010
[A] Per l’efficacia della lottizzazione non è sufficiente che la convenzione sia stipulata, ma occorre altresì un adempimento ulteriore e cioè la trascrizione nei registri immobiliari. [B] Sul’obbligazione “propter rem" che insorge dall'assunzione, da parte del proprietario di un terreno oggetto di lottizzazione, degli oneri relativi all'esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, all'atto della stipulazione della convenzione
T.A.R. Umbria, Sezione I, 10 dicembre 2010
Sul caso di una cava a cielo aperto e sulle acque da dilavamento del piazzale dove avviene la frantumazione, lo stoccaggio, il caricamento ed il trasporto del materiale estrattivo
T.A.R. Umbria, Sezione I, 7 dicembre 2010
[A] Ai sensi dell’articolo 3, della l.r. Umbria 1/2004, l’ordinanza di sospensione dei lavori costituisce comunicazione dell’avvio del procedimento sanzionatorio. [B] La mera prolungata esistenza dell’abuso non è sufficiente a far nascere in capo al privato alcun affidamento tutelabile
T.A.R. Umbria, Sezione I, 28 settembre 2010
[A] L'esercizio del potere sanzionatorio amministrativo, in particolare in materia urbanistico edilizia e di tutela del paesaggio, non è soggetto a prescrizione o decadenza. [B] Sulla possibilità o meno di applicare la sanzione dell’acquisizione gratuita al patrimonio comunale nei confronti dei successori nella proprietà dell’esecutore dell’abuso
T.A.R. Umbria, Sezione I, 24 agosto 2010
Sull’impossibilità di condonare le opere abusive realizzate, dopo l’imposizione del vincolo, su aree caratterizzate da vincoli di c.d. inedificabilità assoluta, e sulla riferibilità o meno di tale principio anche a vincoli di inedificabilità assoluta di natura urbanistica
T.A.R. Umbria, Sezione I, 24 agosto 2010
Sul provvedimento che consente l’edificazione nell’area di proprietà dei ricorrenti, ma la condiziona alla previa indagine sul sottosuolo, di concerto con la Soprintendenza
T.A.R. Umbria, Sezione I, 24 agosto 2010
I procedimenti in materia di valutazione di impatto ambientale o di valutazione di incidenza previsti dalle relative normative devono essere definiti preliminarmente alla presentazione della domanda di rilascio del permesso di costruire e della denuncia di inizio attività
T.A.R. Umbria, Sezione I, 16 agosto 2010
[A] Sul caso in cui i privati lottizzanti abbiano sfruttato le potenzialità edificatorie loro attribuite, ma siano rimasti inadempienti rispetto agli obblighi assunti con la convenzione di lottizzazione. [B] Sul valore del certificato destinazione urbanistica
T.A.R. Umbria, Sezione I, 1 luglio 2010
[A] Sulla differenza tra la ristrutturazione edilizia e la ristrutturazione edilizia. [B] LA ristrutturazione urbanistica effettuata con intervento diretto è una contraddizione in termini, un ossimoro
T.A.R. Toscana, Sezione II, 7 giugno 2010
Sui presupposti per l’applicazione dell’art. 68 del TULPS secondo cui "Senza licenza del Questore non si possono dare in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, accademie, feste da ballo, corse di cavalli, né altri simili spettacoli o trattenimenti"
T.A.R. Umbria, Sezione I, 8 giugno 2010
Un volta decaduto il piano attuativo al termine del decennio occorre distinguere fra le opere di urbanizzazione che per loro natura condizionano l’edificabilità dell’intero comparto, e perciò sono necessarie anche se viene edificata solo una parte dei lotti, e quelle che sono pertinenti alla edificazione dei singoli lotti
T.A.R. Umbria, 4 maggio 2010
Sulla nozione di “sottoprodotti” e sulla loro differenziazione rispetto ai rifiuti, in base al codice dell’ambiente ed alla giurisprudenza comunitaria
