Sulla disciplina della proroga dei termini di efficacia del permesso di costruire ai sensi dell’art. 15 del DPR 380/2001 (ordinaria) e ai sensi dell’art. 30, comma 3, del D.L. 69/2013 (straordinaria).
Quando può ritenersi sussistente l'inizio lavori prescritto ai sensi dell'art. 15, comma 2, D.P.R. 380/2001 ai fini del calcolo dei termini di decadenza del permesso di costruire?
[A] Se la mancata comunicazione di inizio lavori nel termine di cui all’art. 15, comma 2, del D.P.R. 380/2001 comporti la decadenza del permesso di costruire.
[B] Sulle ipotesi nelle quali nel processo amministrativo sia ammissibile o non ammissibile l’integrazione in sede giudiziale della motivazione dell’atto amministrativo.
[A] In tema di decadenza del permesso di costruire, su chi grava l'onere della prova del mancato inizio dei lavori assentiti con licenza edilizia ovvero con permesso a costruire? [B] Quali sono i criteri per valutare l'effettivo inizio dei lavori edili?
Cosa deve intendersi per “decoro architettonico” e cosa per "innovazione lesiva del decoro architettonico"? [B] Sulla collocazione di canne fumarie sul muro perimetrale di un edificio: in quali ipotesi è necessario il consenso unanime dei condomini? Quest'ultimo deve essere verificato nell’ambito dell’istruttoria preliminare tesa all'accertamento della sussistenza, in capo al richiedente, della necessaria legittimazione ad ottenere il titolo edilizio?
L’adozione di un provvedimento formale da parte del competente organo comunale è condizione indispensabile per il verificarsi degli effetti della decadenza del permesso di costruire?
L'effetto decadenziale del permesso di costruire per mancato avvio dei lavori entro il termine fissato dalla legge, ha natura automatica, o necessita, invece, di uno specifico provvedimento da parte dell'amministrazione?
Sulla possibilità o meno di ritenere un permesso di costruire automaticamente prorogato in presenza di una causa di forza maggiore che impedisca di completare i lavori nel termine previsto.
Il termine di durata del permesso edilizio può mai intendersi automaticamente sospeso? Che rilevanza assume in tale contesto il factum principis dell'autorità giudiziaria?
Il diniego di rinnovo di una concessione edilizia irrimediabilmente scaduta può fondarsi sul solo contrasto tra l’originario titolo abilitativo e la disciplina urbanistica sopravvenuta alla originaria concessione dopo la sua scadenza?
La presentazione della denuncia delle opere in cemento armato è idonea ad impedire la decadenza del permesso di costruire per l'inutile decorso del termine annuale previsto per l'inizio lavori?
La realizzazione di opere non ricomprese nel titolo edilizio può assumere rilevanza ai fini dell’integrazione dell’inizio dei lavori, ai sensi dell’art. 15 del DPR n. 380 del 2001?
Che rilevanza assume la realizzazione di opere non ricomprese nel titolo edilizio ai fini della valutazione circa l’intervenuto o meno inizio dei lavori, ai sensi dell’art. 15 del DPR n. 380 del 2001?
La pronuncia di decadenza di un permesso di costruire deve necessariamente essere preceduta da comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell’art. 7 della legge n. 241 del 1990?
Sull'effetto decadenziale del mancato avvio dei lavori entro il termine annuale fissato dalla legge: la decadenza del permesso di costruire costituisce effetto automatico del trascorrere del tempo? Ci sono ipotesi nelle quali il termine di durata del permesso edilizio può ritenersi automaticamente sospeso?
L’esistenza di apprestamenti di cantiere (“baracca in legno” e “teleferica”) può condizionare negativamente il rilascio dell’ “accertamento di conformità” delle opere edilizie?
Sulla sussistenza dei presupposti per la decadenza del titolo edilizio di cui all'art. 15 del D.P.R. n. 380/2001: l'effettivo inizio dei lavori può essere valutato in via generale ed astratta?
