T.A.R. Campania, Napoli, Sezione II, 18 settembre 2024
Se, rispetto alla comunicazione antimafia, l'informativa antimafia produca effetti differenti sugli atti a contenuto abilitativo conseguiti dalla società nell'ambito dell'esercizio della propria attività imprenditoriale rilasciati per la realizzazione di unità immobiliari da destinare alla vendita.
T.A.R. Toscana, Sezione III, 8 luglio 2024
Se l'installazione di un pannello fotovoltaico che richiede la costruzione di un nuovo manufatto (tettoia o pergola fotovoltaica) sia subordinato alla presentazione di S.C.I.A. oppure non necessiti di alcun permesso ai sensi dell'articolo 136, comma 1, lettera c), del D.Lgs. n. 42 del 2004.
T.A.R. Piemonte, Sezione II, 25 marzo 2024
Se l'art. 19 L. 241/1990, avente ad oggetto le attività iniziate dalla data di presentazione della s.c.i.a., sia applicabile anche nel caso di segnalazione fatta a fronte di un'attività già compiuta.
T.R.G.A., Bolzano, 7 dicembre 2023
Se il principio di buona fede risulti violato qualora il ricorrente sia stato tratto in errore dai funzionari del Comune sulla non necessità di presentare la propria SCIA nel termine perentorio.
T.A.R. Liguria, Sezione II, 2 novembre 2023
Sull’eventuale consolidarsi del titolo edilizio qualora le attestazioni allegate circa lo stato attuale dell'immobile in punto di regolarità urbanistico-edilizia risultino infondate.
T.A.R. Toscana, Sezione III, 24 dicembre 2022
Il rispetto del termine dei diciotto mesi per l'esercizio del potere inibitorio, scaduto l'iniziale termine di trenta giorni dalla presentazione dalla SCIA ex art. 19, comma 4, Legge 241/1990, è legato alla adozione del provvedimento o alla sua comunicazione?
Corte Costituzionale, 21 dicembre 2021
La proroga dei titoli edilizi prevista dall’art. 103 del D.L. 18/2020 è automatica? La proroga dei titoli edilizi prevista dall’art. 10 del D.L. 76/2020 diventa operativa solo se il privato comunica di volersi avvalere della stessa?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 7 luglio 2022
[A] Sui termini e presupposti di esercizio del potere di autotutela in ipotesi di SCIA corredata da false rappresentazione dei fatti: è richiesto l'accertamento con sentenza passata in giudicato? [B] Sulla necessità da parte della P.A., anche in ipotesi di rappresentazione infedele, di motivare l'interesse pubblico all'esercizio della autotutela.
Consiglio di Stato, Sezione VI, 8 luglio 2022
Sulle varianti essenziali e varianti non essenziali rispetto al titolo edilizio (con riferimento alla creazione di una rampa, di un muretto, di un varco e di una vasca a mezzo sbancamento del terreno).
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione IV, 8 settembre 2022
In ordine alle modalità di determinazione della base di calcolo della sanzione pecuniaria ex art. 37 del D.p.r. 380/2001 rispetto ad opere di manutenzione ordinaria consistite nella posa di asfalto di area cortilizia pertinenziale.
Consiglio di Stato, Sezione II, 21 aprile 2021
[A] In ordine ai due diversi orientamenti giurisprudenziali contrapposti concernenti l'operatività della vicinitas quale elemento sufficiente o meno a radicare la legittimazione e l'interesse ad agire nel giudizio di impugnazione di un titolo edilizio. [B] In merito alla efficacia conformativa del Piano strutturale approvato e come tale operante quale limite di carattere negativo da valutare ai fini del rilascio di un titolo edilizio.
T.R.G.A. Trento, 8 giugno 2022
[A] Sulla riconduzione nell'ambito della giurisdizione amministrativa, in materia non esclusiva, delle questioni pregiudiziali concernenti la qualificazione del controinteressato come soggetto legittimato a richiedere il permesso di costruire. [B] Sulla diversa disciplina dettata dalla Legge Provinciale di Trento n. 15 del 2015 in merito ai presupposti per l'esercizio dei poteri di "autotutela" in materia di SCIA edilizia [C] In merito al carattere doveroso dei poteri di controllo tardivo sollecitati dal soggetto terzo e sul rimedio esperibile in ipotesi di inerzia della P.A. [D] In ordine alla intervenuta carenza di interesse del ricorso ex art. 31 e 117 c.p.a. in ipotesi di adozione tardiva di atto esplicito da parte della P.A. [E] Quali sono i presupposti per l'esericizo dell'azione di accertamento nell'ambito della giurisdizione di legittimità? [F] In ipotesi di esercizio tardivo dei poteri di autotutela su istanza del terzo, trova applicazione l'art. 21 octies, primo periodo, comma 2, Legge 241/1990?
T.A.R. Puglia, Lecce, Sezione I, 11 maggio 2022
Sulla distinzione tra le “variazioni essenziali” in tema di interventi sottoposti a permesso di costruire, che attengono alla modalità di esecuzione delle opere, e le “varianti”, che riguardano la richiesta di una variazione del titolo autorizzativo.
T.A.R. Emilia Romagna, Sezione II, 16 febbraio 2022
In ordine alla natura straordinaria dell'istituto dello scomputo degli oneri di urbanizzazione di cui all' art. 16, comma 2 D.p.r. 380/2001 richiedente la stipula, se non di un una vera e propria convenzione, quantomeno di una previa intesa con la pubblica amministrazione.
T.A.R. Lazio, Latina, Sez. I, 11 febbraio 2022
Sulla natura perentoria del termine per l’esercizio del potere inibitorio di SCIA e DIA in relazione all’eventuale breve lasso di tempo intercorso tra il “consolidamento” del titolo edilizio e l’intervento dell’Amministrazione.
