T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 6 giugno 2022
Quando si configura la falsa rappresentazione dei fatti da parte del privato, comportante l’inapplicabilità del termine di diciotto mesi per l’annullamento d’ufficio di un titolo edilizio ai sensi dell’art. 21 nonies, comma 2 bis, L. 241/1990?
T.A.R. Marche, Sezione I, 18 marzo 2022
[A] Sulla non condivisibile posizione della Corte di Cassazione Penale circa i limiti degli interventi con demolizione e ricostruzione di cui all’art. 3, let. d), del T.U. n. 380/2001, laddove anche laddove non siano assoggettati a vincolo storico artistico ma solo paesaggistico, consente di qualificarli come ristrutturazione "soltanto ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente e non siano previsti incrementi di volumetria". [B] Sulla modifica dell'area di sedime mediante un intervento di demolizione e ricostruzione riconducibile alla ristrutturazione edilizia
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 4 maggio 2021
Se un intervento di sostituzione edilizia di cui all’art. 134, comma 1, lett. l), della L.R. 65/2014, sia assoggettabile al pagamento degli oneri di urbanizzazione quando non determini un incremento dei carichi urbanistici ex art. 184 della L.R. 65/2014.
Consiglio di Stato, Sezione IV, 31 luglio 2020
Se il pagamento degli oneri di urbanizzazione sia correlato non soltanto al rilascio del permesso di costruire o allo svolgimento di un’attività edilizia, ma anche alla circostanza che l’intervento che si intende realizzare determini un aumento del carico urbanistico ex art. 184 della L.R. 65/2014.
T.A.R. Lombardia, Sezione IV, 6 ottobre 2021
Se il mutamento di destinazione d’uso di un immobile da industriale a residenziale avvenuto nella vigenza di uno strumento pianificatorio sia idoneo a determinare un ulteriore carico urbanistico.
T.A.R. Toscana, Sez. III, 22 gennaio 2021
[A] Sulle conseguenze e finalità del vincolo imposto dall’art. 338 del R.D. n. 1265/1934.
[B] Quali possono essere gli interventi edilizi consentiti nell’ambito della fascia di rispetto di cui al vincolo imposto dall’art. 338 del R.D. n. 1265/1934?
[C] Se siano ammessi gli interventi consistenti nella demolizione e fedele ricostruzione di un fabbricato nell’ambito del vincolo imposto dall’art. 338 del R.D. n. 1265/1934.
T.A.R. Puglia Bari, Sezione III, 30 luglio 2015
[A] Sulla qualificazione di un intervento come “rigenerazione/ riqualificazione urbana” ovvero come sostituzione edilizia: ipotesi applicative. [B] Sulla legittimità dell’esercizio del potere regionale in sede di approvazione del piano o di una sua variante.
T.A.R. Toscana, Sezione III, 13 gennaio 2015
[A] Sulla qualificazione dell’intervento realizzato alla stregua di una “sostituzione edilizia”. [B] Una previsione che imponga al privato costi esorbitanti per raggiungere il medesimo risultato a cui si potrebbe pervenire con uno sforzo economico di gran lunga inferiore appare senza dubbio contraria ai principi di proporzionalità e ragionevolezza che devono ispirare l’agire della pubblica amministrazione
T.A.R. Toscana, Sezione III, 23 gennaio 2014
[A] Sulla nozione e sui limiti della “ristrutturazione edilizia” con demolizione e ricostruzione ai sensi della L.R. Toscana n. 1 del 2005 e del D.L. 69 del 2013 (Decreto del fare). [B] Sugli interventi di “sostituzione edilizia” ai sensi dell’art. 78 della L.R. Toscana n. 1 del 2005. [C] Sul concetto di “sagoma”. [D] Sul caso in cui la tecnica utilizzata per la demolizione e ricostruzione sia stata quella del c.d. , consistente non già ad una integrale demolizione dell’esistente seguita da successiva ricostruzione ma da una progressiva demolizione e contestuale ricostruzione, per parti, dell’edificio medesimo. [D] Sull’obbligo di rispetto della distanza minima di m. 10 per le ipotesi di “nuovi edifici”, nei quali rientrano anche le di cui alla legislazione toscana. [E] Sull’art. 8, comma 1, punto 2) del DM n. 1444 del 1968 il quale, in zona B, prevede che i nuovi edifici non possano avere altezza superiore a quelli preesistenti e circostanti
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 2 dicembre 2009
[A] Sulla L.R. Campania 28 novembre 2001, n. 19, che all'articolo 2, nel prevedere che le ristrutturazioni possono essere realizzate in base a semplice denuncia di inizio di attività (D.I.A.), faceva rientrare nella fattispecie “le ristrutturazioni edilizie, comprensive della demolizione e della ricostruzione con lo stesso ingombro volumetrico” e sulla sua riformulazione da parte dell'art. 49, comma 5, della L.R. 22 dicembre 2004 n. 16. [B] Sull c.d. intervento di “sostituzione edilizia” previsto dalle norme locali e sul suo inquadramento alla luce del D.P.R. 380 del 2001 che non lo prevede. [C] Sulla natura degli interventi che portano a qualificare una semplice ristrutturazione come ristrutturazione mediante demolizione e ricostruzione
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 22 febbraio 2007
[A] Sugli interventi di “sostituzione edilizia” ai sensi della normativa nazionale. [B] Non può ritenersi esistente un preesistente organismo edilizio, nel caso in cui sono venuti meno gli elementi tipologici idonei ad identificarlo