Gli ordini professionali sono legittimati a difendere in sede giurisdizionale gli interessi della categoria dei soggetti di cui abbiano la rappresentanza istituzionale?
Sulla nullità, per violazione di norme imperative (art. 16 r.d. 274/1929), del contratto d'opera stipulato dal geometra ai fini della redazione di progetto architettonico che comporti l'impiego di "conglomerati cementizi, semplici o armati, in strutture statiche o portanti", anche se controfirmato o vistato da un ingegnere, dovendo il professionista competente essere anche titolare della progettazione
La prescrizione contenuta in un atto generale che circoscrive le categorie professionali abilitate ad effettuare le analisi e misurazioni degli agenti inquinanti può essere impugnata dal singolo professionista uti singulus o deve, invece, essere avversata dalla categoria professionale?
Il progettista dell'opera che ha curato e seguito la pratica di sanatoria per conto della proprietà è legittimato a ricorrere avverso il diniego di titolo edilizio?
Sulla progettazione di costruzioni stradali, opere igienico–sanitarie, impianti elettrici, “opere idrauliche”, operazioni di estimo, estrazione di materiali, opere industriali: sin dove si spinge la competenza dell’architetto?
Sull’abilitazione del geometra a progettare la realizzazione, nell’ambito della progettazione complessiva, di impianti di riscaldamento in «modeste costruzioni civili»
Le competenze professionali degli agrotecnici in materia di opere di trasformazione e miglioramento fondiario non comprendono interventi di sistemazione forestale, rimboschimento o difesa del suolo quali quelli in questione
[A] Anche i balconi di apprezzabile profondità ed ampiezza rientrano tra i corpi di fabbrica computabili nelle distanze tra costruzioni. [B] I parametri ex d.m. 20 luglio 2012, n. 140 sono applicabili anche ai dipendenti pubblici, nominati ausiliari del giudice amministrativo
E’ legittima la normativa nazionale che riconosce, in linea di principio, l'equivalenza dei titoli di architetto e di ingegnere civile, ma riserva ai soli architetti i lavori riguardanti in particolare gli immobili vincolati appartenenti al patrimonio artistico
Sull’art. 41-bis della L. 17 agosto 1942 n. 1150, come aggiunto dall’art. 14 della L. 6 agosto 1967 n. 765, secondo cui “I professionisti incaricati della redazione di un piano regolatore generale o di un programma di fabbricazione possono, fino alla approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione, assumere nell’ambito del territorio del Comune interessato soltanto incarichi di progettazione di opere ed impianti pubblici. Ogni violazione viene segnalata al rispettivo Consiglio dell’ordine per i provvedimenti amministrativi del caso”
Sull’idoneità degli ingegneri juniores alla progettazione in zona sismica, ove concernente “costruzioni civili semplici, con l'uso di metodologie standardizzate”
Sulla competenza professionale dei geometri in materia di progettazione e direzione dei lavori di opere edili circoscritta alle costruzioni in cemento armato con destinazione agricola
Sulla distinzione tra le competenze professionali riservate ai periti agrari (di cui alla legge 28 marzo 1968, n. 434, modificata con la legge 21 febbraio 1991, n. 51) e le competenze dei dottori agronomi e forestali (legge 7 gennaio 1976, n. 3, modificata con la legge n. 152 del 1992)
[A] Dalla previsione della partecipazione di un ente ad un procedimento amministrativo, si deve evincere la sua legittimazione ad impugnare il provvedimento conclusivo ritenuto lesivo. [B] Nelle controversie attinenti alla realizzazione di interventi che incidono sul territorio devono ritenersi titolati all'impugnativa solo i soggetti che possono lamentare una rilevante e pregiudizievole alterazione del preesistente assetto urbanistico ed edilizio, per effetto della realizzazione dell'intervento controverso. [C] Sull’interesse a ricorrere del comune limitrofo che lamenti il mancato esperimento della procedura di VAS. [D] Sull’art. 41 bis della legge 17 agosto 1942 n. 1150 secondo cui “I professionisti incaricati della redazione di un piano regolatore generale o di un programma di fabbricazione possono, fino alla approvazione del piano regolatore generale o del programma di fabbricazione, assumere nell'ambito del territorio del Comune interessato soltanto incarichi di progettazione di opere ed impianti pubblici”. [E] La VAS non è configurata come un procedimento o un subprocedimento autonomo rispetto alla procedura di pianificazione