T.A.R. Abruzzo, Sezione I, 13 dicembre 2021
Sull’onere motivazionale “rafforzato” in relazione al rispetto delle condizioni per disporre l’annullamento d’ufficio di cui all’art. 21 nonies della L. 241/1990 con riferimento ad una SCIA.
T.A.R. Toscana, Sezione III, 22 settembre 2021
Quale è l’elemento sostanziale che differenzia la ristrutturazione edilizia ricostruttiva (art. 134, comma 1, lett. h, L.R. 65/2014) dalla ristrutturazione edilizia conservativa (art. 135, comma 2, lett. d, L.R. 65/2014)?
T.A.R. Calabria Catanzaro, 25 gennaio 2019
Sul mancato utilizzo di moduli standard per il deposito della SCIA e sulla possibilità o meno da parte dell'amministrazione di ritenere irricevibile la domanda, con esonero dall’obbligo di controllare l’esistenza dei requisiti e dei presupposti della segnalazione entro 30 giorni dal relativo deposito
T.A.R. Campania, Sezione II, 7 ottobre 2021
Se l’Amministrazione, in caso di SCIA presentata da un privato, debba comunicare al segnalante l’avvio del procedimento o il preavviso di rigetto ex art. 10 bis, L. 241 del 1990 prima dell’esercizio dei relativi poteri di controllo e inibitori.
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 Luglio 2021
[A] Sulle condizioni e i presupposti affinché si possa perfezionare il silenzio-assenso dell’Amministrazione sulla domanda di permesso di costruire.
[B] Se il termine finale per la presentazione di una SCIA in variante possa essere rappresentato dalla data di deposito della dichiarazione di fine lavori.
T.A.R. Toscana, Firenze, Sez. III, 14 agosto 2019
[A] È configurabile un obbligo di verifica generale dell'attività edilizia intrapresa in base ad una segnalazione certificata di inizio attività da parte dell'Amministrazione sulla base dell'istanza ex art. 19, comma 6-ter, l. n. 241 del 1990? [B] Entro quanto il Comune può esercitare i propri poteri inibitori?
Consiglio di Stato, Sez. IV, 14 maggio 2019
L’assenza di una previsione del termine di avvio dei lavori assoggettati al regime della d.i.a. ovvero della s.c.i.a., sia da parte della normativa nazionale, sia da parte di quella regionale, può essere colmata con l’applicazione analogica delle disposizioni riferite al permesso di costruire?
T.A.R. Piemonte, Torino, Sez. II, 26 settembre 2018
L’interramento al di sotto della strada interpoderale di un tratto di tubazione (funzionale all’uso irriguo dei fondi) deve essere incluso nell’ambito delle attività di edilizia libera, di cui all’art. 6, comma 1, lettera d) del D.P.R.380 del 2001, oppure assoggettato a SCIA?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. IV, 12 settembre 2018
Può ritenersi legittima l’adozione di un provvedimento repressivo-inibitorio della d.i.a. (già consolidatasi) oltre il termine di trenta giorni dalla presentazione della stessa e senza le garanzie previste per l’esercizio del potere di annullamento d’ufficio?
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, Trieste, Sezione I, 9 agosto 2018
E' possibile sostenere che il potere di autotutela esercitato a distanza di un periodo compreso tra i tre e i sei anni su una s.c.i.a asseritamente illegittima imponga una motivazione particolarmente convincente circa l'apprezzamento degli interessi dei destinatari dell'atto?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 4 giugno 2018
Può il Comune, al di fuori del proprio potere sanzionatorio urbanistico-edilizio, a distanza di più di 12 anni dalla presentazione della prima D.I.A. e di oltre 10 anni dalla dichiarazione di fine lavori, annullare in autotutela il titolo formatosi?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione II, 4 giugno 2018
È possibile sostenere che gli interventi edilizi che ricadano in zona assoggettata a vincolo paesaggistico siano comunque soggetti alla previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, quand'anche si tratti di opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera S.C.I.A./D.I.A.?
T.A.R. Piemonte, Torino, Sez. II, 23 maggio 2018
Una d.i.a. contenente una descrizione alquanto imprecisa del realizzando fabbricato può essere considerata conseguita “sulla base di false rappresentazioni dei fatti o di dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci per effetto di condotte costituenti reato” ai sensi dell'art. 21 nonies, c. 1, l. n. 241/1990?
T.A.R. Campania, Salerno, Sez. II, 21 maggio 2018
E' possibile sostenere che l'immobile per la cui realizzazione si sia presentata una DIA non corredata del parere dell'autorità preposta alla tutela del vincolo sia soggetta alla sola pena pecuniaria che l’art. 37 del d.P.R. 380/2001?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 22 maggio 2018
E' possibile sostenere che l’eccessivo lasso di tempo intercorso tra il momento nel quale la D.I.A. si è formata ed ha iniziato a produrre effetti e quello nel quale il Comune è intervenuto su di essa in autotutela (7 anni) sia capace di ingenerare un legittimo affidamento nel privato ancorché quest'ultimo abbia consapevolezza della irregolarità di un proprio intervento edilizio?
Consiglio di Giustizia Amministrativa per la elione Siciliana, 16 aprile 2018
Sulla regola della sufficienza della SCIA in tema di apertura o trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico: a questi fini, nella nozione di “complessi ricettivi” di cui all'art. 3, comma 6, della legge n. 287/1991, possono farsi rientrare gli stabilimenti balneari?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 28 febbraio 2018
Sulla doverosità o meno dell'esercizio del potere amministrativo in conseguenza della richiesta del privato di esercizio di autotutela circa il rilascio di un titolo edilizio ovvero relativamente alla sollecitazione dei poteri repressivi in materia di D.I.A.-S.C.I.A.
