Rivista giuridica di urbanistica ed edilizia. ISSN 2498-9916     Direttori:  Avv. Francesco Barchielli,  e  Dott.ssa Ilaria Mannelli
Vincolo idraulico
Consiglio di Stato, Sezione VI, 22 novembre 2023
Sulla sanatoria di conformità qualora le opere insistano su area soggetta a vincolo idrogeologico nonché a vincolo idraulico.
Consiglio di Stato, Sezione V, 26 settembre 2023
Sulla competenza giurisdizionale in materia di impugnazione del decreto di modifica del Piano Assetto Idrogeologico (PAI): Tribunale Superiore delle Acque o Giudice amministrativo?
T.A.R. Sicilia, Palermo, Sezione II, 6 ottobre 2022
In merito alla irrilevanza da attribuirsi alla copertura del corso d'acqua rispetto alla vigenza del vincolo di inedificabilità operante sulla fascia di rispetto idraulico. 
C.G.A.R.S., 9 giugno 2022
Il divieto di costruzione di opere ad una determinata distanza dagli argini dei corsi d’acqua, previsto dall’art. 96, lett. f), R.D. 523/1904, vale, oltre che per i corsi d’acqua superficiali, anche per le altre opere di bonificazione, quali la tombinatura?
T.A.R. Liguria, Sezione II, 14 aprile 2022
[A] In merito alla distinzione tra carico urbanistico ex art. 23 ter D.P.R. 380/2001 e carico insediativo rilevante ai fini della disciplina degli interventi nelle zone soggette a rischio idraulico [B] Il mutamento di destinazione d'uso da magazzino a box auto in area a pericolosità idraulica determina aumento del carico insediativo?
T.A.R. Marche, Sezione I, 20 aprile 2021
[A] Se il divieto di costruzione ad una certa distanza dagli argini dei corsi d’acqua demaniali abbia carattere assoluto ed inderogabile. [B] Sulla funzione e ampiezza della motivazione del provvedimento di diniego di sanatoria.
T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II quater, 9 marzo 2020
Sul divieto di costruzione entro la fascia di rispetto di 150 metri dagli argini dei corsi d’acqua.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. I, 30 novembre 2018
Sulla realizzazione delle opere negli spazi prossimi al reticolo idrico.
Regione Toscana. Parere vincoli idraulici della l.r. del 2012 n. 21
Sugli interventi per i quali è necessaria la preventiva messa in sicurezza per tempo di ritorno duecentennale, siano essi quelli previsti dall'articolo 134, comma 1, lettere g) ed l) o quelli dell'articolo 135 della l.r. 65/2014, e sulla necessità o meno di assoggettare comunque le relative opere alle disposizioni vincolistiche di cui ai commi 4 e 5 dell'articolo 2 della l.r. 21 del 2012
T.A.R. Liguria, Genova, Sezione I, 24 aprile 2017
Sul divieto di costruzione di opere in prossimità degli argini dei corsi d’acqua.
T.A.R. Marche, Ancona, 28 febbraio 2017
Per qualificare un intervento come ristrutturazione può ritenersi sufficiente preservare singole parti dell’edificio originario (quali ad esempio la parte dell’edificio all’interno della fascia di rispetto idrico)?
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione I, 17 novembre 2016
L’inserimento da parte del PAI (Piano per l'Assetto Idrogeologico) di porzioni del territorio in aree di rischio non elevato e, segnatamente, in aree di rischio medio può portare ad escludere che i comuni, sulla base degli studi in concreto condotti, possano prevedere una disciplina urbanistica che impedisca l’edificazione?