[A] Sul crollo accidentale di una porzione di fabbricato, sottoposto ad interventi di restauro conservativo, che richiede la presentazione di una d.i.a. in variante per la ricostruzione della parte crollata, e sulla possibilità o meno che ciò non determini una diversa classificazione dell'intervento ove sia mantenuto lo stesso risultato finale. [B] Sulla legittimazione o meno in capo al professionista progettista all'impugnazione del diniego di concessione edilizia. [C] Spetta al soggetto, che chiede il rilascio della licenza di costruzione in sanatoria l'onere di dimostrare, anche a mezzo indizi di prova, il fatto che si sostiene e l'epoca del riscontrato abuso edilizio
Sulle misurazioni riportate in progetto, in quanto rese da un professionista nell’ambito di una progettazione privata ed assistite da una particolare garanzia di affidabilità, dacché eseguite nell’esercizio di un servizio di pubblica necessità
[A] E’ illegittima la circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 7619/STC dell'8 settembre 2010 recante i criteri per il rilascio dell'autorizzazione ai Laboratori per l'esecuzione e certificazione di indagini geognostiche, prelievo di campioni e prove in sito di cui all'art. 59 DPR n. 380/2001. [B] E’ assolutamente irragionevole oltre che in violazione delle disposizioni legislative, che le indagini geognostiche siano di per sé inibite ai geologi liberi professionisti, così come il prelievo di campioni e le prove in situ che possono anche essere operate senza particolari mezzi tecnici. [C] Non qualsiasi l’attività di studio del terreno e roccia da parte del geologo può richiedere l’intervento di un laboratorio autorizzato. [D] L’art. 59 comma 2, del D.P.R. 380 del 2011 si riferisce solo alle indagini geotecniche, che sono indagini di laboratorio, senza alcun riferimento a prelievi di campioni o analisi in situ che pertanto non possono essere riservati a laboratori specializzati
Fintanto che non saranno stabiliti i parametri in forza dei quali determinare il compenso professionale, ai sensi del D.L. 1 del 2012, possono continuare ad applicarsi, all’attività processuale svolta, le tariffe professionali precedentemente in vigore (D.M. n. 127 del 2004)
I servizi tecnici di natura squisitamente urbanistica non sono riconducibili alla disciplina dei servizi attinenti all'ingegneria e all'architettura di cui agli artt. 91 ss. D.Lgs. 163/2006 e 50 D.P.R. 554/1999 e pertanto per essi non è applicabile la "disciplina speciale di cui all'art. 90 ss D.Lgs. 163/2006, ivi compreso l'art. 111
Sul provvedimento di annullamento, in via di autotutela, di una concessione edilizia per la demolizione di un fabbricato (e la sua ricostruzione, con nuova destinazione d'uso residenziale e commerciale), per l'incompetenza del geometra progettista
[A] Rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo la controversia avente per oggetto l’annullamento d’ufficio o la revoca di un incarico professionale di progettazione e direzione lavori. [B] L’atto con cui il competente organo comunale affida a un professionista l'incarico della redazione di un progetto per un'opera pubblica è valido e vincolante nei confronti dell'ente soltanto qualora contenga la previsione dell'ammontare del compenso dovuto al professionista e dei mezzi per farvi fronte
[A] Sulla necessità o meno di una delibera di conferimento dell’incarico dell’organo collegiale dell’ente pubblico per la valida conclusione di un contratto d’opera professionale [B] Sulla configurabilità o meno di un ingiustificato arricchimento della P.A. in sede di giudizio arbitrale, nel caso in cui siano stati approvati strumenti urbanistici sulla base dei progetti di massima non pagati
Sulla progettazione di costruzioni civili con strutture in cemento armato da parte di un geometra, accompagnata da una relazione di calcolo a firma di un ingegnere
Sul contratto di prestazione d’opera che affidi a un geometra calcoli in cemento armato ove il compito, limitatamente a quelle strutture, venga poi svolto da un professionista abilitato, che ne sia stato officiato dall’originario incaricato
[A] Sul progetto, redatto da un geometra, che preveda strutture in cemento armato. [B] Sul progetto che un geometra abbia redatto solo per la parte architettonica, allorquando lo stesso contempli gli elaborati tecnico strutturali firmati tutti da un ingegnere