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione I, 16 febbraio 2018
In quali ipotesi la realizzazione di una tettoia, indipendentemente dalla sua eventuale natura pertinenziale, è configurabile come intervento di ristrutturazione edilizia ai sensi dell'art. 3 comma 1, lett. d), d.P.R. n. 380 del 2001?
T.A.R. Calabria, Catanzaro, Sezione II, 20 ottobre 2017
Sulla S.C.I.A.: scaduto il termine perentorio previsto dalla legge per verificare la sussistenza dei relativi presupposti, può considerarsi legittima l'adozione di un provvedimento repressivo/ripristinatorio adottato senza le garanzie e i presupposti richiesti dall'art. 21-nonies della l. n. 241/1990 per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio?
T.A.R. Lombardia, Brescia, Sezione I, 23 ottobre 2017
L’inutile spirare del termine accordato dalla legge per l'inibizione dei lavori o dell'intervento edilizio preannunciati con una DIA priva l’amministrazione del potere di controllo urbanistico-edilizio e dell'eventuale potere sanzionatorio in ordine ad interventi realizzati in violazione della pertinente normativa?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 20 ottobre 2017
La richiesta di accesso ai documenti ed, in particolare, agli elaborati progettuali può essere ritenuta idonea, ex se, a far differire i termini di proposizione del ricorso avverso il titolo edilizio?
T.A.R. Puglia, Bari, Sezione II, 20 febbraio 2017
[A] Cosa si intende quando si parla di affidamento del privato sulla validità di un titolo edilizio? [B] L’errore sui requisiti soggettivi o oggettivi della DIA, può comportare un affidamento in favore del soggetto che l'ha resa, in ipotesi, vincolante per la parte pubblica che non abbia esercitato i conseguenti poteri correttivi o inibitori?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 9 ottobre 2017
Sulla corretta lettura dell’art. 19 della legge n. 241 del 1990: è possibile distinguere le caratteristiche dell’intervento ufficioso della p.a., a verifica della legittimità dell’attività segnalata, da quelle proprie dell’intervento dell’Amministrazione ad istanza del terzo?
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II-Ter, 19 settembre 2017
Sul ragionevole termine previsto dall’art. 21 nonies della l. 241/90 per l’esercizio dei poteri di autotutela con particolare riferimento ai casi in cui la SCIA sia inesatta o incompleta o, comunque, corredata da false rappresentazioni dei fatti.
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II-Ter, 19 settembre 2017
La condizione relativa all'esistenza in capo all’interessato di un valido titolo di disposizione dell’immobile e dalla regolarità edilizia ed urbanistica di quest’ultimo è necessaria anche per la SCIA di ampliamento dell’esercizio di somministrazione?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II-quater, 18 settembre 2017
Può il provvedimento carente di una specifica valutazione e, quindi, di una puntuale indicazione delle ragioni di pubblico interesse, essere legittimamente annullato in autotutela anche a distanza di molto tempo dallo spirare del termine di legge lasciato dalla norma (in particolare dall’art. 19, commi 3 e 6-bis, l. 241/1990) all’ente locale per intervenire in sede inibitoria piuttosto che in sede di autotutela? Orientamenti giurisprudenziali a confronto.
T.A.R. Molise, Campobasso, Sezione I 13 settembre 2017
Quali azioni può spiegare il terzo interessato - come il proprietario limitrofo - che si trovi a relazionarsi con un'amministrazione che omette di adottare, secondo i suoi doveri di ufficio, i necessari provvedimenti di ripristino dello stato dei luoghi e di difesa del pubblico interesse in relazione a costruzioni abusive? La tutela del privato eè soltanto amministrativa ovvero anche civilistica?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 6 settembre 2017
Può ritenersi che la d.i.a. sia illegittima o inidonea a produrre i suoi effetti per la circostanza che sia stata presentata a una diversa articolazione dello Sportello Unico per l’Edilizia rispetto al Servizio che la stessa Amministrazione ritene competente?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 6 settembre 2017
[A] Può correttamente affermarsi che la SCIA, una volta decorsi i termini per l'esercizio del potere inibitorio-repressivo, costituisce un titolo abilitativo valido ed efficace che può essere rimosso solo attraverso l'esercizio del potere nel rispetto delle prescrizioni recate dall'art. 19, comma 4, della l. n. 241/1990? [B] Quali sono i compiti che Polizia Municipale può svolgere in materia di edilizia ed urbanistica?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 maggio 2017
A quali doveri è soggetta l’amministrazione che abbia ricevuto la sollecitazione del privato a reprime un abuso edilizio in relazione a una denuncia o segnalazione certificata di inizio attività? Laddove l’istanza pervenga entro sessanta giorni dal momento in cui il privato risulta aver avuto conoscenza dei profili lesivi dell’intervento, l’amministrazione è tenuta a esercitare pieni poteri inibitori ovvero un mero potere di autotutela?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 10 febbraio 2017
Sul principio del "tempus regit actum" in materia urbanistica e edilizia: che incidenza possono assumere le sopravvenute disposizioni urbanistiche (in punto di distanze,e di allocabilità di allevanti avicoli nell’area di riferimento) rispetto alla scia presentata nella vigenza di diverse disposizioni?
T.A.R. Campania, Napoli, Sezione III, 27 dicembre 2016
L’ampliamento di un soppalco per scopi residenziali può in qualche modo derogare ai limiti massimi di superficie consentiti dal RU? Un simile intervento, se possibile, deve considerarsi soggetto a DIA ovvero a permesso di costruire?
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione I-Quater, 30 dicembre 2016
Chiarimenti sulla denuncia di inizio attività e sull’esercizio (ovvero l’omissione) da parte dell'amministrazione del potere inibitorio: l’inutile spirare del termine accordato dalla legge per l'inibizione dei lavori o dell'intervento edilizio preannunciati con una DIA priva l’amministrazione del potere di controllo urbanistico-edilizio e dell'eventuale potere sanzionatorio in ordine ad interventi realizzati in violazione della pertinente normativa?