Sui presupposti della decadenza del titolo edilizio di cui all'art. 15 del D.P.R. n. 380/2001, con particolare riferimento al momento in cui può ritenersi integrato l'effettivo inizio dei lavori e alla possibilità (o meno) che quest’ultimo si inveri con l’attività di sbancamento
Quand’è che, ai fini del rispetto del termine di inizio dei lavori, l'avvio degli stessi può senz'altro ritenersi sussistente? Attività quali lo spianamento, il sondaggio o il mero picchettamento del terreno, denotano "un serio intento costruttivo"?
Quando i lavori di costruzione del manufatto assentito possono reputarsi effettivamente iniziati? La recinzione e la pulizia dell’area di intervento, l’installazione della baracca degli attrezzi e del cartello di cantiere, lo sbancamento e il livellamento del terreno, la realizzazione delle opere di scavo e di sottofondazione, nonché di limitate opere di fondazione sono, di per sé, sufficienti a comprovare un serio animus aedificandi?
[A] Prima del deposito della denuncia dei conglomerati cementizi e della relazione per il contenimento energetico il permesso di costruire già rilasciato deve considerarsi inefficace (con conseguente abusività delle opere precedentemente realizzate)? [B] Può la presentazione della denuncia delle opere in cemento armato ritenersi idonea ad impedire la decadenza del permesso di costruire per l’inutile decorso del termine annuale previsto per l’inizio lavori stabilito dall’art. 15, primo comma, del d.P.R. n. 380 del 2001?
Sulla giurisprudenza (non costante) relativa alla necessità o meno di un espresso provvedimento di decadenza dalla concessione edilizia per mancato inizio ed ultimazione dei lavori nel termine prefissato
L’operatività della decadenza della concessione edilizia necessita dell’intermediazione di un formale provvedimento amministrativo di carattere dichiarativo? Orientamenti giurisprudenziali a confronto
[A] Sulla pronunzia di decadenza della concessione edilizia. [B] Sul fondamento giustificativo della determinazione di decadenza della concessione edilizia, nonché sui presupposti che devono assistere la legittimità dell’atto. [C] Sull'istanza di proroga per l'avvio dei lavori oggetto di un permesso a costruire. [D] La scadenza del termine apposto all'autorizzazione edilizia per l'avvio (e l'ultimazione) dei lavori determina automaticamente la cessazione degli effetti del provvedimento? [E] I fatti estranei sopravvenuti che possono legittimare la proroga del termine di inizio o completamento dei lavori ai sensi dell'articolo 15, comma 2, hanno rilievo automatico?
[A] L’annullamento del titolo edilizio, nel caso in cui riguardi un fabbricato unico con più vani, priva di efficacia il titolo nella sua interezza? [B] Sull’accertamento dell'avvenuto inizio dei lavori entro l'anno dal rilascio del permesso di costruire. [C] La crisi economica che ha afflitto il settore dell'edilizia è motivo che può consentire la proroga del permesso di costruire?
In tema di decadenza del permesso di costruire, anche laddove si sia in presenza del cd. factum principis o di cause di forza maggiore, l’interessato è pur sempre onerato della richiesta di proroga del permesso di costruire, che deve essere accordata con atto espresso dell’Amministrazione, non operando automaticamente l’effetto sospensivo
[A] Sull’incidenza, in tema di decadenza del permesso di costruire, della realizzazione del c.d. “rustico”, in presenza di norme limitative sopravvenute. [B] Sulle nozioni di “costruzione” e di “edificio”
[A] Sull’identità dei concetti di vicinitas e legitimatio ad causam ai fini dell'impugnazione di una concessione edilizia. [B] Sulla efficacia probatoria della certificazione delle risultanze di una aerofotogrammetria
Sulla legittimità o meno dell’atto comunale di diniego di proroga dei lavori e di dichiarazione di decadenza del permesso di costruire che neghi rilievo alla grave crisi economica che ha afflitto il settore dell’edilizia
[A] Non essendo nell’atto di concessione previsto alcun termine in caso di scadenza della stessa, la cui data era, dunque, ben nota ai concessionari, il rilascio può esigersi immediatamente. [B] La natura vincolata degli atti impugnati (provvedimenti comunali contenenti l’ordine di rilascio per intervenuta scadenza delle concessioni per l'occupazione di suolo pubblico), esclude in re ipsa sia la necessità di comunicare l’avvio del procedimento, sia la necessità di una motivazione ulteriore rispetto a quella dell’intervenuta scadenza della concessione
