Sui rapporti tra distanza minima tra gli edifici e distanza dal confine: può la scelta di chi edifica per primo di arrivare a confine ingenerare una posizione di vantaggio per lo stesso e per l’effetto imporre il sacrificio del rispetto della distanza minima tra gli edifici e dal confine al proprietario del fondo contiguo? Può la possibilità di costruire a confine ritenersi subordinata al placet del frontista?
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