T.A.R. Campania, Salerno, Sezione I, 11 aprile 2016
Sulla S.C.I.A. e sull’art. 5, comma 1, lettera b), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 (Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia), convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge 12 luglio 2011, n. 106: precisazioni sul termine assegnato all’amministrazione per vietare la prosecuzione dell’attività avviata in carenza dei necessari requisiti e dei presupposti.
T.A.R. Lazio, Roma, Sezione II-Ter, 30 novembre 2016
Sulla SCIA: la presentazione di quest’ultima può essere vincolata dall’Amministrazione a termini perentori? In quali casi? Il sollecito alla presentazione di una SCIA non prodotta può ritenersi incluso nella potestà di regolarizzazione di cui all’art. 19 della l. 241/90?
T.A.R. Lombardia, Milano, Sezione II, 30 novembre 2016
Sulla DIA/SCIA in materia edilizia: l’istanza di esercizio del potere inibitorio riguardante una denuncia di inizio attività deve essere inoltrata all’amministrazione – pena la tardività del giudizio istaurato avverso il provvedimento che dà ad essa riscontro – non oltre il termine di sessanta giorni decorrente dalla conoscenza della denuncia stessa?
T.A.R. Sicilia, Catania, Sezione III, 30 novembre 2016
Le regole cui è assoggettato il potere amministrativo di controllo e di inibizione- conformazione, decorsi sessanta (o trenta, in materia edilizia) giorni dalla presentazione della s.c.i.a., sono sempre e comunque quelle di cui al primo comma dell'art. 21-nonies, anche dopo la l. n. 124 del 2015?
T.A.R. Toscana, Firenze, Sezione III, 23 novembre 2016
Sulla tardività dell’intervento sanzionatorio del comune in quanto successivo alla scadenza del termine di trenta giorni dalla presentazione della dichiarazione di inizio attività, ai sensi della l.r. n. 1 del 2005 e della l.r. n. 65 del 2014 che non ha portata retroattiva
T.A.R. Toscana, Sezione III, 10 novembre 2016
[A] Sul regime di edilizia libera di cui all’art. 6 del D.P.R. 380 del 2001: che natura assumono gli eventuali pronunciamenti anticipati dell’ente in ordine alla ammissibilità degli interventi comunicati con CILA? [B] in materia di edilizia libera, a quali condizioni il privato può adire il giudice amministrativo affinché accerti la legittimità dell’intervento che intende realizzare?
Consiglio di Stato, Sezione VI, 3 novembre 2016
Sulla corretta interpretazione da dare all’art. 19 della legge n. 241 del 1990 con riferimento al termine entro cui l’amministrazione può, su denuncia del terzo, esercitare il potere inibitorio rispetto alle opere realizzate con s.c.i.a.; sulle questioni – non risolte dal legislatore – relative al tempo dell’azione esperibile dal terzo e al tipo di potere che il terzo stesso può “sollecitare”
T.A.R. Campania Napoli, Sez. VIII, 27 settembre 2016
[A] Sulla previsione normativa di cui all’art. 19 della legge n. 241 del 1990: come possono attivarsi i soggetti che si considerano lesi dall’attività edilizia? [B] Il proprietario di un’area o di un fabbricato, nella cui sfera giuridica incide dannosamente il mancato esercizio dei poteri ripristinatori e repressivi relativi ad abusi edilizi da parte dell’organo preposto può pretendere un provvedimento che spieghi esplicitamente le ragioni della mancata adozione delle misure richieste?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 25 luglio 2016
Sulla natura della segnalazione certificata di inizio attività: l'autorità procedente deve comunicare al segnalante l'avvio del procedimento e il preavviso di rigetto ex art. 10 bis l. 7 agosto 1990 n. 241 prima dell'esercizio dei relativi poteri di controllo e inibitori?
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 20 luglio 2016
Sulle forme e i limiti temporali di tutela del terzo che affermi di subire una lesione nella propria sfera giuridica in forza dell’avvio delle attività assentite sulla base della denuncia privatistica ex art. 19 L. 241/90
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 20 giugno 2016
La presentazione di una d.i.a. fondata su dichiarazioni non rispondenti alla situazione reale dell'immobile, fa comunque il decorrere di trenta giorni di cui all’art. 23 comma 1 d.P.R. n. 380/2001? La p.a. può intervenire successivamente alla scadenza di tale termine esercitando un potere di “autotutela” ancorché se sui generis? La falsità della dichiarazione presentata esclude di per sé l’esistenza di un affidamento in capo al privato?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VII, 11 maggio 2016
[A] In assenza del nulla osta paesaggistico, i titoli edilizi (ivi compresa la SCIA) che lo presuppongono devono considerarsi tamquan non essent ? [B] Sulla nozione di interventi di manutenzione straordinaria. [C] Che rilevanza può assumere la cd. tolleranza di cantiere rispetto alla modifica della sagoma e dei prospetti di immobile ricadente in zona vincolata?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione IV, 5 aprile 2016
[A] Il punto sulla S.c.i.a. e sui poteri repressivi/di autotutela dell’Amministrazione: sulla dicotomia tra liberalizzazione/semplificazione da una parte, e legittimo esercizio delle prerogative della P.A. dall’altro. [B] Evoluzione giurisprudenziale e legislativa del problema, con particolare attenzione alle modifiche apportate dalla Legge-delega per la riforma della pubblica amministrazione - cd. legge Madia. [C] Sui rapporti di pregiudizialità tra giudizi penali e giudizi amministrativi: l’autotutela può considerarsi consentita sulla base della mera apertura di indagini penali? [D] La legge Madia esclude l’applicabilità del sistema sanzionatorio ordinario ai casi di attività liberalizzate? [E] Sul paradosso del sistema ante riforma Madia, che a fronte di una cd. liberalizzazione lasciava gli istanti in sospeso in ordine alla efficacia di un titolo sul quale si era fatto incolpevole affidamento, ma che, a differenza del titolo espresso, era , per disposizione di legge, assoggettato ai poteri di secondo grado dell’Amministrazione, attivabili non solo d’ufficio ma anche, e soprattutto, per effetto di denunce di terzi soggetti, la cui tutela doveva comunque essere garantita in qualche modo, con ciò assoggettando costoro alle medesime sanzioni previste a carico di coloro che avessero agito in assenza di titolo. [F] L’esercizio di poteri di “autotutela” in senso stretto è logicamente ammissibile nei confronti di atti che, dalla Plenaria 15/11 in poi, sono considerati atti privati, il cui effetto abilitativo si è consolidato per il decorso del termine inibitorio e che, quindi, hanno acquistato definitività? [G] Sulla necessità di soluzioni giurisdizionali che considerino la ratio semplificatrice degli istituti e, al contempo, risolvano eventuali questioni nel senso meno gravoso per il cittadino che abbia intrapreso l’attività con spirito liberalizzatore, dando al potere amministrativo esercitato ex post una consistenza diversa rispetto al potere esercitato ex ante