[A] Il direttore dei lavori non assume nei confronti del committente una obbligazione di risultato. [B] Non può ritenersi preclusa la possibilità per il professionista di avvalersi della collaborazione di terze persone
[A] Sulle opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico ed il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla legge 20 giugno 1909, n. 364, per l'antichità e le belle arti, di spettanza della professione di architetto. [B] Sulla sussistenza o meno di una riserva di competenza degli architetti per le sole opere di manutenzione straordinaria
[A] Sulla sussistenza o meno della competenza dei geometri a progettare due edifici costituiti da dieci appartamenti. [B] Prima del rilascio di un titolo edilizio, l’autorità comunale deve sempre anche accertare se la progettazione sia stata affidata ad un professionista competente in relazione alla natura ed importanza della costruzione
Sulla limitazione posta dall’art. 52 del regolamento approvato con r.d. 2537/25, che riserva alla professione di architetto “le opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico, e il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla l. 364/1909, poi l. 1089/39"
[A] Sull’obbligo cui è tenuto l’ingegnere incaricato della redazione del progetto di costruzione di un edificio riguardo alle dimensioni, i confini e le altre caratteristiche, anche sotto il profilo delle limitazioni urbanistiche. [B] Sul diritto di rivalsa del committente nei confronti del progettista per l’irregolare ubicazione della costruzione
Il contratto d’opera professionale con il geometra va dichiarato nullo per contrarietà a norme imperative, quando l’edificio progettato non possa considerarsi una “modesta costruzione civile”
[A] Sulla sussistenza o meno di una residua competenza dei geometri riguardo alla materia della pianificazione urbanistica. [B] Sulla facoltà o meno da parte dei comuni di dotarsi delle necessarie professionalità tecniche per internalizzare anche la progettazione urbanistica
Sull’art. 2 della legge n. 3 del 1976 secondo cui “lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima,la contabilità ed il collaudo, compresa la certificazione statica ed antincendio dei lavori relativi alle costruzioni rurali e di quelli attinenti alle industrie agrarie e forestali, anche se iscritte al catasto edilizio urbano”
Sull’art. 52 del regolamento approvato con r.d. 2537/25, che riserva alla professione di architetto “le opere di edilizia civile che presentano rilevante carattere artistico, e il restauro e il ripristino degli edifici contemplati dalla l. 364/1909”
[A] La perdita di efficacia della concessione edilizia per mancato inizio o ultimazione dei lavori nei termini prescritti deve essere accertata con un atto di natura ricognitiva. [B] La competenza dei geometri è limitata alle sole costruzioni minori, di modeste dimensioni
Le norme inerenti la nomina del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione non si applicano ai lavori privati non soggetti a permesso di costruire in base alla normativa vigente e comunque di importo inferiore ad euro 100.000
La Sezione ha predisposto le linee guida per l'adempimento, da parte degli enti locali, degli obblighi di cui all'art. 1, comma 173 della legge 266/2005 che prevede la trasmissione alla competente sezione della Corte dei Conti degli "atti di spesa di importo superiore a 5.000 euro relativi ad incarichi di studio, di consulenza, alle spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza ai fini dell'esercizio del controllo successivo sulla gestione"
[A] Sul patrocinio e la difesa in giudizio resa all’ente locale da parte dell’avvocato e sui casi in cui questa debba essere ricondotta nella categoria dei “servizi legali” di cui all’allegato II B richiamato dall’art. 20 del Codice dei contratti. [B] Sui casi in cui occorre adottare procedure di evidenza pubblica per la selezione del legale. [C] Sull’obbligo di prudenza che grava sull’amministrazione circa la predeterminazione della tariffa professionale
Sulla legittimità o meno del rimborso da parte dell’amministrazione, ad alcune categorie di dipendenti, delle quote di iscrizione agli albi professionali
E’ illegittimo l’avviso per il conferimento di un incarico di frazionamento catastale laddove non menziona anche la competenza degli architetti a sottoscrivere le relative procedure
Sugli elaborati qualificabili come atti di pianificazione ai sensi dell’art. 92, comma 6 del D. Lgs 163/2006 - “servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria” - e sulla natura del piano cimiteriale e dei piani di localizzazione dei punti di vendita dei quotidiani e periodici