Sull’inerzia serbata dal Comune nei confronti dell’istanza dell’interessato intesa ad ottenere dal Comune l'emanazione dei provvedimenti necessari per la declaratoria di decadenza del permesso edilizio rilasciato a soggetti controinteressati
Sugli orientamenti giurisprudenziali riguardo alla proroga dei termini del permesso di costruire in presenza di eventi assolutamente ostativi alla prosecuzione dei lavori
Sull’art. 77 della l.r. n. 1/2005 secondo cui il termine di conclusione delle opere autorizzate con permesso di costruire “può essere prorogato, con provvedimento motivato, solo per fatti estranei alla volontà del titolare del permesso di costruire, che siano sopravvenuti a ritardare i lavori durante la loro esecuzione”
La realizzazione di semplici movimenti di terra e addirittura la gittata di un strato di battuto di calcestruzzo tesi a circoscrivere le fondamenta della costruzione da realizzare non costituiscono elementi idonei a configurare l’inizio dei lavori
Sul termine di decorrenza del termine di inizio lavori, tra la data di comunicazione del permesso di costruire e quella invece del suo materiale rilascio
Sulla possibilità o meno che i problemi insorti nel corso dell’esecuzione dei lavori già in precedenza assentiti possano integrare i presupposti della forza maggiore, sulla scorta della quale fondare il rilascio della proroga della concessione edilizia
Se è vero che la declaratoria di decadenza di un titolo edilizio costituisce manifestazione di attività vincolata della pubblica amministrazione, è parimenti innegabile che i presupposti della decadenza richiedono un rigoroso e completo accertamento in fatto, vale a dire una adeguata istruttoria
[A] Sulla pronunzia di decadenza del permesso di costruire ai sensi dell'art. 15, comma 2, del D.P.R. n. 380 del 2001. [B] Sull’asserito impedimento, qualificato dalla ricorrente come ritardo incolpevole, derivante dal preteso ritardo dell’azienda titolare del servizio pubblico elettrico nell’operare lo spostamento della linea elettrica
Secondo l’art. 15, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, “il termine per l'inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo” e conforme è la normativa specifica del Comune di Firenze (art. 6 ter del regolamento edilizio)
Il termine di efficacia del titolo edilizio non può mai intendersi sospeso “automaticamente”, essendo a tal fine necessaria la presentazione di una formale istanza di proroga all’amministrazione cui segua un formale provvedimento
La decadenza del permesso di costruire pur operando automaticamente per effetto dell’inutile decorso dei termini di inizio e fine lavori, deve essere formalizzata in un provvedimento amministrativo
La consistenza e le caratteristiche tecnico-costruttive dell’opera da concludere, anche in relazione alle modalità di realizzazione in economia e all’esigenza di eseguirla nei periodi climatici migliori, nonché la sopravvenuta indisponibilità dell’impresa cui la stessa era stata, da ultimo, commissionata non possono costituire un “fatto sopravvenuto”, idoneo a giustificare la proroga ai sensi dell’art. 15 del Testo Unico dell’edilizia
Sul termine di un anno, entro cui dare obbligatoriamente inizio ai lavori, qualora al permesso di costruire sia apposta la condizione secondo la quale l'effettivo inizio dei lavori è subordinato al preventivo ottenimento del nulla-osta idrogeologico
[A] Ai sensi dell’art.12 del D.P.R. 380/2001 ed in vista del rilascio del permesso di costruire, è necessario che esistano – ovvero se ne preveda l’imminente realizzazione – almeno le opere di urbanizzazione primaria stimate in concreto necessarie. [B] La pronuncia di decadenza del permesso di costruire è espressione di un potere strettamente vincolato. [C] Sui casi in cui è ammessa la proroga alla scadenza del titolo edilizio. [D] Sui presupposti per determinare il carattere essenziale o meno di una variante alla concessione edilizia. [E] L’art. 9 T.U. si presenta come una disposizione “di chiusura” del sistema, operante solo nei casi in cui non sia stata esercitata la funzione amministrativa pianificatoria da parte del Comune che ne è titolare, e sempre che non vi siano diverse, più restrittive, discipline regionali