Tribunale Civile di Pistoia, 11 marzo 2016
[A] È devoluta alla cognizione dell’A.G.O. l’azione risarcitoria promossa nei confronti del Comune dal privato/consumatore che acquisti un bene immobile confidando sulla legittimità dei titoli edilizi sottoposti a controlli della P.A. e che lamenti l’omissione di tali controlli per dolo o colpa dell’Amministrazione Comunale. [B] Sussiste la giurisdizione dell’A.G.O. allorché il privato (acquirente/consumatore) faccia valere nei confronti dell’Amministrazione Comunale la lesione dell’affidamento generato da atti amministrativi apparentemente legittimi. Si tratta di un’azione di risarcimento che, nei confronti del Comune, non è finalizzata ad accertare la sussistenza di abusi, ma che mira soltanto a verificare l’esistenza di un comportamento della P.A. in violazione del generale principio del neminem laedere. [C] L’acquirente/consumatore che acquisti un manufatto abusivo ha, astrattamente, diritto ad azionare nei confronti dell’Amministrazione Comunale la tutela risarcitoria dinanzi al giudice ordinario fondata sull’affidamento, venendo in considerazione un danno che oggettivamente prescinde da valutazioni sull’esercizio del potere pubblico, fondandosi su doveri di comportamento il cui contenuto certamente non dipende dalla natura privatistica o pubblicistica del soggetto che ne è responsabile, atteso che anche la pubblica amministrazione, come qualsiasi privato, è tenuta a rispettare nell’esercizio della attività amministrativa principi generali di comportamento, quali la perizia, la prudenza, la diligenza, la correttezza
T.A.R. Toscana, Sezione III, 9 marzo 2016
Nel caso in cui il problema della regolarità edilizia degli immobili presenti in uno stabilimento sia destinato a riproporsi anche per le stagioni balneari successive, può ritenersi che la scadenza stagionale della d.i.a. a cui si riferisce il provvedimento impugnato faccia venire meno l’interesse a ricorrere?
Corte Costituzionale, 9 marzo 2016
Sull'illegittimità costituzionale dell’art. 84-bis, comma 2, lettera b), della legge della Regione Toscana 3 gennaio 2005, n. 1 laddove decorso il termine di trenta giorni consente all'Amministrazione di assumere provvedimenti inibitori e sanzionatori della SCIA discostandosi dalla norma statale
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 18 febbraio 2016
Deve ritenersi necessaria, prima dell'esercizio sfavorevole dei poteri di controllo e inibitori, la notifica della comunicazione di avvio del procedimento al soggetto che abbia presentato una d.i.a. ovvero una s.c.i.a.?
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione II, 1 febbraio 2016
Il regime di denunzia di inizio attività o segnalazione certificata di inizio di attività è applicabile a lavori da eseguirsi su manufatti originariamente abusivi che non risultino oggetto di condono edilizio o di sanatoria?
T.A.R. Toscana, Sezione I, 11 febbraio 2016
Sull’ammissibilità o meno dell’azione di accertamento del silenzio assenso proposta in via autonoma: può reputarsi ammissibile la domanda di accertamento del silenzio assenso formatosi ad esito di presentazione della s.c.i.a. ex art. 87 bis del d.lgs. n. 259/2003?
T.A.R. Toscana, Sezione III, 25 marzo 2015
Il T.A.R. solleva la questione di legittimità costituzionale in materia di s.c.i.a. dell’art. 84 bis comma 2 lettera b. della L.R. Toscana 1/05 nel momento in cui consente l’esercizio dei poteri sanzionatori relativi a determinate categorie di interventi edilizi che hanno formato oggetto di s.c.i.a. anche oltre il termine di 30 giorni dalla sua presentazione sulla base del mero riscontro della difformità dalle norme urbanistiche o dalle prescrizioni degli strumenti urbanistici generali, degli atti di governo del territorio o dei regolamenti edilizi, alterando gravemente l’equilibrio fra i due valori sopra menzionati a tutto sfavore della tutela dell’affidamento del privato che la norma non tiene in alcun considerazione, equiparando in tutto e per tutto le opere conformi alla s.c.i.a. a quelle realizzate in modo del tutto abusivo
Consiglio di Stato, Sezione V, 11 dicembre 2015
Sul potere dell'Amministrazione - decorso il termine per l'inibizione dell'esecuzione delle opere, di cui all'art. 23, comma 6, del d.P.R. n. 380/2001 - di verificare se l’intervento possa effettivamente essere realizzato sulla base della denuncia di inizio attività e sulla connessa possibilità di esercitare i poteri di vigilanza e sanzionatori previsti dall'ordinamento
T.A.R. Toscana, Sezione III, 23 novembre 2015
[A] Sulla differente ratio dell’ordinanza di sospensione dei lavori adottata dall’Amministrazione comunale ai sensi dell’art. 27, comma 3, del DPR n. 380 del 2001 rispetto a quella dell’ordinanza che ha ad oggetto l’ordine di interrompere l’esecuzione degli interventi di cui alla s.c.i.a. presentata da parte ricorrente, ex art. 84, comma 6, della legge regionale Toscana n. 1 del 2005. [B] Quand’è che si può parlare di rialzamento legittimo in sede di ristrutturazione? Che rilievo assumono a tal fine le esigenze di consolidamento statico e di risparmio energetico? Il rialzamento dovuto all’inserimento di un tetto ventilato per ragioni di risparmio energetico può essere qualificato come modifica di sagoma?