[A] Sulla sussistenza o meno di una competenza dei geometri in generale a predisporre progetti di variante urbanistica. [B] Sulla sussistenza o meno di una competenza dei geometri dipendenti comunali a predisporre progetti di variante urbanistica. [C] Sull’efficacia imperativa diretta propria dell’atto di adozione di una variante urbanistica
L'insuccesso dell'attività professionale, dipendente dalla sua inadeguatezza del progetto certificata da un organo della pubblica amministrazione, esonera il cliente dal versamento del compenso
[A] Sulla sussistenza o meno di una competenza dei geometri a redigere un piano di attuazione. [B] Sugli aspetti pianificatori tipici della programmazione urbanistica
Linee di indirizzo e criteri interpretativi dell’art. 3, commi 54–57, l 244/2007, in materia di regolamenti degli enti locali per l’affidamento di incarichi di collaborazione, studio, ricerca e consulenza
Sul riparto di competenza tra Architetti ed Ingegneri per la progettazione delle opere viarie, idrauliche ed igieniche, che non siano strettamente connesse con i singoli fabbricati
Sulle responsabilità e sul diverso riparto di giurisdizione tra giudice contabile e giudice ordinario per gli errori commessi da parte del progettista e del direttore lavori di un'opera pubblica
[A] Sui criteri di affidamento di un incarico professionale di consulenza per gli aspetti geologici nell’ambito della redazione di un piano strutturale e di un regolamento edilizio. [B] Sull’organo competente – Giunta o dirigente – riguardo alla scelta di professionisti forniti di titoli adeguati per la redazione di strumenti di pianificazione del territorio
La scelta del consulente legale è connotata dall’intuitus personae - anche se, da ultimo, il Legislatore ha cercato di restringere al massimo la discrezionalità di cui godono le Amministrazioni in subiecta materia – dovendo il prescelto riscuotere la fiducia del funzionario che conferisce l’incarico
Sull’illegittimità o meno dell’art. 52 del RD n. 2537 del 1925 laddove riserva ai soli architetti i lavori sugli immobili di interesse storico artistico sottoposti a vincolo
La Sezione regionale della Corte dei Conti delinea ampi spazi per ricorso a consulenze legali esterne da parte degli Enti Locali - nel caso di specie per il settore urbanistica - osservando che: [1] il carattere eccezionale dell’istituto - come trovasi spesso affermato in giurisprudenza – significa soltanto che occorre una congrua motivazione che ne giustifichi l'utilizzo; [2] sono ammissibili le collaborazioni esterne a supporto di dipendenti con lo scopo di far crescere professionalmente il personale interno. [3] è ammissibile il rinnovo consecutivo di una convenzione allorché perduri la necessità della stessa
Sul riparto di competenze tra architetti ed ingegneri, ai sensi dell’art 52 del R.D. 2537/1925, per gli interventi concernenti gli immobili di interesse storico e artistico
[A] Sul titolo professionale richiesto per l’espletamento di servizi di ingegneria relativi ad immobili vincolati, previsto dall’art. 52 del R.D. n. 2537 del 1925. [B] Sulla delimitazione della “parte tecnica” che può essere compiuta tanto dall’architetto quanto dall’ingegnere. [C] Sulla legittimità del provvedimento con il quale la PA riserva la progettazione esecutiva a determinati professionisti anche per la ristrutturazione di un immobile non vincolato
[A] L’ingegnere, architetto o geometra è obbligato ad usare la diligenza del buon padre di famiglia. [B] L'irrealizzabilità dell'opera per erroneità del progetto affidato al professionista consente al committente di autotutelarsi rifiutandogli il compenso
Sulla ripartizione delle competenze professionali tra architetto e ingegnere, come delineata dall’art. 52, R.D. n. 2537/1925 ed in seguito alle recenti pronunce della Corte di Giustizia
Sull’incompetenza dei periti edili a svolgere incarichi di progettazione, direzione lavori e coordinatore della sicurezza, di costruzioni che non siano di modeste dimensioni
Il Consiglio di Stato rimette alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee la questione pregiudiziale volta a chiarire se gli ingegneri siano abilitati o meno a progettare interventi edilizi su immobili di interesse storico-artistico che per l'art. 52 R.D. n. 2537/1925 rientrano nella competenza professionale dell'architetto