Il mancato rinnovo della dichiarazione di pubblica utilità del Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP), scaduto il termine decennale di efficacia del piano, comporta l’obbligo per l’Amministrazione di restituire le aree espropriate e non utilizzate?
In quale "situazione edificatoria" si trova l'area inclusa in un piano per insediamenti industriali ed allo stesso tempo sottoposta al vincolo finalizzato all’esproprio per la realizzazione di “infrastrutture”?
Sui piani regolatori delle aree e dei nuclei di sviluppo industriale previsti dal D.P.R. 6 marzo 1978, n. 218: i vincoli alla proprietà privata disposti dai predetti piani possono avere durata indeterminata?
Può ritenersi legittima l’attività amministrativa volta a sanzionare il mancato rispetto della tempistica prefigurata dalla stessa Amministrazione comunale per la realizzazione degli impianti produttivi?
Il ricorso alla procedura semplificata di cui all'art. 5, D.P.R. 20 ottobre 1998 n. 447 per la variazione di strumenti urbanistici preordinati all'autorizzazione di insediamenti produttivi contrastanti con il vigente strumento urbanistico, comporta l’abdicazione da parte del consiglio comunale alla sua fisiologica capacità pianificatoria?
Sui rapporti tra programmazione della rete distributiva e pianificazione urbanistica: le prescrizioni contenute nei piani urbanistici possono porre limiti agli insediamenti commerciali?
Sulla variante semplificata ex art. 5 del d.P.R. nr. 447/1998: che significato può assumere rispetto ad un progetto di ampliamento di un insediamento produttivo già operante l’esistenza di una previsione dello strumento urbanistico di aree destinate a impianti produttivi site, però, altrove?
Sull’art. 27 della l. n. 865/1971 relativamente ai PIP; in particolare sull’inserzione automatica di clausole per l’integrazione del contenuto del contratto prevista dall’art. 1339 del codice civile e sulla natura inderogabile della disposizione legislativa sopra richiamata in tema di copertura delle spese sostenute dall’Ente pubblico
[A] Sulla autorizzazione ambientale unica. L’ente territoriale non direttamente interessato dalla realizzazione di un impianto che sarà localizzato nel territorio del Comune limitrofo è qualificabile come “amministrazione interessata” da coinvolgere obbligatoriamente nel procedimento disciplinato dall’art. 12 del d.lgs. n. 387/2003? [B] Può un Piano degli insediamenti produttivi, oltre ad individuare le aree a vocazione industriale, stabilire rigorosamente la tipologia di attività industriale che in esse può essere esercitata?
Sulla rilevanza che possono assumere il ciclo economico sfavorevole e la crisi del mercato edilizio nell’ambito della valutazione sulla gravità dell’inadempimento di una convenzione di assegnazione di area produttiva
[A] Il decorso del termine decennale stabilito per l’esecuzione del piano particolareggiato (PIP) rende l'area interessata priva di disciplina urbanistica? [B] Sugli oneri motivazionali dell’amministrazione in relazione al provvedimento di diniego del permesso di costruire.
Sulla possibilità, con riferimento all’ampliamento di un insediamento produttivo preesistente, di valutare un’area da destinare all’ampliamento della relativa attività diversa rispetto a quella individuata dal progetto presentato
Sulla sostanziale equipollenza delle due modalità attuative (cessione in proprietà e cessione in diritto di superficie) dei piani per gli insediamenti produttivi: sulla possibilità o meno che la semplice previsione in termini assoluti della cessione in proprietà dell’aree sia da sola sufficiente a pregiudicare la legittimità del piano
[A] Sul Piano delle aree da destinare ad insediamenti produttivi: nozione, natura e caratteristiche. [B] Sulla possibilità di derogare al termine decennale di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità insita nell’approvazione del piano delle aree da destinare ad insediamenti produttivi
[A] Sulla natura delle convenzioni urbanistiche tra la tesi pubblicistica e quella privatistica. [B] Essendo la convenzione urbanistica priva dei requisiti di esecutorietà ex art. 21 ter della legge n. 241/90, per dare forzata attuazione alle obbligazioni patrimoniali assunte con la stessa è necessario un provvedimento giurisdizionale. [C] Sull’applicabilità alle aree P.I.P. del principio di pareggio dei costi di acquisizione
Nonostante l’espressa quantificazione del costo delle aree e delle spese di urbanizzazione, come contenuta nella convenzione-contratto stipulata tra le parti, il Comune ha diritto a ripetere dai singoli acquirenti l’importo pro quota di quanto effettivamente speso per l’acquisizione delle aree e per le spese di urbanizzazione
[A] Sul procedimento di variante semplificata per l’insediamento di attività produttive. [B] La lottizzazione viene definita alla stregua di piano urbanistico organico, ove esigenze privatistiche e pubblicistiche debbono adeguatamente fondersi in un unico ed armonico disegno di sviluppo, almeno nella specie, di tipo residenziale
Sulla particolare natura del Piani per Insediamenti Produttivi rispetto ai meri piani attuativi e sulla particolare motivazione che deve sorreggere l’approvazione del P.I.P.
Il vincolo di piano attuativo imposto dal P.R.G. con la previsione di zona P.I.P. costituisce un vincolo meramente formale o procedimentale e non un vincolo sostanziale espropriativo
Sulla idonea motivazione che deve accompagamere la delibera con la quale l’Amministrazione individua i terreni rientranti nell’area del piano degli insediamenti produttivi
Sui casi e le condizioni che devono sussistere affinché si possa legittimamente fare ricorso alla procedura di variante urbanistica prevista dal D.P.R. n. 447/1998 per gli impianti produttivi
Sul diritto o meno del Comune di richiedere agli assegnatari di aree PIP il costo effettivamente sostenuto per l’acquisizione della aree e le spese di urbanizzazione
Sulla sussistenza o meno di un diritto del Comune a vedersi rimborsare i costi sostenuti per l’acquisizione dell’area PIP, anche in mancanza di espressa menzione nell’atto di convenzione
Considerato che i PIP hanno come scopo quello di offrire alle imprese impianti ad un prezzo politico, riconoscere ai proprietari delle aree interessate dal piano una sorta di priorità nell'attuazione del medesimo, rappresenta una contraddizione in termini
[A] L’amministrazione deve motivare congruamente la scelta del P.I.P. [B] Il P.I.P. non deve contenere l’indicazione dei termini di inizio e compimento dei lavori e delle espropriazioni
Sui presupposti per la localizzazione del piano per gli insediamenti produttivi e sull’obbligo di una puntuale verifica in ordine allo sviluppo produttivo in atto ed in fieri