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 27 novembre 2015
La preesistente condizione di abusività (integrale) del manufatto all’interno del quale è stato compiuto l’ulteriore abuso e per il quale è pendente domanda di condono rende impraticabile la strada della SCIA o della DIA per opere di ristrutturazione edilizia successive?
T.A.R. Puglia Bari, Sezione II, 16 ottobre 2015
Può la Scia per l’implementazione di un impianto su una stazione radio base essere presentata al SUAP in modalità cartacea, ed essere ritenuta valida per il solo fatto di essere stata lì depositata?
Consiglio di Stato, Sezione IV, 11 giugno 2015
[A] Sulla natura giuridica dell’istituto della Scia e sulle tecniche di tutela dell’interesse del terzo che si assumesse pregiudicato dall’attività intrapresa dal richiedente e dall’omessa adozione da parte dell’amministrazione di un esplicito divieto all’esercizio dell’attività da parte del richiedente [B] Sulle varianti generali, specifiche e normative, con particolare riferimento alla diretta impugnabilità di quest’ultima. [C] Sulla possibilità, o meno ,di autorizzare in zona destinata a pertinenza stradale parcheggi a raso e/o comunque la gestione di un’attività di parcheggio
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 20 maggio 2015
[A] Sulla soggezione o meno a titolo abilitativo delll’installazione di condizionatori e climatizzatori. [B] Sulla possibilità o meno per il Comune con di ingiungere, in luogo della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 37 D.P.R. n. 380 del 2001, la demolizione dei climatizzatori e condizionatori istallati, o di altri interventi edilizi minori come una vasca interrata, una cisterna e un massetto
T.A.R. Toscana, Sezione III, 25 marzo 2015
[A] Sugli oneri istruttori gravanti sull’amministrazione in presenza di s.c.i.a.: sulla possibilità di prendere per buono, sic et simpliciter, il contenuto delle asseverazioni ed attestazioni dei tecnici abilitati. [B] Sui dubbi di legittimità costituzionale dell’art. 84 bis comma 2 lettera b) della legge regionale toscana 3 gennaio 2005 n. 1, in quanto non compatibile rispetto ai livelli essenziali delle prestazioni dei diritti civili e sociali stabiliti in materia di segnalazione certificata di inizio attività dall’art. 19 della L. 241/90
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 22 aprile 2015
[A] Sul potere di sollecito e sull’azione esperibile dai terzi in contestazione della SCIA o della D.I.A. riconducibile all’iniziativa di un altro soggetto. [B] Sulla possibilità di qualificare come pertinenza, ai fini urbanistico-edilizi, una tettoia e una pensilina in legno, funzionali alla protezione e al riparo da agenti atmosferici di spazi liberi e/o delle parti di immobile cui accedono
T.A.R. Lazio, Latina, Sezione I, 17 aprile 2015
[A] Sulla possibilità o meno di riconoscere la posizione di controinteressato al soggetto confinante del fondo su cui è realizzato l’abuso edilizio, con riferimento alla particolare ipotesi in cui questi sia stato l’autore dell’esposto a seguito del quale la P.A. ha avviato il meccanismo di verifica che ha determinato l’annullamento d’ufficio della S.C.I.A. ovvero l’ordine di demolizione. [B] Sui presupposti indefettibili perché la S.C.I.A. possa produrre i suoi effetti
Corte di Cassazione, Sezione III Penale, 12 marzo 2015
[A] Sulle ipotesi in cui la modificazione della destinazione d'uso integra con certezza l'ipotesi contravvenzionale di cui al D.P.R. n. 380 del 2001, art. 44, lett. b). [B] Sulle ipotesi in cui mutamento di destinazione d’uso senza opere è soggetto a SCIA
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione III, 5 marzo 2015
[A] Sulla relazione tra concessione di suolo pubblico e titolo abilitativo per la realizzazione di opere edilizie. [B] Sulla nozione giuridica di costruzione per la quale occorre la concessione edilizia. [C] Sulla natura giuridica dell'istituto della segnalazione certificata di inizio attività
Consiglio di Stato, Sezione VI, 4 marzo 2015
Sulla possibilità o meno di considerare legittimamente effettuata l’attività del privato, difforme dal paradigma normativo, una volta che sia inutilmente decorso il termine previsto ai fini dell’esercizio del potere inibitorio relativo alla dichiarazione di inizio di attività
T.A.R. Veneto, Sezione II, 26 gennaio 2015
[A] Sul potere residuale di autotutela dell’amministrazione decorso il termine di cui all’art. 19 legge 241/1990. [B] Sulla applicabilità dell’art. 27 D.p.r. n. 380/2001 all’intervento realizzato in ragione della presentazione di SCIA
T.A.R. Toscana, Sezione III, 23 dicembre 2014
[A] Sulla tempestività del controllo inibitorio di cui agli artt. 19 della legge n. 241 del 1990 e 84, comma 6, della legge regionale Toscana n. 1 del 2005. [B] Sul rapporto tra gli artt. 84 e 84-bis legge regionale Toscana n. 1 del 2005
T.A.R. Toscana, Sezione III, 23 dicembre 2014
Sulla soggezione a SCIA, ai sensi dell’art. 79, comma 1, lett. f) della l.r. n. 1 del 2005, di manufatti destinati a esigenze stabili dell’attività di allevamento, ancorché realizzati con materiali precari e in parte a uso temporaneo
T.A.R. Veneto, Sezione II, 29 aprile 2014
Sul provvedimento con il quale l’amministrazione nel richiede l’integrazione della documentazione degli standard da destinare a parcheggio sospende l’efficacia della SCIA oltre il trentesimo giorno
T.A.R. Molise, Sezione I, 28 marzo 2014