I vizi di cui sarebbe affetta una concessione edilizia possono giustificare il ricorso all’autotutela, ma non il diniego di proroga dei termini per l’ultimazione e dei lavori
Nel regime procedurale stabilito dall’art. 4 del DL 398/1993, riprodotto con alcune variazioni minori nel testo originario dell’art. 20 del DPR 380/2001, non è possibile cristallizzare la situazione all’esaurimento della fase istruttoria vera e propria di 60 giorni, in quanto il rilascio del titolo edilizio non è una conseguenza automatica degli adempimenti istruttori ma richiede un confronto e una valutazione di conformità, a volte non semplice, con la disciplina urbanistica
Appare illegittimo comminare la decadenza della concessione edilizia per mancato avvio dei lavori entro un anno, facendo decorrere tale termine dalla mera presentazione del progetto al Genio civile, e non computandolo dal momento in cui l’Ufficio si è espresso con provvedimento conclusivo
[A] Sull’individuazione del vero momento terminale della procedura per il rilascio della concessione ediliziae sulla possibilità o meno di avere riguardo a quello dell’atto di determinazione del contributo. [B] Sulla creazione di due unità immobiliari attraverso la posa in opera di divisori all’interno dell’immobile originario
L’istanza di proroga motivata sulla sussistenza di fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare deve essere in ogni caso presentata prima che il titolo edilizio venga a scadere
Il sequestro preventivo operato dal giudice penale, secondo la giurisprudenza che ha avuto modo di soffermarsi sul tema, non può costituire factum principis idoneo a determinare una sospensione dei termini perentori di ultimazione dei lavori relativi ad una concessione edilizia
Sugli orientamenti giurisprudenziali in materia di decadenza del titolo edilizio per decorso del termine e sugli interventi utili a ritenere sussistente un effettivo inizio dei lavori
Sui casi in cui i termini di inizio e di ultimazione dei lavori “possono essere prorogati, con provvedimento motivato, per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso”
Sulla declaratoria di decadenza della concessione edilizia allorché sussistano impedimenti assoluti all’esecuzione dei lavori segnalati o comunque conosciuti all’Amministrazione
Sulla necessità o meno che la decadenza della concessione edilizia per mancata ultimazione dei lavori nel termine previsto dalla legge debba essere dichiarata dall’amministrazione
[A] Sulla natura recettizia o meno del permesso di costruire ai fini della decorrenza del termine di decadenza e dell’obbligo di corrispondere gli oneri concessori e sui distinti orientamenti giurisprudenziali che individuano tale termine l’uno dalla data della materiale formazione del titolo e l’altro dalla data di comunicazione all’interessato. [B] Sul nulla osta per le costruzioni antisismiche, ai sensi della l. 64 del 1974, e sulla sua natura di condizione di efficacia o piuttosto di validità della concessione edilizia cui afferisce
Non può essere opposto il decorso del termine decadenziale del permesso di costruire a colui che non poteva comunque continuare l’edificazione per un fatto sopravvenuto estraneo alla sua volontà
[A] Sul significato etimologico e lessicale del termine “rilascio” contenuto dall’art. 15 del D.P.R. 380 del 2001 relativamente al permesso di costruire. [B] Sugli interventi di ripristino di edifici diruti
Sulla corretta interpretazione del termine “rilascio” riferito al titolo concessorio, ai fini del computo del termine annuale per l’inizio dei lavori contenuto nell’art. 15, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001
Sulla decadenza della concessione edilizia per mancata osservanza del termine di inizio o di completamento dei lavori ovvero per sopravvenuta incompatibilità con lo strumento urbanistico sopravvenuto
Sui principi tracciati dalla giurisprudenza riguardo al tema della decadenza di efficacia del permesso di costruire per mancato inizio dei lavori nel termine fissato
Sullo sbancamento del terreno e sulla possibilità o meno che questo costituisca quell’“inizio dei lavori” ai fini del rispetto del termine di efficacia della concessione edilizia