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II quater, 20 maggio 2015
Sulla giurisdizione in ordine ad una controversia avete ad oggetto l’inclusione, o meno, nell’ambito della zona di tutela assoluta -prevista per evitare ogni potenziale rischio nell’utilizzazione di una risorsa idrica destinata al consumo umano- degli apparati trasmittenti di una stazione radio base che la società telefonica ha collocato sulla sommità di un’opera idraulica localizzata a meno di dieci metri dal punto di captazione di detta risorsa idrica
T.A.R. Liguria, Sezione I, 10 dicembre 2014
[A] Sulla possibilità di definire alla stregua di un bene funzionalmente completo una baracca sorretta da travi e priva di chiusure laterali. [B] Sulla legittimità del diniego di rilascio di permesso di costruire in sanatoria relativamente ad un fabbricato realizzato all'interno della c.d. fascia di servitù idraulica
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 2 ottobre 2013
Sul divieto di costruzione di opere dagli argini dei corsi d'acqua, previsto dall'art. 96, lett. f), t.u. 25.07.1904 n. 523
T.A.R. Piemonte, Sezione I, 5 aprile 2013
Sulle opere dei privati a difesa dalle esondazioni di un fiume (art. 58 r.d. del 25 luglio 1904 n. 523), dirette alla costruzione di un argine di difesa, e sulla possibilità o meno di ricomprendervi anche un muro di recinzione di un magazzino
Consiglio di Stato, Sezione IV, 5 novembre 2012
Sull’art. 96 del regio decreto n. 523 del 1904 che reca l’elenco dei “lavori ed atti vietati in modo assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese” e sull’applicazione del suddetto divieto sono ai “corsi d’acqua” oppure anche ai “laghi”
T.A.R. Puglia Lecce, Sezione I, 29 giugno 2012
Sulla giurisdizione in materia di impugnazione di un Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 18 giugno 2012
Sul divieto di costruzione di opere a meno di dieci metri dalla sponda del fiume, previsto dall'art. 96 lett. f), t.u. 25 luglio 1904 n. 523
T.A.R. Toscana, Sezione III, 26 aprile 2012
Le limitazioni all’edificabilità di un terreno prossimo ad un corso d’acqua vengono meno nel caso in cui quest’ultimo venga ricoperto da una strada o tombinato
T.A.R. Lazio Latina, Sezione I, 23 aprile 2012
Il divieto di costruzione ad una certa distanza dagli argini dei corsi demaniali riguardo all’esecuzione delle opere antecedentemente alla sussistenza del vincolo
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 6 aprile 2012
[A] Sul deposito di massi rocciosi, pietrisco e materiale di riporto sugli alvei e sponde delle acque pubbliche. [B] Sulla corretta interpretazione dell’art. 96 lett. g) del R.D. del 25/07/1904
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione II, 1 agosto 2011
Nessuna opera realizzata in violazione del vincolo idraulico di cui all'art. 96, lett. f), t.u. 25.07.1904 n. 523 può essere sanata
Consiglio di Stato, Sezione IV, 29 aprile 2011
Sul divieto di costruzione di opere ad una determinata distanza dagli argini dei corsi d'acqua, previsto dall'art. 96 lett. f) t.u. 25 luglio 1904, n. 523
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Sezione I, 30 aprile 2010
Sull’art. 96 lett. f) del r.d. 25.6.1904 n. 523 riguardo ai lavori ed atti vietati in modo assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese
T.A.R. Campania Salerno, Sezione II, 7 marzo 2008
[A] Sul divieto di costruzione di manufatti ad una certa distanza dagli argini dei corsi d’acqua, contenuto nell’art. 96, lett. f), del R.D. 25 luglio 1904 n. 523. [B] Sull’annullamento d’ufficio di una concessione edilizia consequenziale ad una falsa o comunque erronea rappresentazione dello stato di fatto
T.A.R. Toscana, Sezione III, 19 giugno 2007
[A] Sul divieto di costruzione di recinzioni nelle zone di rispetto dei corsi d’acqua. [B] Sulla natura delle opere pertinenziani e dei manufatti precari. [C] Sui i chioschi prefabbricati, le strutture metalliche adibite a posto auto ed i containers metallici ad uso magazzino
T.A.R. Lombardia Brescia, 13 giugno 2007
Sui casi in cui le normative locali possono derogare all’art. 96 lett. f) del R.D. n. 523/1904 che prevede il divieto di edificare ad una distanza inferiore a 10 metri dal piede degli argini dei corsi d’acqua
Corte d’Appello di Firenze, Sezione Acque Pubbliche, 14 marzo 2006
Sulla natura conformativa o espropriativa dell’atto che imprime ai terreni la destinazione ad opera idraulica
Corte d’Appello di Firenze, Sezione I, 22 dicembre 2005, n. 1887
Il vincolo idraulico, apposto sulla base della legge “Sarno”, pur non determinando l’inedificabilità di un terreno, ne cagiona una diminuzione di valore ai fini dell’indennità di espropriazione
T.A.R. Toscana, Sezione III, 14 luglio 2005, n. 3354
Il vincolo di cui all’art. 96 del D.P.R. 523 del 1904, che introduce un vincolo idraulico di inedificabilità di corpi di fabbrica a meno di dieci metri dal piede dell’argine, è inapplicabile riguardo ad una scale esterna all’edificio