Sulla domanda di accertamento dell’obbligo di provvedere ai sensi dell’art. 31 c.p.a. allorquando il Comune ometta di provvedere nel termine di legge sull’istanza di adozione di provvedimenti in autotutela, ai sensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies, presentata dal controinteressato in relazione ad un intervento edilizio legittimato mediante SCIA
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 20 marzo 2014
[A] L’eventuale conformità delle opere realizzate alla SCIA non incide sul regime dell’autorizzazione paesaggistica da richiedersi comunque da parte dell’autore dell’opera in misura integrativa all’eventuale SCIA. [B] Si ritengono esenti dal regime del permesso di costruire solo le recinzioni che non configurino un’opera edilizia permanente, bensì manufatti di precaria installazione e di immediata asportazione
T.A.R. Friuli Venezia Giulia, 22 aprile 2014
[A] Sulla SCIA che ha trovato attuazione tra la data di adozione del decreto ministeriale con cui viene dichiarato l’interesse culturale di parte dell’immobile e la data in cui tale decreto acquista efficacia ai sensi dell’art. 21-bis della legge n. 241 del 1990. [B] Sulle misure cautelari previste dall’art. 28 del D.Lgs. n. 42/2004 e sulla cessazione dei loro effetti alla scadenza del termine del procedimento di dichiarazione ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. n. 42/2004
T.A.R. Calabria Catanzaro, Sezione I, 16 dicembre 2013
Per gli interventi edilizi su manufatti in zona vincolata la denuncia di inizio attività (ora segnalazione certificata di inizio attività) costituisce titolo abilitativo all'esecuzione dei lavori solo se sia già stato rilasciato il nulla-osta dall'autorità preposta alla tutela del vincolo medesimo
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Ter, 29 luglio 2013
[A] La nozione di “gelateria artigianale” presuppone “l’esistenza e l’uso nell’esercizio di un apposito laboratorio per la produzione propria del gelato”. [B] Sull’orientamento secondo il quale l'adozione del provvedimento con il quale l'amministrazione comunale ordina al privato di non effettuare l'intervento da lui denunciato con SCIA non deve essere preceduta dalla comunicazione di cui all'art. 10 bis, l. n. 241/1990
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 28 marzo 2013
L’oggetto (ed i limiti) del potere di controllo dell’Amministrazione comunale, in presenza di una comunicazione di cui al secondo comma dell’art. 6 del DPR 380/01, non avendo tale istituto una funzione pubblica abilitante o latamente autorizzativa, è dato principalmente dalla necessità di verificare se l’attività dichiarata rientri effettivamente nell’ambito dell’edilizia libera
T.A.R. Lazio Roma, Sezione I Quater, 5 aprile 2013
Laddove sussista una carenza della documentazione richiesta o comunque dei presupposti di operatività della DIA più che di potere inibitorio in senso tecnico, si è al cospetto di un potere di "verifica della non formazione della d.i.a."
T.A.R. Campania Napoli, Sezione II, 21 febbraio 2013
[A] Ai sensi della L.R. Campania non possono essere realizzati mediante S.C.I.A. gli interventi edilizi che comportano una modifica della sagoma dell’edificio. [B] Sul silenzio della P.A., che consente l’azione ex art. 31 del codice del processo amministrativo di cui al D.Lgs. n. 104/2010, e sulla forma che deve assumere, ai sensi del comma 6-ter, la “sollecitazione” del terzo all’Amministrazione, affinché quest’ultima eserciti i propri poteri di verifica
T.A.R. Veneto, Sezione II, 16 gennaio 2013
Con la nuova disciplina di cui all’art. 19, comma 6 ter della l. 241/90 è stata definitivamente chiarita la natura della dichiarazione di inizio attività e con essa la disciplina del rimedio assegnato al terzo
T.A.R. Campania Napoli, Sezione III, 20 novembre 2012
[A] Sul rapporto tra concessione demaniale marittima e autorizzazione paesaggistica. [B] L’art. 19 della legge n. 241 lascia espressamente fuori dall’ambito applicativo della SCIA gli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla pubblica sicurezza
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 6 novembre 2011
La DIA e oggi la SCIA non danno vita ad una fattispecie provvedimentale di assenso tacito, bensì riflette un atto del privato volto a comunicare l'intenzione di intraprendere un'attività direttamente ammessa dalla legge
T.R.G.A. Trento, 11 ottobre 2012
[A] Sulla SCIA e sulla possibilità da parte dell’Amministrazione di chiedere chiarimenti o delucidazioni allo scopo di completare la propria istruttoria con un conclusivo provvedimento inibitorio. [B] Sulla natura dell'attività di trattenimento svolta da un circolo privato, quando il relativo accesso sia soggetto a minimi adempimenti meramente formali (quali la compilazione di un modulo e il pagamento del biglietto di ingresso). [C] Sull’art. 32 della l. 7.12.2000 n. 383 riguardo alle strutture per lo svolgimento delle attività sociali delle associazioni di promozione sociale, la sede delle quali può stabilirsi in locali “compatibili con tutte le destinazioni d'uso omogenee previste dal decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968”
T.A.R. Emilia Romagna Bologna, Sezione I, 24 luglio 2012
Sull’atto con il quale il Comune, nell’opporre alla ricorrente l’inammissibilità dell’intervento edilizio oggetto della S.C.I.A., ai sensi dell’art. 5, comma 9, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, ha invocato le direttive impartite dalla Giunta regionale con la delibera n. 1281/2011 del 12 settembre 2011