T.A.R. Umbria, Sezione I, 3 marzo 2010
[A] Sulle convenzioni urbanistiche già stipulate e sulla loro validità rebus sic stantibus stante lo ius variandi e lo ius poenitendi dell’amministrazione. [B] Sulla possibilità o meno di concedere una proroga al piano attuativo in scadenza
T.A.R. Umbria, Sezione I, 31 dicembre 2009
Il piano attuativo contiene la sistemazione urbanistica di massima del comparto; la progettazione esecutiva sarà poi redatta per i singoli lotti ai fini del rilascio del permesso di costruire
T.A.R. Umbria, Sezione I, 29 dicembre 2009
[A] Sulle molteplici opere non agricole che possono comunque essere realizzate nei terreni con destinazione agricola. [B] Sulla realizzazione di un invaso idrico in zona agricola
T.A.R. Umbria, Sezione I, 22 dicembre 2009
La regola dell’assoggettamento a concessione di ogni attività comportante la trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, non comprende le sole attività di edificazione
T.A.R. Umbria, 7 settembre 2009
[A] L’approvazione dà vita ad un piano regolatore formalmente e sostanzialmente nuovo rispetto al piano adottato. [B] Sull’adozione di un piano regolatore, impugnata dal proprietario di terreni ai quali toglie l’edificabilità prevista nel precedente programma di fabbricazione, in quanto alla seduta del Consiglio comunale avevano partecipato consiglieri proprietari di terreni sui quali tale edificabilità veniva trasferita
T.A.R. Umbria, Sezione I, 20 agosto 2009
[A] E’ illegittimo il preavviso di rigetto emesso dalla Soprintendenza nell’ambito del potere ex. art. 159 del D.lgs 42 del 2004 laddove preannuncia l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica “salvo che non sia riconsiderato l’intervento, apportando le necessarie correzioni sotto il profilo volumetrico in modo da conformarlo alla densità edilizia della zona ”. [B] La Soprintendenza non può annullare l’autorizzazione paesaggistica invocando la eccessiva quantità di volumetria edificabile
T.A.R. Umbria, Sezione I, 18 agosto 2009
Sulla necessità o meno di inoltrare il ricorso introduttivo anche all’amministrazione intervenuta con un parere obbligatorio e vincolante, nel procedimento che ha portato all’adozione dell’atto impugnato
T.A.R. Umbria, Sezione I, 18 maggio 2009
Sulla corretta interpretazione dell’Allegato III alla Parte II del d.lgs. 152/2006, laddove dispone che sono sottoposti a V.I.A. gli “impianti per l’allevamento intensivo di (…) suini con più di (…) 3000 posti per suini da produzione (di oltre 30 Kg)
T.A.R. Umbria, Sezione I, 3 aprile 2009
Sulla decorrenza del termine di prescrizione relativamente alla sanzione pecuniaria per violazione delle norme paesaggistiche, ex art. 167, comma 5, del D.lgs n. 42 del 2004
T.A.R. Umbria, sezione I, 28 marzo 2009
Sul provvedimento con il quale il Comune, in presenza di un intervento abusivo riguardante una minima parte di una ben più ampia costruzione residenziale, ordina la demolizione di una consistente parte strutturale dell’intero edificio
T.A.R. Umbria, Sezione I, 19 dicembre 2008
L’amministrazione preposta alla tutela del vincolo non ha alcun obbligo di fornire prescrizioni realizzative al fine di rendere l’abuso compatibile con il vincolo stesso
T.A.R. Umbria, Sezione I, 11 dicembre 2008
Sulle particolari prescrizioni urbanistiche di destinazione c.d. “miste” – nel caso di specie “a spazi pubblici attrezzati a parco per il gioco e lo sport” - e sulla natura espropriativa o meno del relativo vincolo
T.A.R. Umbria, Sezione I, 29 agosto 2008
Sui provvedimenti sanzionatori riguardo alla denuncia di inizio attività una volta trascorso il termine di trenta giorni, in seguito alla nuova formulazione della legge 241 del 1990
T.A.R. Umbria, Sezione I, 28 luglio 2008
L’ordinamento nazionale e quello comunitario non ammettono procedure pubblicistiche di natura concessoria a presidio dell’attività di produzione di energia elettrica da fonti tradizionali o rinnovabili
T.A.R. Umbria, Sezione I, 29 luglio 2008
Nel valutare la domanda di condono l’Amministrazione preposta alla tutela del vincolo non ha nessun obbligo di porre in essere prescrizioni per rendere l’abuso esteticamente compatibile con la zona
T.A.R. Umbria, 3 luglio 2008
[A] Sulla nozione di “centro commerciale”. [B] Sulla identificazione di un “centro commerciale” qualora sussista complementarietà tra più esercizi commerciali insediati in diversi corpi di fabbrica
T.A.R. Umbria, 20 maggio 2008
I poteri spettanti al Comune per le strade vicinali di uso pubblico non sono gli stessi che potrebbe esercitare nei confronti di un suolo demaniale
T.A.R. Umbria, 20 maggio 2008
I terreni sui quali si esercitano usi civici “convenientemente utilizzabili come bosco o come pascolo permanente” non possono, senza autorizzazione della Regione, essere alienarli o subire un mutamento di destinazione
T.A.R. Umbria, 20 giugno 2007
Sull’installazione di impianti eolici, sul favor del legislatore riguardo alla loro localizzazione e sui limiti conformativi che possono al riguardo essere introdotti dai comuni
T.A.R. Umbria, 26 gennaio 2007
Sull’obbligo di assoggettare a permesso di costruire ogni alterazione che abbia rilievo ambientale, estetico o anche solo funzionale
T.A.R. Umbria, 26 gennaio 2007
[A] Sull’applicabilità o meno del d.l. 223/2006, c.d. “decreto Bersani”, alle imprese esercenti l’attività di acconciatore. [B] Sulla vigenza o meno della legge 161/1963 relativa alle distanze minime tra le attività dei parrucchieri e dei barbieri
T.A.R. Umbria, ottobre 2005, n. 454
I divieti del Codice della strada riguardanti l’ubicazione delle “pertinenze” sono riferiti soltanto agli “incroci”, non invece alle c.d. “rotatorie”
T.A.R. Umbria, settembre 2005, n. 431
E’ ammissibile la sanatoria c.d. “giurisprudenziale” laddove l’abuso sia stata perpetrato in assenza di vincoli paesaggistici o ambientali sull’area in questione e sussista un’oggettiva ridotta dimensione delle opere
T.A.R. Umbria, 18 ottobre 2004, n. 604
Deve essere qualificata industriale (e non agricola) l’attività di allevamento di pollame in batteria di rilevanti dimensioni, insediato su un fondo agricolo di limitata estensione e perciò tale da non poter contribuire in misura apprezzabile al fabbisogno alimentare dell'allevamento
T.A.R. Umbria, 18 ottobre 2004, n. 602
L’annullamento della concessione edilizia non necessita di alcuna motivazione sul pubblico interesse concreto ed attuale alla rimozione dell’atto, allorché il rilascio sia determinato dall’erronea rappresentazione della realtà prospettata (consapevole o meno) da parte del titolare della concessione
T.A.R. Umbria, 18 ottobre 2004, n. 601
Se può ritenersi legittimo che uno strumento urbanistico, al fine di assicurare (non soltanto le condizioni di sicurezza ma anche) un adeguato assetto del territorio circostante, precluda l’ampliamento di un impianto esistente (fattispecie relativa ad un impianto di deposito e travaso di G.P.L.), non altrettanto può dirsi dell’utilizzazione dello strumento urbanistico per imporre adeguamenti, cautele o addirittura delocalizzazioni
T.A.R. Umbria, Sezione I, 13 ottobre 2004, n. 589
Industrie insalubri: la pericolosità per la salute di talune attività produttive, ivi comprese le industrie insalubri di prima classe, non costituisce ragione sufficiente per bandirle in assoluto dal territorio