T.A.R. Calabria Reggio Calabria, 17 luglio 2012
[A] La segnalazione certificata di inizio attività, la denuncia e la dichiarazione di inizio attività non costituiscono provvedimenti taciti direttamente impugnabili. [B] Sulla sentenza della Corte Costituzionale n. 164 del 27 giugno 2012 riguardo alla SCIA. [C] Sui limiti cui è assoggettato il potere di controllo di cui dispone l’Amministrazione destinataria di una SCIA e cioè se esso comprenda o meno l’accertamento del presupposto di disponibilità giuridica del bene in capo all’”interessato” presentatore di una SCIA
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 18 luglio 2012
[A] Sulla rilevanza o meno della presenza del cartello di cantiere ai fini della decorrenza dei termini di impugnazione del permesso di costruire. [B] L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha riconosciuto la possibilità, in ambito D.I.A. e S.C.I.A., di esperire azioni di accertamento della difformità da legge dei lavori denunciati
T.A.R. Puglia Bari, Sezione I, 18 giugno 2012
[A] Sulla natura della DIA e della SCIA a seguito della decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (29 luglio 2011, n. 15). [B] Sulla sussistenza o meno della legittimazione a richiedere il titolo abilitativo in materia edilizia da parte del promissario acquirente
T.A.R. Campania Napoli, Sezione VIII, 9 maggio 2012
[A] Sul comma 6 ter , dell’art. 19 della legge n. 241/1990, come modificato dall’art. 6 del d.l. n. 138/2011 conv in l. n. 148/2011, secondo il quale la denuncia di inizio attività, come la s.c.i.a.: “non costituiscono provvedimenti taciti direttamente impugnabili” e “Gli interessati possono sollecitare l'esercizio delle verifiche spettanti all'amministrazione e, in caso di inerzia, esperire l'azione di cui all'art. 31, commi 1, 2 e 3 del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104”. [B] Gli atti aventi ad oggetto la classificazione delle strade rivestono natura meramente dichiarativa
T.A.R. Lazio Roma, Sezione II Bis, 4 maggio 2012
Sulla possibilità di un’azione giurisdizionale di accertamento della illegittimità di d.i.a. e s.c.i.a. presentate dai privati, prima dell’esercizio da parte dell’amministrazione competente dell’azione inibitoria di divieto di prosecuzione dell’attività
T.A.R. Veneto, Sezione II, 12 aprile 2012
[A] Sull’impugnabilità o meno della segnalazione certificata di inizio attività ai sensi del d.l. del 13 agosto 2011 n. 138. [B] Sul D.Lgs. n. 195 del 2011 che ha modificato l’art. 31 comma 1 del codice del processo prevedendo, ora, la possibilità che il giudizio possa essere intrapreso anche prima del decorso del termine per la conclusione del procedimento della DIA
T.A.R. Lombardia Milano, Sezione I, 22 giugno 2011
[A] Sul D.L. n. 70 del 2011 e sull’estensione della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) agli interventi edilizi precedentemente compiuti con denuncia di inizio attività (DIA). [B] La SCIA non si applica per le stazioni radiobase in quanto il Codice delle Comunicazioni Elettroniche si pone in rapporto di specialità rispetto al Testo unico dell’Edilizia
T.A.R. Basilicata, Sezione I, 22 giugno 2011
[A] Sull’organo competente, tra il Sindaco ed il Dirigente, ad emanare una ordinanza di ripristino del pubblico transito di una strada, nella specie nel ripristino d’un passaggio di uso pubblico su di una strada che si assume utilizzata dalla collettività. [B] Sugli spazi, interni all’abitato e adiacenti e/o aperti sul suolo pubblico, ai sensi dell’ art. 22, comma 3, allegato F della legge 20/3/1865 n. 2248 e in comunicazione diretta con esso. [C] Sul comportamento della collettività contrassegnato dalla convinzione palesata da una situazione dei luoghi che non consente di distinguere la strada in questione da una qualsiasi altra strada della rete viaria pubblica. [D] Il profilo della presentazione della D.I.A. o della SCICA può rilevare ai soli limitati fini della disciplina urbanistica in senso stretto, ma non può esplicare alcun effetto autorizzatorio sul profilo dell’impedimento dell’esercizio di una servitù di diritto pubblico
T.A.R. Lombardia Brescia, Sezione I, 11 febbraio 2011
[A] Sui rimedi esperibili nei confronti di una DIA - ed ora della “segnalazione certificata di inizio attività”, in sigla SCIA, da parte del terzo che si ritenga leso dall’attività in tal modo assentita. [B] Sull’art. 8 del D.M. 2 aprile 1968 n. 1444 secondo il quale nelle Zone A, per le eventuali trasformazioni o nuove costruzioni che risultino ammissibili, l'altezza massima di ogni edificio non può superare l'altezza degli edifici circostanti di carattere storico-artistico. [C] Sull’interpretazione che consentirebbe di realizzare nel centro storico di Bologna un grattacielo di novantasette metri, in quanto di altezza pari a quella della nota Torre degli Asinelli
Consiglio di Stato, Sezione IV, 5 gennaio 2011
La IV Sezione del Consiglio di Stato rimette all’esame all’Adunanza plenaria la qualificazione giuridica e sostanziale della denuncia di inizio attività e quindi natura privata oppure provvedimentale di tale strumento e la definizione dei margini di tutela dei diritti dei terzi. [B] La IV Sezione osserva inoltre che per la S.C.I.A. non è ancora chiara allo stato la ampiezza di applicazione in materia edilizia